La Cina torna a tremare. Dopo aver affrontato e quasi definitivamente sconfitto il coronavirus, il Paese si trova ora ad affrontare una nuova minaccia: quella della peste bubbonica. Nelle ultime ore è stato dichiarato lo stato di emergenza di livello 4 nella contea di Menghai, provincia meridionale dello Yunnan, dopo che un bambino è stato contagiato dal bacillo della peste bubbonica. Qualche giorno fa, secondo il comunicato diffuso dall'amministrazione della contea, erano stati ritrovati dagli abitanti di un villaggio numerosi ratti morti. Si suppone che da lì sia partito il contagio, ma non si esclude che sia arrivato dalla confinante Mongolia, a Nord del paese, dove lo scorso agosto due persone erano morte di peste bubbonica.
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Il bambino avrebbe sintomi lievi e non ci sarebbero notizie di altre persone contagiate, spiega l'amministrazione. «Sul posto, è stato istituito un team professionale di esperti per eseguire ispezioni, diagnosi e quarantena, per condurre un'indagine completa sui pazienti con febbre e per attuare l'isolamento e la diagnosi dei pazienti sospetti e varie attività di prevenzione e controllo epidemico», si legge nel comunicato. Sono in corso attività di disinfestazione per eliminare le pulci dei ratti che veicolano il bacillo.
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