New York, piomba con furgone su pista ciclabile: 8 morti

Martedì 31 Ottobre 2017
New York, piomba con furgone su pista ciclabile: 8 morti
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Torna il terrore a New York, poco lontano dal World Trade Center, il 'Ground Zero' dell'11 Settembre.

Erano le tre del pomeriggio quando un furgone pick-up è piombato su una delle più affollate piste ciclabili di Manhattan facendo una strage: almeno otto morti e una dozzina di feriti, ma il bilancio potrebbe salire ancora. 



Per il presidente Usa Donald Trump, che ha immediatamente twittato, è stato «un altro attacco da parte di una persone malata e folle». In una conferenza stampa insieme con il capo della polizia Jim O'Neill e il governatore Andrew Cuomo, il sindaco di New York Bill de Blasio ha annunciato che si è trattato di «un atto terroristico particolarmente codardo», chiedendo ai newyorchesi di essere vigili per la notte di Halloween, con migliaia di persone per le strade. Dai tempi delle Torri Gemelle, quello di oggi è stato il primo attentato terroristico di rilievo a New York, cioè con numerose vittime. 

L'aggressore è un 29enne di nome Sayfullo Habibullaevic Saipov, di origini uzbeke, secondo la Cbs: vive a Tampa, in Florida, e sarebbe arrivato negli Stati Uniti dal 2010. È stato neutralizzato dalla polizia un chilometro dopo la strage, mentre gridava «Allah Akhbar». Vicino al furgoncino bianco usato per l'attacco sono stati rinvenuti appunti scritti a mano in arabo che indicano lealtà all'Isis, riporta il New York Times citando alcune fonti. Sayfullo Habibullaevic Saipov era un conducente di auto per Uber: «una persona molto amichevole, per me un fratello piccolo», ha detto Kobiljon Matkarov, un amico di Saipov, al New York Post. Matkarov, di origine uzbeca come il killer, ha incontrato Saipov cinque anni fa in Florida. Saipov poi si sarebbe trasferito in New Jersey, dove abitava almeno fino all'estate scorsa.
 
Con il suo pick-up a noleggio ha abbandonato le corsie della West Street, l'autostrada urbana che costeggia l'Hudson, e ha percorso la pista ciclabile a tutta velocità, seminando morte tra ciclisti e anche pedoni. Ha ucciso sei persone investendole, mentre le altre due vittime hanno avuto un infarto e sono state dichiarate morte in ospedale.

Un chilometro più a sud, all'altezza di Chambers street, proprio di fronte alla Peter Stuyvesant High School, il furgoncino con il logo della Home Depot, il supermercato americano del bricolage e del fai-da-te, ha investito un altro camioncino. Lì il terrorista è stato bloccato da un bus scolastico, quelli gialli presenti in tutti gli Stati Uniti. Due dei passeggeri sono stati feriti. Il killer, vestito con una tuta blu, è uscito dal pick-up con due pistole in mano: una ad aria compressa e l'altra più vicina ad un giocattolo che ad un'arma.

​La polizia, già presente in massa a Tribeca, ha sparato ferendolo ad una gamba e lo ha arrestato, ma non è chiaro se anche l'uomo ha sparato. Saipov era solo, «un lupo solitario», secondo la polizia, anche se per un certo tempo si è temuta la minaccia di un secondo uomo armato in giro per Battery Park, all'estremo sud di Manhattan. Per lunghi minuti la situazione è apparsa molto confusa e le informazioni contraddittorie. Quello che all'inizio sembrava soltanto un violento fatto di cronaca locale si è trasformato pian piano in un atto terroristico islamico.

L'Fbi ha assunto il comando delle indagini. «Non c'è ancora nessuna rivendicazione dell'attacco a New York, ma le modalità, come l'uso di un mezzo, sono in linea con le istruzioni dell'Isis», ha spiegato Rita Katz, direttrice del Site, il sito di monitoraggio del terrorismo islamico sul web, che riferisce anche di una foto scattata lo scorso agosto a qualche centinaio di metri dal luogo dell'attacco corredata con l'appello ai lupi solitari a colpire.

Ultimo aggiornamento: 1 Novembre, 09:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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