Nave spia russa al largo di Otranto sulle tubature del Tap, l'incursione “strategica” è un giallo

I satelliti hanno rilevato che l'imbarcazione di Mosca è rimasta ferma per ore sopra ad un punto particolarmente strategico: quello in corrispondenza delle tubature del Tap

Giovedì 22 Dicembre 2022 di Marta Giusti
Nave spia russa al largo di Otranto sulle tubature del Tap, l'incursione strategica è un giallo
1

L'incursione della nave russa Akademik Pashin sul Canale di Otranto  in Puglia ha attirato l’attenzione internazionale. I satelliti hanno rilevato che l'imbarcazione di Mosca è rimasta ferma per ore sopra ad un punto particolarmente strategico e sensibile, quello in corrispondenza delle tubature del Tap, che costituisce una delle principali fonti di gas alternative a quello russo.

Patriot, i missili Usa inviati all'Ucraina: cosa sono e che ruolo avranno nella guerra

Nave spia russa al largo di Otranto

Secondo le ultime rivelazioni riportate da diversi siti indipendenti, la Akademik Pashin sarebbe partita una settimana fa dal porto siriano di Tartous, secondo per importanza dopo quello di Laodicea, base “hotspot” della Marina militare russa nel Mediterraneo.

Dopo l’arrivo nel canale di Otranto, la nave avrebbe sostato in un primo momento sopra il cavo OteGlobe, rete di connessione ottica fra Bari e la Greciam per poi spostarsi proprio verso il tubo del Tap.

La Akademik Pashin è un’imbarcazione molto particolare in quanto, pur essendo una nave-cisterna, si tratterebbe di un’unità utile per lo spionaggio. Ipotesi che è stata reiterata nell’aprile del 2020 quando la nave, assieme alla corvetta Borki, è apparsa davanti alle coste di Cherbourg, in Francia proprio in concomitanza con  i test del nuovo sottomarino d’attacco nucleare Suffren della Marina francese.

La tensione

Sarebbe presente nell'aria anche il cacciatorpediniere della Marina Militare italiana 'Andrea Dorià. Queste schermaglie - più che altro dimostrative, sembra - sono ormai consuete nel Mediterraneo, dove la flotta russa negli ultimi anni è diventata più numerosa ed attiva. Le unità dei Paesi Nato controllano accuratamente i movimenti dei mezzi di Mosca che, a loro volta, frequentemente si 'avvicinanò alle navi occidentali in un gioco di provocazioni. Quanto al Tap, la Marina Militare ha rafforzato la vigilanza su tutti i gasdotti dopo il caso Nord Stream. Navi e piccoli sommergibili teleguidati monitorano i punti chiave delle condotte.

Ultimo aggiornamento: 19:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci