«Abbiamo ucciso Osama bin Laden». Sono passati dieci anni dallo storico annuncio di Barack Obama e dalla morte del leader di Al Qaida.
IL PRESIDENTE USA - «Abbiamo seguito bin Laden fino ai cancelli dell'inferno e l'abbiamo preso», ha aggiunto Biden rassicurando tutti coloro che temono o sono contrari dal ritiro americano dall'Afghanistan. «Gli Stati Uniti resteranno vigili sulle minacce dei gruppi terroristici. Continueremo a monitorare e distruggere ogni minaccia contro di noi che emerge dall'Afghanistan, dove Al Qaida è significativamente indebolita», ha assicurato. Parole che comunque non smorzano le polemiche sul ritiro, ritenuto da molti prematuro e senza una chiara strategia per il dopo. E che arrivano mentre i talebani cantano vittoria per l'uscita di scena degli americani.
Anche se la Casa Bianca ha descritto una Al Qaida più debole, gli osservatori notano come la presenza a livello mondiale dell'organizzazione terroristica si sia rafforzata e sia ora maggiore rispetto al 2001, grazie all'arruolamento di quelli che si stimano fra i 30.000 e i 40.000 combattenti in tutto. A 25 anni dalla dichiarazione di guerra di bin Laden agli Stati Uniti, Al Qaida quindi sopravvive e la preoccupazione, anche in ambienti militari, è che il ritiro 'basato sul calendariò dall'Afghanistan possa portare al ripetersi di quanto accaduto in Iraq nel 2011.
LA VICENDA - Allora dopo soli tre anni dal ritiro dal paese, gli Stati Uniti furono infatti costretti a tornarvi per fronteggiare l'ascesa dello stato islamico. I sostenitori del ritiro minimizzano la minaccia Al Qaida, che in Afghanistan - a loro avviso - conta su poche centinaia di combattenti. Ma - replicano gli scettici - una volta che gli Stati Uniti si saranno ritirati l'organizzazione avrà l'occasione di ricreare le sue reti, soprattutto se i talebani come molti si attendono diventeranno una delle forze dominanti nel paese. I talebani infatti non hanno mai rotto del tutto con al Qaida e questo crea il potenziale per una rinascita dell'organizzazione nella regione. Nonostante lo contrarietà anche di parte dei suoi militari, Biden ha però deciso di andare avanti von la sua scommessa convinto che la necessità di mettere fine «alla guerra per sempre» avesse la priorità