Messico, sparatoria dei narcos tra i resort di Cancun: due morti e turisti in fuga

Il commando di 15 criminali arrivato in barca sulla spiaggia di Puerto Morelos. L'obiettivo del raid era il rapimento del boss di una banda rivale

Sabato 6 Novembre 2021 di Flavio Pompetti
Messico, sparatoria dei narcos tra i resort di Cancun: due morti e turisti in fuga

Vacanza al mare con tragedia nello Yucatan. Erano le tre del pomeriggio di giovedì scorso all'Hyatt Ziva Riviera, un albergo mezz'ora a sud di Cancun. Il resort celebrava una speciale estensione del dia de los muertos, la colorita ricorrenza messicana del due di novembre, dedicata in particolare ad ospiti lgbt.

Il lungo tratto di spiaggia, sul quale affacciano diversi hotel a cinque stelle, era affollata da turisti nell'ora della siesta; qualcuno giocava a pallavolo e altri erano sdraiati sui lettini a prendere il sole, quando un pezzo della dura realtà messicana ha fatto irruzione nel resort di lusso.

«Alec Baldwin potrebbe essere accusato di omicidio». L'assistente regista ammette: non ho controllato l'arma


SBARCATI IN 15
Una barca a motore si è avvicinata alla riva; le circa quindici persone che erano a bordo sono precipitosamente scese sulla battigia e hanno iniziato a sparare colpi di mitragliatrice. Era il raid di una famiglia mafiosa, mirato a catturare il leader di una banda rivale. Fonti non ufficiali del governo hanno detto ieri che il sequestro sarebbe andato in porto, ma che nella sparatoria, alla quale avrebbero contribuito le guardie del corpo del capo-bagnante, due degli assalitori hanno perso la vita. Per il resto dei turisti lo scambio a fuoco è stato appena l'inizio di un incubo che è durato diverse ore. Tutti hanno cercato confusamente di mettersi in salvo correndo attraverso la sottile striscia di palme e di giardino che separa la spiaggia dagli hotel. Una scena caotica, nella quale uno dei malcapitati che si trovava più vicino al punto di sbarco del commando è stato colpito e ferito alla testa da un colpo menato con il calcio di una pistola. Nessuno dei turisti era nel mirino degli assalitori, e tutti sono riusciti a radunarsi in salvo nella lobby dell'albergo, senza però ricevere alcuna spiegazione su quanto stava avvenendo. Tornati in camera dove era stato loro consigliato di chiudersi a chiave e di non aprire la porta a nessuno, hanno temuto per ore che quello che avevano appena vissuto fosse un attentato terroristico che li vedeva come bersaglio. Per fortuna la schermaglia a fuoco si è esaurita sulla spiaggia, e al termine della missione la squadra armata si è allontanata con la stessa imbarcazione con il quale era arrivata. Non è la prima volta negli ultimi mesi che la violenza irrompe nella dolce vita della Bahia Petempich, la lunga striscia di spiagge candide e di acqua cristallina che costeggia lo stato di Quintana Roo. Due settimane fa ha fatto scalpore l'uccisione occasionale di due giovani turiste in un ristorante di Tulum. Una blogger californiana di origine indiana, e una sua amica tedesca sono state falciate dai proiettili sparati da due bande rivali all'interno del locale.


LE INDAGINI
Le indagini successive hanno portato ad incursioni di polizia presso le basi di due gruppi criminali: Los Pelones e Los Compich, nel corso della quali sono state rinvenute quantitativi commerciali di droga, armi e munizioni. A ottobre una retata della polizia di Playa del Carmen ha portato in galere 26 persone, per lo più piccoli spacciatori di droga, dopo che una agente delle forze dell'ordine era stata uccisa a colpi di pistola, e il suo corpo era stato fatto ritrovare ore dopo nel bagagliaio di un'automobile. La penisola dello Yucatan e la costa caraibica erano state finora in gran parte risparmiate dall'infiltrazione della violenza che affligge ampie fasce di territorio nell'intero paese, e il luogo comune è che la sacralità del turismo fosse una garanzia contro gli episodi criminali.
Il contagio sulla Riviera Maya è particolarmente insidioso perché colpisce al cuore il business del turismo, il quale rappresenta l'8,2% del pil messicano. Il presidente Obrador ha annunciato quest'anno piani ambiziosi di investimento in Quintana Roo, con la costruzione di un aeroporto internazionale a Tulum, e l'apertura di un a stazione ferroviaria lungo la linea del Treno Maya, che congiungerà le spiagge minori lungo la costa con la città di Cancun. La guerriglia di spiaggia di fronte all'Hyatt Ziva Riviera non è certo il migliore incentivo per il futuro sviluppo turistico dell'area.

Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 09:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci