Mano pesante del Vaticano su un ordine religioso, operazioni finanziarie da chiarire a Londra

Giovedì 13 Febbraio 2020 di Franca Giansoldati
Mano pesante del Vaticano su un ordine religioso, operazioni finanziarie da chiarire a Londra

Città del Vaticano – A preoccupare il Vaticano è stata una operazione finanziaria a Londra. Stavolta il timore si è concentrato su tre società: San Romualdo Ltd, Società della Trasfigurazione Ltd e Società San Giovanni Ltd aperte alcuni anni fa vicino a Trafalgar Square e facenti capo ad un piccolo ordine religioso romagnolo che da tempo dava problemi per le voci che giravano sul suo fondatore, un prete di 72 anni, don Orfeo Suzzi, che si faceva chiamare Abbà Povero Orfeo. Ormai quando arrivano alla Congregazione dei Religiosi notizie, denunce o segnalazioni di possibili comportamenti finanziari sospetti vengono avviate pratiche per capire meglio come stanno le cose. Si cerca così di verificare la cornice canonica entro la quale si vanno ad inserire. 

Nel caso specifico la apertura di queste società avvenute negli anni passati e l'autoritarismo esercitato all'interno del piccolo ordine religioso – La Piccola Famiglia della Resurrezione – da parte del fondatore hanno indotto il Vaticano a commissariarlo. Il Papa ha così spedito a Valleripa, in provincia di Cesena, un vescovo che per anni ha fatto il missionario a Makeni, in Sierra Leone, Giorgio Biguzzi, una figura integerrima e piuttosto volitiva. Al quale spetterà  dipanare la matassa per capire se quella comunità religiosa era diventata una specie di setta oppure se si può recuperare e riportare dentro un quadro di relazioni di collaborazione con il vescovo locale.

Intanto don Orfeo Suzzi dopo avere perso la causa civile in tribunale con il vescovo di Cesena (con il quale era entrato in rotta di collisione perché da statuto non gli comunicava più i passaggi essenziali) e dopo avere perso anche la causa davanti al tribunale ecclesiastico, la Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata lo ha commissariato, esautorandolo da ogni potere. 

Don Orfeo Suzzi ritiene il provvedimento sproporzionato rispetto alle finalità perseguite, «nonché insufficientemente motivato". Don Orfeo si difende e ripete che contro di lui c'è una sorta di persecuzione e che sono tutte calunnie. 

Ultimo aggiornamento: 11:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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