LA GUERRA

Meloni: «Italia lavora a conferenza sulla ricostruzione ad aprile». Zelensky: «Berlusconi? Non gli hanno mai bombardato casa»

Il premier in visita in Ucraina a pochi giorni dal primo anniversario dell'inizio della guerra

Martedì 21 Febbraio 2023

Meloni: «L'Italia lavora a conferenza sulla ricostruzione ad aprile»

«Abbiamo parlato molto del tema della ricostruzione, non solo al termine della guerra, ricostruire ora un palazzo distrutto è un segno di speranza, vuol dire scommettere sull'Ucraina.

L'Italia lavora ad una conferenza sulla ricostruzione da tenersi in aprile. Serve un cambio di passo, bisogna lavorare da adesso, penso che l'Italia possa recitare un ruolo da protagonista con le sue eccellenze strategiche». Così la premier Giorgia Meloni, dopo l'incontro a Kiev con il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky.

Meloni replica a Putin: «Aiuti Covid? Era un altro mondo»

«Non so se quello di Putin era un avvertimento ma il tempo del Covid era un altro mondo. Il mondo è cambiato dopo il 24 febbraio e non è una scelta che abbiamo fatto noi». Lo sottolinea, da Kiev, la premier Giorgia Meloni.

Meloni: al momento non c'è sul tavolo l'invio di aerei

«Quando c'è un aggredito tutte le armi sono difensive. Al momento non c'è sul tavolo l'invio di aerei, è una decisione da prendere con i partner internazionali. Ci siamo concentrati su sistemi di difesa antiaerea, Samp-T, Spada, Skyguard. La priorità è difendere infrastrutture e cittadini». Lo ha sottolineato la premier Giorgia Meloni a Kiev

Zelensky: Berlusconi? La sua casa non è mai stata bombardata

«Diversi leader hanno diritto di pensiero, il vero problema è l'approccio della società italiana che a quel leader ha dato un mandato. Io credo che la casa di Berlusconi non sia mai stata bombardata, mai siano arrivati con i carri armati nel suo giardino, nessuno ha ammazzato i suoi parenti, non ha mai dovuto fare la valigia alle 3 di notte per scappare e tutto questo grazie all'amore fraterno della Russia». Così Zelensky. «Io auguro pace a tutte le famiglie italiane, anche a chi non ci sostiene, ma la nostra è una grande tragedia che va capita. Voglio che vengano qui a vedere con i propri occhi la scia di sangue che hanno lasciato»

Meloni: «Maggioranza compatta al di là di alcune dichiarazioni»

«Per me valgono i fatti e qualsiasi cosa il Parlamento è stato chiamato a votare a sostegno dell'Ucraina i partiti che fanno parte della maggioranza l'hanno votata. Al di là di alcune dichiarazioni, nei fatti la maggioranza è sempre stata compatta. C'è un programma chiaramente schierato, è sempre stato rispettato da tutti e confido che sarà ancora così». Così la premier Giorgia Meloni, dopo l'incontro a Kiev con il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky

Meloni: «Daremo assistenza militare fino ai negoziati»

«L'Italia darà ogni possibile assistenza perché si creino le condizioni di un negoziato, ma fino ad allora darà ogni genere di supporto militare, finanziario, civile. Chi sostiene anche militarmente l'Ucraina è chi lavora per la pace». Così la premier Giorgia Meloni, dopo l'incontro a Kiev con il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky.

Meloni: «L'Italia non tentennerà»

«Ho ribadito il pieno sostegno dell'Italia di fronte all'aggressione Russa, l'Italia non intende tentennare e non lo farà. È passato quasi un anno dal giorno che ha riportato le lancette della storia indietro di qualche decennio, l'invasione sarebbe dovuta durare qualche giorno ma non è andata così perché è stata sottovalutata l'eroica reazione di una nazione disposta a tutto per difendere la sua libertà, identità e sovranità». Così la premier Giorgia Meloni dopo l'incontro a Kiev con il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky.

Ipotesi aumento munizionamenti italiani per Kiev

L'aumento della produzione di munizionamenti in vista del rinnovo del nuovo Piano triennale tecnico-industriale della Difesa, previsto dal 2024, sarà allo studio delle strutture competenti nei prossimi mesi. È l'ipotesi, a quanto si apprende da ambienti della maggioranza, vagliata anche per la necessità di forniture manifestata da Kiev. Nel recente periodo, a quanto si apprende, c'è già stato un incremento con una produzione molto serrata legato all'efficientamento delle linee e all'ampliamento di alcuni reparti, a causa di un aumento delle attività industriali a supporto della Difesa e degli investimenti fatti.

Kiev: «Grati a Meloni per impegno nel continuare a sostenere l'Ucraina»

Kiev «è grata alla presidente Meloni per la sua leadership e per il suo impegno nel continuare a sostenere l'Ucraina». Lo ha detto all'Ansa il portavoce del ministero degli Esteri ucraino Oleg Nikolenko, commentando la visita della premier a Kiev. «Contiamo sull'ulteriore pieno sostegno da parte dell'Italia nel vincere la pace per l'Ucraina, ristabilire la sua sovranità e integrità territoriale e portare la Russia a rispondere dei suoi crimini», ha aggiunto. «Guardiamo inoltre al ruolo costante di Roma nel rafforzamento delle capacità di difesa dell'Ucraina per proteggere il nostro popolo dalla brutale guerra della Russia».

Meloni: «Spero di riuscire a trasferire quel che ho visto agli italiani»

«Spero di riuscire a trasferire quel che ho visto agli italiani. L'importanza del lavoro che stiamo facendo, l'amicizia, la riconoscenza: anche questo è importante per dare una mano con sempre maggiore impegno». Così il premier Giorgia Meloni, dialogando tra le macerie di Irvin con le autorità locali. Il premier ha anche lasciato una dedica su una bandiera ucraina: 'At yours side!', ha scritto con un pennarello nero.

Meloni: «Da Putin solo propaganda, i fatti sono diversi»

«Quello che abbiamo sentito stamattina è stata una propaganda che già conosciamo, i fatti sono diversi». Così la premier Giorgia Meloni, a Irpin ha commentato il discorso del presidente russo Vladimir Putin.

Aiuti e generatori

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo Bucha visita Irpin, che ha subito pesanti bombardamenti nelle fasi iniziali della guerra. A Irpin, tappa lo scorso anno anche della visita di Mario Draghi con il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz, la premier consegnerà alle autorità locali due generatori a supporto delle infrastrutture critiche, che sono parte di un lotto di 52, per oltre 660mila euro donati dal governo italiano all'Ucraina. Alla cerimonia simbolica, accanto a due dei 45 mezzi dei vigili del fuoco donati sempre dagli italiani, saranno presenti associazioni italiane attive a Kiev.

Meloni a Irpin

Durante la sua visita a Irpin, la premier Giorgia Meloni ha autografato la bandiera della città, lasciando la sua firma accanto a quella di altri leader che in questi mesi hanno visitato quest'area dell'Ucraina particolarmente colpita dall'aggressione russa. Consegnando alle autorità locali due generatori a supporto delle infrastrutture critiche, accanto a due dei 45 mezzi dei vigili del fuoco donati sempre dagli italiani, Meloni ha detto: «Continuiamo a lavorarci».

Meloni diretta a Irpin

«Combatteremo per voi e la vostra libertà». Lo ha detto la presente del consiglio Giorgia Meloni alle autorità locali ucraine, a conclusione della visita sui luoghi dei massacri di Bucha. Ora Meloni è diretta a Irpin.

Meloni commossa a Bucha: «Non siete soli»

A tratti commossa, nella sua visita a Bucha la premier Giorgia Meloni ha ascoltato da varie autorità ucraine i racconti delle tragedie causate in questi luoghi dall'aggressione russa. Dopo aver passato in rassegna anche una piccola mostra fotografica con le immagini degli orrori, la presidente del Consiglio ha chiesto all'interprete di tradurre un messaggio ai suoi interlocutori: «Non siete soli».

Meloni a Bucha depone i fiori in omaggio alle vittime

A Bucha il premier Giorgia Meloni ha deposto dei fiori rossi per rendere omaggio alle vittime nelle fosse comuni. Davanti a questo luogo simbolico, la presidente del Consiglio si è chiusa in raccoglimento, facendosi il segno della croce.

Il premier è arrivato a Bucha

Il premier Giorgia Meloni è appena arrivato a Bucha, una delle città-martiri ucraine, alle porte di Kiev. Il presidente del Consiglio farà tappa nella chiesa ortodossa di Sant'Andrea e deporrà una corona di fiori per le vittime delle fosse comuni. Ad aprile 2022, quando venne scoperto il massacro, le fosse comuni e le altre atrocità commesse dalle forze russe a Bucha, il mondo intero si strinse nella commozione e nell'indignazione all'Ucraina. Mosca ha sempre negato la responsabilità di quei crimini parlando di una 'trappola mediaticà dell'Occidente. Bucha è diventata uno dei luoghi simbolo del conflitto ucraino.

Il programma di Meloni a Kiev

«La premier Giorgia Meloni come promesso è arrivata nella capitale ucraina prima dell'anniversario del conflitto, che cadrà questo venerdì. All'indomani della visita del presidente ucraino Biden Meloni sarà ricevuta da Zelensky al palazzo presidenziale. Prima dell'incontro la premier sarà accompagnata nelle periferie di Kiev, Irpin e Bucha, che sono state il primo campo di battaglia contro l'invasione russa». Il video di Francesco Malfetano, inviato del Messaggero a Kiev.  

 

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Meloni accolta con un mazzo di fiori

Meloni è stata accolta dalla delegazione del governo ucraino con un mazzo di rose, da una rappresentanza dell'Ambasciata italiana e dall'ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk.

 

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Meloni: «Determinata a capire quello di cui questo popolo ha bisogno»

«Sono curiosa, determinata a capire quello di cui questo popolo ha bisogno». Così la premier Giorgia Meloni, scendendo dal treno a bordo del quale è giunta a Kiev, rispondendo a chi le domandava se fosse emozionata.

 

 

 

Meloni: «A Kiev per ribadire la posizione del governo»

«Credo sia doveroso essere qua per ribadire la posizione del governo italiano e forse anche rendersi conto personalmente di quel che serve a un popolo che si batte per la libertà». Così la premier Giorgia Meloni, scendendo dal treno a bordo del quale è giunta a Kiev: «È sempre diverso vedere con i propri occhi credo che aiuti anche gli italiani a capire».

 

Meloni: «Sono onorata, doveroso essere qui»

La premier, sorridente, è stata accolta con un mazzo di fiori prima di uscire dalla stazione e salire in auto per trasferirsi in hotel. «Sono onorata, doveroso essere qui». Così lGiorgia Meloni, scendendo dal treno a bordo del quale è giunta a Kiev.

Ambasciatore d'Ucraina in Italia: «Visita Meloni un segnale forte»

«La visita a Kiev del Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana Giorgia Meloni, alla vigilia dell'anniversario dell'invasione su vasta scala del suolo ucraino da parte della Russia, è senza dubbio un segnale forte del sostegno dell'Italia all'Ucraina e al popolo ucraino in questo periodo difficile per il nostro Paese». Lo dice all'Adnkronos Yaroslav Melnyk, ambasciatore d'Ucraina in Italia. «Siamo sinceramente grati all'Italia per la sua posizione chiara e incrollabile sulla sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale dell'Ucraina - aggiunge - che è stata ripetutamente espressa dai nostri amici italiani nell'arena politica internazionale».

Meloni è arrivata a Kiev

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è appena arrivata a Kiev per la sua prima visita in Ucraina, a pochi giorni dall'anniversario dell'invasione russa. La premier visiterà Bucha e Irpin, i sobborghi di Kiev dove i russi uccisero centinaia di civili, e nel pomeriggio incontrerà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Viaggio in cuccette da 4 sull'intercity

Il personale di bordo è gentile, appare quasi grato: viene distribuita acqua per tutti, nelle cuccette da 4 - stile intercity - sono disposte lenzuola pulite e coperte. Rispetto al viaggio di giugno scorso, quando sul treno verso Kiev c'erano l'allora premier Mario Draghi ma anche il cancelliere tedesco Olaf Sholtz e il Presidente francese Emmanuel Macron, il dispiego di forze di sicurezza appare di gran lunga minore. Non lo sarà quando il treno arriverà a destinazione ad appena una manciata di giorni dal primo anniversario del conflitto, mentre si teme una nuova offensiva, un'escalation degli attacchi per 'celebrarè il giorno in cui, in queste terre, ebbe inizio un nuovo inferno.

 

 

 

La tappa a Leopoli alle due di notte

Giorgia Meoni è in viaggio verso Kiev, per la sua prima visita in Ucraina. Nella notte, attorno alle due, una tappa per i controlli a Leopoli, dopo avere attraversato con un treno blu, un convoglio speciale partito dalla stazione di Przemysl, il confine con la Polonia diretta nella capitale ucraina. La premier con la delegazione italiana (con lei, tra gli altri, il sottosegretario alla presidenza Giovanbattista Fazzolari) era arrivata ieri pomeriggio a Varsavia dove ha incontrato il primo ministro Morawietcky e il presidente Duda e poi si è diretta a Kiev. In mattinata dovrebbe visitare alcuni dei luoghi simbolo della resistenza ucraina, e nel pomeriggio l'incontro con Zelensky nella capitale.

Meloni Kiev. Alle 2 del mattino, l'1.57 per la precisione, il treno con la delegazione italiana diretta a Kiev supera il confine ed entra in territorio ucraino. In ritardo sulla tabella di marcia a causa dell'arrivo del Presidente americano Joe Biden che, per via delle stringenti misure di sicurezza, rallenta di riflesso i movimenti del premier Giorgia Meloni. Arrivata a Varsavia nel pomeriggio di ieri, il premier italiano ha incontrato il primo ministro Mateusz Morawiecki, poi il Presidente Andrzej Duda.

Dunque l'arrivo all'aeroporto di Rzeszôu, con la sosta obbligata di circa un'ora in attesa che l'Air Force One con a bordo l'inquilino della Casa Bianca si alzasse in volo. I due aerei sono stati a lungo 'posteggiati' a circa un chilometro di distanza, ma tra i due presidenti non c'è stata possibilità di incontro. L'agenda blindata di Biden non ha consentito cambi di programma in corsa, ma una telefonata tra i due ha puntellato, o meglio ribadito, il sostegno all'Ucraina. Dove oggi Meloni arriverà in tarda mattinata, un ritardo che potrebbe cambiare l'agenda del premier, che, oltre alla tappa obbligata a Kiev da Volodymyr Zelensky, dovrebbe visitare Bucha e Irpin, per vedere da vicino il volto della guerra. 

Alla stazione ferroviaria di Przemysl il treno blu diretto in terra Ucraina attende a tarda notte la delegazione italiana.

Il controllo dei passaporti precede rapido, i cronisti salgono in carrozza 4, Meloni in quella di testa con la delegazione di governo di cui fa parte anche il sottosegretario alla presidenza, fedelissimo del premier, Giovanbattista Fazzolari. Fuori spira un vento gelido, nei vagoni c'è un caldo caraibico. Il personale di bordo é gentile, appare quasi grato: viene distribuita acqua per tutti, nelle cuccette da 4 - stile intercity - sono disposte lenzuola pulite e coperte. Rispetto al viaggio di giugno scorso, quando sul treno verso Kiev c'erano l'allora premier Mario Draghi ma anche il cancelliere tedesco Olaf Sholtz e il Presidente francese Emmanuel Macron, il dispiego di forze di sicurezza appare di gran lunga minore. Non lo sarà quando il treno arriverà a destinazione ad appena una manciata di giorni dal primo anniversario del conflitto, mentre si teme una nuova offensiva, un'escalation degli attacchi per 'celebrarè il giorno in cui, in queste terre, ebbe inizio un nuovo inferno.

Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 07:13 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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