Migranti, oltre 2.000 morti per i respingimenti Ue in era Covid

Mercoledì 5 Maggio 2021
Migranti, oltre 2.000 morti per i respingimenti Ue in era Covid

Sono oltre duemila i migranti che hanno perso la vita a causa dei «respingimenti illegali» messi in atto dai Paesi europei durante la pandemia di Covid-19 nei confronti di 40mila richiedenti asilo.

Lo scrive il Guardian pubblicando una propria analisi elaborata in base a rapporti rilasciati dalle Nazioni Unite e testimonianze delle organizzazioni non governative, secondo le quali i respingimenti sono aumentati durante la pandemia.

Il Guardian parla quindi di «una delle più grandi espulsioni di massa degli ultimi decenni» da parte dei «paesi europei, supportati dall'agenzia di frontiera dell'Ue Frontex», che «hanno respinto sistematicamente migliaia di rifugiati, compresi i bambini in fuga dalle guerre, utilizzando tattiche illegali che vanno dall'aggressione alla brutalità durante la detenzione o il trasporto». Viene quindi ricordato che secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni, nel 2020 quasi 100mila migranti sono arrivati ​​in Europa via mare e via terra. Nel 2019 erano 130mila e nel 2017 190mila. Il Guardian parla quindi di «azioni dure» messe in atto da Italia, Malta, Grecia, Croazia e Spagna rispetto ai migranti.

Ultimo aggiornamento: 6 Maggio, 09:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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