Mogadiscio, bomba esplode al passaggio di un convoglio di militari italiani: nessun ferito

Lunedì 30 Settembre 2019
Mogadiscio, bomba esplode al passaggio di un convoglio di militari italiani: nessun ferito
3

Gli Al Shabaab, legati ad Al Qaida, tornano in azione in Somalia confermando le loro micidiali capacità operative. Con un attacco coordinato di attentatori suicidi e miliziani armati i jihadisti hanno cercato di penetrare nella base di Baledogle, dove sono presenti le truppe speciali americane e da dove partono i droni impiegati nei raid aerei. Nella capitale Mogadiscio invece un'esplosione ha investito due mezzi blindati dei militari italiani della missione europea Eutm. Non sono segnalate vittime in nessuna delle due azioni - la prima rivendicata da Al Shabaab, la seconda non ancora - e i soldati italiani sono rimasti illesi, secondo lo Stato maggiore della Difesa.

Non è ancora chiaro quale mezzo sia stato impiegato per l'attacco nella capitale. Alcune fonti parlano di un'autobomba, altre di un ordigno che è esploso al passaggio di un convoglio di tre blindati Vtlm Lince. Due di questi sono rimasti danneggiati, secondo quanto reso noto in un comunicato dalla Eutm. La stessa fonte ha precisato che i soldati italiani tornavano da una «attività» a Villa Gashandigha, dove sono situati il ministero della Difesa e il quartier generale delle forze armate somale. «A tutto il personale italiano che opera nell'ambito della missione europea, il mio e sostegno e la mia vicinanza», ha scritto su Twitter il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Mentre la presidente del Senato Elisabetta Casellati e la vice ministra degli Esteri Emanuela Del Re hanno espresso la loro «preoccupazione» per l'accaduto.

Le Eutm, costituita nel 2010 e dal 2014 sotto comando italiano - attualmente del generale Antonello De Sio - è impegnata in vari ambiti, il principale dei quali l'addestramento delle forze armate locali a sostegno del Governo federale di transizione somalo.

La missione europea opera in coordinamento con le forze degli altri attori della comunità internazionale presenti nel Paese, come le Nazioni Unite, gli Usa e la missione africana (Amisom), forte di 20.000 uomini. Proprio quest'ultimo contingente era stato preso di mira due settimane fa in un attacco che aveva provocato la morte di almeno tre soldati del Burundi. Nonostante siano stati cacciati da Mogadiscio fin dal 2011, i jihadisti di Al Shabaab continuano a controllare vaste aree rurali della Somalia, dove impongono tasse e amministrano la giustizia attraverso le corti islamiche. E nemmeno l'escalation dei raid americani sui loro nascondigli messa in atto dal presidente Donald Trump ha potuto finora assestare colpi decisivi al loro potenziale militare. Ne è una dimostrazione l'attacco portato contro la base di Baledogle, un centinaio di chilometri a nord-ovest della capitale, che avevano già bombardato a colpi di mortaio nel febbraio scorso. Nella loro rivendicazione gli Al Shabaab parlano di un' «azione audace» in cui hanno «violato il perimetro di sicurezza della base» e «combattuto ferocemente i Crociati». Una versione smentita dall'ambasciata americana a Mogadiscio e da fonti di polizia, secondo le quali due attentatori suicidi hanno fatto esplodere altrettante autobomba all'esterno del complesso ma i jihadisti non sono riusciti ad entrare.

 Gli Stati Uniti hanno condannato gli «attacchi odierni a Balidogle e Mogadiscio», in Somalia. Una nota dell'ambasciatore americano a Mogadiscio, Donald Yamamoto, ha elogiato «le forze di sicurezza somale che hanno respinto l'attacco contro una base dell'Esercito nazionale somalo (Sna) a Balidogle», impedendo «agli assalitori di aprire una breccia nel perimetro esterno della base» dove - sottolinea la Bbc - le forze americane addestrano i commando somali. L'ambasciata americana precisa che non ci sono vittime tra le forze somale e ribadisce il sostegno al governo e al popolo somalo. Per gli Stati Uniti l'attacco Balidogle «dimostra come gli al-Shabaab», che hanno rivendicato l'attacco, «si oppongano con violenza alla pace e alla prosperità in Somalia».

Il 2 ottobre un blindato italiano Vtml Lince venne danneggiato da una bomba attivata al passaggio del convoglio di cinque mezzi. Illesi i 4 militari a bordo.

Nella capitale della Somalia l'ambasciata italiana è stata riaperta solo nel 2014, dopo 23 anni. Il 2 luglio 1993 a Mogadiscio un attentato causò la morte di  tre soldati dell'esercito italiano in missione di pace, ventitré i feriti. 

Le forze armate Italiane sono di nuovo presenti a Mogadiscio dal 2010 nell'ambito della missione European Union Training Mission con un contingente di circa 120 unità con compiti di addestramento dell'esercito somalo.

Ultimo aggiornamento: 19:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci