Parigi, Lola sgozzata a 12 anni: il suo corpo trovato in un baule. La pista del traffico di organi e quei numeri sul corpo

La giovane non è mai tornata a casa da scuola: fermate 8 persone

Domenica 16 Ottobre 2022 di Francesca Pierantozzi
Parigi, 12enne sgozzata: il suo corpo trovato in un baule. La pista del traffico di organi

PARIGI - Sul profilo Facebook della mamma c'è ancora il messaggio con la foto, Lola sorride, i capelli biondi raccolti in una coda, «aiutateci a trovarla, è scomparsa dalle 3 e 20». L'hanno trovata otto ore dopo: avrebbe dovuto essere a casa subito dopo la scuola, le Medie del Collège Brassens, a due passi da casa. Un po' prima delle undici e mezzo di venerdì sera è stato un senza tetto a notare la scatolona trasparente, posata in mezzo a due valigie: il corpo di Lola era lì dentro, avvolto in un tessuto mezzo insanguinato, la gola tagliata, dello scotch in testa, delle cifre posate (non disegnate) sul corpo, un 1 e uno 0, mani e piedi legati. L'hanno trovata lì, in un cortile interno della residenza Manin: grandi palazzi uno dentro l'altro, a qualche metro da casa sua, dai genitori Johan e Delphine Daviet, da suo fratello appena più grande, dalla portineria dove suo padre lavora. È un comprensorio grande quello al 119 della rue Manin, nel 19esimo arrondissement di Parigi, vicino al parco delle Buttes Chaumont, un quartiere animato, pieno di famiglie, strade alberate, palazzi signorili adiacenti a grossi comprensori più popolari.

Joahn lo conoscono tutti. E anche Lola.

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LA SPARIZIONE
All'inizio i genitori hanno pensato che si fosse fermata al centro polivalente dall'altra parte della strada, dove molte sue amiche vanno a passare il pomeriggio. Ma niente. Delphine è corsa al commissariato: non era normale, Lola sa che il venerdì si torna dritti a casa, perché si va a Béthune, il paese della famiglia, tre ore di macchina a nord di Parigi. È stato Johan ad avere l'idea di dare un'occhiata alle telecamere di sorveglianza della residenza. È il portiere, sa come fare. Ed è allora che l'ha vista viva per l'ultima volta, sua figlia di dodici anni, con i suoi jeans rotti al ginocchio, la giacca a vento smanicata, entrare dal protone a vetri con una ragazza sconosciuta. Ha capito subito che qualcosa non andava, che Lola sembrava spaventata, con quella ragazza che le faceva segno brutalmente di seguirla, ed è corso anche lui dalla polizia e sono cominciate le ricerche. Ieri sera c'erano 8 persone in stato di fermo nei locali della Brigata criminale, compresa la ragazza del video, mentre era ancora in corso l'autopsia sul corpo di Lola.

 


ASFISSIATA
Secondo le prime informazioni è morta asfissiata. Forse hanno tentato di rapirla. Tracce sono state ritrovate nel parcheggio del comprensorio, al terzo piano sotto terra: dello scotch, un taglierino. Un intero quartiere è sprofondato in un incubo, gente tappata in casa, soprattutto incredulità: la famiglia Daviet è la classica famiglia senza storie come dicono i francesi: la foto insieme in settimana bianca, l'uscita tutti e quattro per una pizza, i ragazzi svegli, spiritosi. Johan Daviet è uscito per strada in maglietta ieri sera, stravolto dal dolore, gridando tutta la sua rabbia e la sua impotenza contro i cronisti che hanno affollato l'ingresso di quel comprensorio che tocca a lui sorvegliare ogni giorno. È venuta fuori Delphine capelli biondissimi, come quelli di Lola, a riprenderlo, senza dire una parola, e lo ha riportato in casa.

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La caccia alla donna è cominciata subito, nel pomeriggio di venerdì. Un vicino dice di averla incrociata. Aveva una cassa pesante, gli avrebbe chiesto di aiutarlo a portarla fino alla sua auto, una Dacia Lodgy. Gli avrebbe promesso dei soldi «legati a un traffico di organi». Lui ha avuto paura, gli è sembrato di vedere dei panni insanguinati. L'ha polizia ha identificato l'auto e ritrovato la donna all'alba di ieri: a casa sua, a Bois-Colombes, periferia nord di Parigi. Ha 24 anni. Prima dell'interrogatorio è stata sottoposta a una perizia medica. Per i vicini, gli amici, i familiari, impossibile stabilire un movente. Non poteva esserci movente per ammazzare Lola. «Non sanno niente nemmeno i genitori ha detto ieri una vicina, un'amica intima della famiglia è tutto solo atroce». «Johan l'ho visto stamattina raccontava un altro, tenendo le mani in tasca, lo sguardo abbassato abbiamo bevuto il caffè insieme al bar, Johan è un tipo simpatico, sempre pronto a rendersi utile, tutto il quartiere lo conosce».
 

Ultimo aggiornamento: 17 Ottobre, 15:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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