Si avvicina il giorno dalla riapertura dei confini ai turisti internazionali alle isole Mauritius ma continuano a crescere i casi Covid arrivati a 12.600 da inizio pandemia.
E la crisi è così acuta che l'ex premier - il 74enne Navin Ramgoolam, affetto da Covid - è volato in India per farsi curare. «La gente non si rende conto di quanto sia grave la situazione», ha commentato un'infermiera che ha voluto mantenere l'anonimato: «Siamo già al di sopra della capacità». La situazione «sta peggiorando», le ha fatto eco un medico: «La priorità del governo è garantire un'apertura regolare delle frontiere il primo ottobre». Lo scorso luglio il Paese ha riaperto parzialmente i confini ai turisti internazionali vaccinati, che però inizialmente erano costretti a rimanere nei propri resort per 14 giorni prima di uscire dai loro confini dorati e comunque a fronte di un test negativo. Questo mese il governo ha dimezzato il periodo di «quarantena» nei resort in vista della grande riapertura del primo ottobre, quando i turisti potranno circolare liberamente a patto che risultino negativi al loro arrivo. Il 61% della popolazione è completamente vaccinato, ma i pazienti più gravi continuano a morire: tanto che il cimitero di Bigara, sull'isola principale, ha esaurito i posti riservati alle vittime del coronavirus e le salme vengo portate in un altro cimitero nel nord dell'isola.