Pavel Sorokin, l'uomo ombra di Putin: giovane, ex banchiere di Morgan Stanley. Ecco perché è «un'arma segreta»

Il "delfino" ha contribuito a far sì che Mosca sia stata finora in grado di sopportare le sanzioni imposte per la guerra in Ucraina

Sabato 4 Marzo 2023 di Simone Pierini
Pavel Sorokin, l'uomo ombra di Putin: giovane, ex banchiere di Morgan Stanley. Ecco perché è «un'arma segreta»

È giovane, perlomeno rispetto all'elité russa che è abituata a stazionare al Cremlino. Ha studiato a Londra, imparando a conoscere la cultura occidentale. È un ex banchiere di Morgan Stanley. Si chiama Pavel Sorokin e per molti è l'arma segreta di Putin. Trentasette anni, è stato scelto dallo "zar" per un ruolo chiave al Cremlino. Vice ministro dell'energia russo, è stato una figura cruciale nel negoziare accordi per la Russia in Africa e in Medio Oriente, oltre che nello sviluppo dell'Opec+.

La sua ascesa dipende dal presidente in persona che lo ha promosso senza esitazioni. 

Sorokin, l'arma segreta di Putin

Sorokin, mette in evidenza il Wall Street Journal, ha contribuito a far sì che Mosca sia stata finora in grado di sopportare le sanzioni imposte per la guerra in Ucraina che hanno lasciato l'economia russa in forte difficoltà, senza però schiacciarla. Secondo alcuni esperti, gli alleati di Kiev hanno sottovalutato l'esperienza della nuova generazione di uomini educati e formati in occidente sui quali Putin si sta appoggiando. Sorokin è la «quintessenza di qualcosa che non esisteva nell'Unione Sovietica, fa parte di una nuova razza di giovani che ha potuto scegliere e ha scelto di lavorare per il governo russo», afferma Viktor Katona, analista di Kpler.

 

Le strategie sull'energia

La Russia ha urgente bisogno di sviluppare nuovi mercati per le sue compagnie petrolifere e del gas, con le sanzioni occidentali che hanno tagliato e continuano a mettere in crisi la spina dorsale della sua economia. E per questo ruolo è stato scelto proprio Sorokin. La guerra in Ucraina ha sconvolto i mercati energetici globali e le alleanze di lunga data. La Russia, che una volta contava sull'Europa come il suo cliente energetico più redditizio, ora invia gran parte della sua produzione all'India e alla Cina, che in genere la acquistano a cifre decisamente più basse rispetto ai prezzi di mercato. Per questo motivo - secondo i dati del Ministero delle finanze del Cremlino - i ricavi dal petrolio e dal gas naturale russo sono diminuiti del 46% a gennaio rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Per compensare le mancate entrate le mosse di Sorokin e i dei suoi soci hanno riscosso grande successo: la Russia ha esportato più di 8 milioni di barili di petrolio a gennaio, secondo Kpler, uno dei primi cinque mesi mai registrati e un livello che non si raggiungeva dall'aprile 2020.

Gli altri giovani in rampa di lancio

All'interno del Cremlino, tra i funzionari in ascesa viene incluso anche il viceministro delle finanze di 39 anni, Alexey Sazanov, anche lui con un bagaglio di studi in Europa, ad Oxford, e collega di Sorokin alla Ernst & Young a Mosca. Insieme a Sorokin, ora svolge un ruolo chiave nella ricerca di strategia per colmare il deficit in rapida espansione della Russia. Poi Denis Deryushkin, ex analista della Bank of America, ora diventato capo della ricerca del ministero dell'energia all'età di 29 anni, rappresenta la Russia alle riunioni consultive dell'OPEC progettate per aiutare a massimizzare i prezzi del petrolio. Il consigliere economico più influente di Putin è invece Maksim Oreshkin, promosso a 38 anni, che ha lavorato in precedenza per la banca francese Crédit Agricole. Ha guidato una strategia di successo per spingere le compagnie straniere ad acquistare gas naturale russo in rubli, piuttosto che in dollari o euro, per aggirare le sanzioni.

L'ascesa di Sorokin

Pavel Sorokin è nato a Mosca ma è cresciuto a Cipro in una famiglia di diplomatici russi. È tornato in Russia per iniziare la sua carriera professionale come contabile presso Ernst & Young. È diventato analista senior a 26 anni presso Alfa-Bank, la più grande banca privata russa, prima di ottenere un master in finanza presso l'Università di Londra. Successivamente è passato all'ufficio di Mosca di Morgan Stanley. Nel 2015, una classifica di Extel e Institutional Investor lo ha nominato uno dei migliori analisti nel settore del petrolio e del gas per la Russia e per i paesi in Europa, Medio Oriente e Africa. Nel 2016, Alexander Novak, allora ministro dell'energia russo e ora vice primo ministro, ha sottratto Sorokin alla banca di Wall Street e lo ha incaricato del centro di ricerca energetica del suo gruppo.

 

Ultimo aggiornamento: 6 Marzo, 09:09 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci