Era andato a seppelire la figlia morta, nata prematuramente, ad appena sei mesi dall'inizio della gravidanza. Mentre scavava, a 90 centimetri di profondità, Hitesh Kumar Sirohi, ha trovato un vaso di terracotta che, però, conteneva un'altra neonata. Viva. È successo in India, nella città di Bareilly, Uttar Pradesh.
L'uomo, un commerciante, ha immediatamente portato la bambina in ospedale per affidarla alle cure dei medici e si è detto, assieme alla moglie Vaishali, disponibile ad adottarla. La piccola, riporta la BBC, pesava solo un chilo e aveva già sviluppato un'infezione ai polmoni. Il caso, purtroppo, non è isolato. Il problema dell'eliminazione delle figlie femmine nel Paese asiatico rimane sempre una pratica diffusa e difficile da debellare. Stando a vari rapporti di associazioni a tutela dell'infanzia, ogni anno in India sono milioni le bambine che vengono uccise oppure lasciate morire a poche ora dalla nascita. Così, per evitare il dilagare delle pratiche di feticidio, è stata varata una legge che proibisce ai medici di rivelare ai genitori il sesso del nascituro.
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