La tragica morte del mese scorso della velocista campione del mondo Tori Bowie è stata avvolta da un mistero: lunedì però, diversi rapporti hanno indicato che l'atleta è morta per «complicazioni del parto».
Non solo: si parla di «convulsioni», mal di testa, visione offuscata e convulsioni, secondo quanto riportato dalla Cleveland Clinic. La famiglia e gli amici si erano preoccupati dopo non aver avuto notizie di Bowie per diversi giorni. Inutili le chiamate continue e i messaggi. Gli agenti dello sceriffo l'hanno scoperta a letto e il medico legale aveva stabilito che fosse morta per cause naturali. La prematura scomparsa di Bowie è stata uno choc per la comunità dell'atletica leggera. Bowie, 32 anni, aveva vinto tre medaglie durante le Olimpiadi estive del 2016 a Rio de Janeiro, tra cui l'oro come membro della staffetta femminile statunitense 4×100. È diventata la donna più veloce del mondo nel 2017 quando ha vinto i 100 metri ai Campionati Mondiali IAAF 2017 a Londra.
“We’re devasted to share the very sad news that Tori Bowie has passed away. We’ve lost a client, dear friend, daughter and sister. Tori was a champion…a beacon of light that shined so bright! We’re truly heartbroken and our prayers are with the family and friends. pic.twitter.com/ES83SjM7u4
— Icon Management Inc. (@iconmanagement) May 3, 2023
Al momento della sua morte, il suo rappresentante Icon Management Inc. aveva scritto su Twitter: “Abbiamo perso un cliente, una cara amica, figlia e sorella. Tori era una campionessa... un faro di luce che brillava così intensamente! Abbiamo davvero il cuore spezzato e le nostre preghiere sono con la famiglia e gli amici”.