Mosca, evacuati 10 centri commerciali per allarmi bomba. Polizia: nessun ordigno ritrovato

Mercoledì 28 Novembre 2018
Allarmi bomba a Mosca, quattromila persone evacuate da 10 centri commerciali

La Tass cita fonti delle forze di sicurezza russe secondo le quali a Mosca per allarmi bomba diverse migliaia di persone sono state evacuate. Interessati una decina di centri commerciali. «Ci sono state chiamate anonime riguarda a bombe piazzate nei centri commerciali di Kapitoly, Yevropeisky, Gorod, Megapolis, Tsvetnoi, Gorbushkin Dvor, Zvyozdochka e Atrium», ha detto la fonte, senza nominare gli altri due. «Più di 4000 persone sono state evacuate dagli edifici, che saranno controllate dai cani poliziotti», ha detto la fonte.


«I servizi operativi hanno ricevuto notizia di minacce bomba in oltre dieci centri commerciali. Diverse migliaia di persone sono state evacuate dagli edifici», ha affermato la fonte. Tra i centri presi di mira figurano quelli di Tsvetnoi, Atrium e Megapolis (Metropolis). Notizie diffuse precedentemente parlavano di minacce di esplosioni nel centro Kapitoly sulla Sheremetyevskaya a Mosca e nel Gorbushkin Dvor, dove sono stati fatti allontanare clienti e personale. I centri sono ora oggetto di perquisizioni ad opera di squadre di agenti e di unità cinofile. Evacuata anche una stazione.
Nessun ordigno ritrovato. In nessuno dei siti coinvolti sono stati trovati ordigni esplosivi.
Lo dicono fonti dei servizi di emergenza alla Tass. I centri commerciali di Mosca colpiti dal 'terrorismo telefonicò - dilagato in tutto il Paese l'anno scorso provocando l'evacuazione di oltre 2 milioni di persone - sono saliti a 14. In tutto, riporta Interfax, sono state evacuate 6mila persone. Le ferrovie russe invece smentiscono che sia stata evacuata la stazione Kievskaya, nel centro della capitale, come invece riportato da alcuni media. In nessun caso, degli oltre 4000 registrati l'anno passato, gli allarmi bomba si sono poi rivelati reali. Le autorità, ad ogni modo, prendono seriamente le telefonate anonime e procedono con i controlli delle unità cinofile. L'FSB, i servizi di sicurezza interni, l'anno scorso aveva annunciato di aver individuato l'origine delle telefonate in Siria, Turchia e Ucraina. E anche oggi - sostengono fonti a Ria Novosti - le chiamate sarebbero partite «dall'estero».

 

Ultimo aggiornamento: 14:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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