La Germania rallenta, la Francia accelera. La diffusione dei contagi in Europa conferma la cavalcata da Est a Ovest dei nuovi casi. L’onda dell’epidemia, partita da Paesi con bassissima percentuale di vaccinati come Russia, Bulgaria e Romania, proseguita in Grecia, Germania, Austria, Svizzera e Olanda, ora travolge la Francia.
Miracolosamente - per ora - limitano i danni Spagna e Italia che hanno sì un aumento dei nuovi casi positivi, ma con numeri non paragonabili a quelli del nord Europa e un'alta percentuale di vaccinati.
Francia
Discorso differente in Francia dove sono state chiuse le discoteche e rese più severe le regole anti Covid nelle scuole: Olivier Veran, ministro della Salute, nel presentare i nuovi provvedimenti ha spiegato che bisogna fermare in fretta la progressione dei contagi che ha superato, anche qui, quota 50mila giornalieri. Per comprendere la violenza dell’onda in Francia basti pensare che un mese fa erano meno di 10mila, dunque in trenta giorni sono quintuplicati. All’opposto, i paesi dell’Est come Croazia, Slovenia, Bulgaria e Romania, dopo avere raggiunto un’incidenza altissima (senza precedenti), ora vedono una discesa dei contagi che è però meno marcata in Polonia, Repubblica Ceca e in Slovacchia.
Anomalo il caso del Regno Unito che sembra trovarsi sulle montagne russe dall’estate scorsa: dopo un periodo di discesa ora è ricominciata la salita molto ripida, il timore delle autorità sanitarie è che l’effetto della diffusione della Omicron sia cominciato e abbia compensato la discesa della Delta.