Il soldato Martin Adler ritrova i tre bambini scoperti in una cesta durante la Seconda Guerra Mondiale: ora hanno 79, 81 e 89 anni

Lunedì 14 Dicembre 2020 di Stefania Piras
Il soldato Martin Adler e i tre bambini ritrovati durante la Seconda Guerra Mondiale, ora hanno 79, 81 e 89 anni.

Li ha (ri)trovati. I tre bambini che il soldato americano Martin Adler, originario del Bronx, trovò insieme al compagno d'armi John Bronsky in una cesta, mentre combattevano lungo la Linea Gotica nell'autunno '44 in piena Seconda Guerra mondiale, hanno un'identità: Bruno, Mafalda e Giuliana Naldi e hanno 83, 81 e 79 anni.

E oggi hanno incontrato virtualmente il militare che all'epoca aveva 20 anni, ora 96 e che, tra settembre e ottobre 1944, li trovò nella loro casa di Monterenzio (Bologna) e regalò loro della cioccolata. Nei giorni scorsi Adler, aiutato dalla figlia Rachelle, aveva lanciato un appello con foto. Missione compiuta, come annuncia il giornalista e scrittore Matteo Incerti che aveva diffuso l'appello.

Quel giorno, insieme al suo compagno d'armi John Bronsky, entrò mitra in pugno in un'abitazione dell'Appennino tosco-emiliano.

Da una grande cesta provenivano strani rumori: i due militari del 339th Infantry Regiment erano già pronti a fare fuoco, quando una donna, mamma Rosa, corse loro incontro urlando "Bambini, bambini!". Ne uscirono tre fanciulli, due femmine e un maschio. E i due militari chiesero il permesso alla mamma di farsi una foto con loro. Un piccolo momento di felicità, in un'epoca di orrori: non molto lontano da qui si consumò l'eccidio di Monte Sole.

Mafalda Naldi quando ha visto la foto condivisa da Adler sui social si è riconosciuta subito. Ieri Bruno Naldi ne ha parlato con un suo amico, la cui badante ha poi scritto a Incerti. 

Come in una favola di Natale, scrive Incerti su Facebook dove racconta la vicenda.  «Ieri sera un messaggio arriva sul mio account, "Buongiorno signor Matteo c'e' un signore di 83 anni che ha bisogno di parlarle. È quello della fotografia.." . Ci siamo, penso mentre le emozioni scorrono forti. Un nuovo piccolo miracolo della vita si sta compiendo. Una nuova incredibile storia è pronta per essere raccontata. Penso alle tante storie scoperte e riunite in questi anni di ricerche e libri. Faccio un grande respiro. Commosso chiamo il numero di telefono del signor Bruno Naldi, classe 1938 . Emozionato mi dice di essersi riconosciuto nella foto e di ricordarsi di americani nella sua casa in una frazione di Monterenzio sull' Appennino bolognese. E' un susseguirsi di emozioni. Mi racconta delle sorelle Mafalda e Giuliana classe 1938 e 1941. Anche loro sono vive! Mafalda si è riconosciuta subito in quella foto rimbalzata dal Tg1, in rete e suoi quotidiani dopo il mio post. Vivono tutti a Castel San Pietro dove si trasferirono nel 1953. Giuliana si ricorda di quel grande cesto dove per gioco si nascondevano. Si ricordano della cioccolata che i soldati del 339th Reggimento della 85esima Divisione USA gli donarono. Loro erano lì in un borgo di Monterenzio nell’autunno del 1944. Uno scatto di pace nell’inferno della Linea Gotica. Avvertiamo Martin e Rachelle, la tecnologia ci riunisce ...Martin esclama: Greaaaattttt! Poi, appena si connette con tutti noi da una parte all'altra dell'Oceano oltre il tempo e i confini : li saluta per nome e rispolverando le poche parole imparate 76 anni fa ...Ciao Bambini! Vuoi cioccolata? Proprio come allora.

 

Le immagini condivise su WhatsApp durante la videochiamata in cui i protagonisti si sono rivisti per la prima volta dopo 76 anni.

Una favola

«E' una favola. Una favola della vita nata nel buio della guerra. In questi momenti bui del nostro tempo ne abbiamo forse un po' tutti bisogno per trovare calore umano e amore. Commosso e felice con Martin e Rachelle e tutta la famiglia Naldi vorrei ringraziare le decine di migliaia di persone che da sabato si sono impegnate in questa bellissima caccia al tesoro. Come insegnano i miei amici nativi ojibwa e cree il segreto della vita è condividere. Perché siamo tutti sull'orlo del tamburo», conclude Incerti che due giorni fa ha già iniziato a scrivere un libro su questa storia. 

Ultimo aggiornamento: 15 Dicembre, 08:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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