Al via dalle prime ore di questa mattina nel nord del Kosovo la seconda fase dell'accordo sulle targhe, raggiunto il 30 settembre scorso, fra Belgrado e Pristina con la mediazione Ueha. Ai due valichi di confine di Jarinije e Brnjak, che sono da sabato sotto il controllo dei militari della Kfor e che dalle 8 di oggi sono nuovamente operativi e riaperti al traffico, agli automobilisti vengono consegnati bollini adesivi da apporre sulle targhe, che non verranno più sostituite.
I bollini con i simboli statali del Kosovo coprono le targhe serbe in entrata e in circolazione in Kosovo, quelli con i simboli della Serbia vengono apposti sulle targhe dei veicoli in entrata dal Kosovo.
Sabato scorso, in base all'accordo raggiunto dalle parti, i manifestanti serbi aveva tolto barricate e blocchi stradali, e le unità della polizia speciale kosovara si erano contemporaneamente ritirate da Jarinje e Brnjak, con i due valichi posti sotto il controllo della Kfor, la Forza Nato in Kosovo. A vigilare sull'applicazione dell'intesa saranno Kfor e Eulex, la missione civile europea in Kosovo. La crisi e la pericolosa situazione di tensione andava avanti dal 20 settembre, quando la popolazione serba nel nord del Kosovo era scesa in strada per protestare contro l'obbligo del cambio d i targa imposto da Pristina per i veicoli serbi in circolazione in Kosovo. Nella regione erano affluiti centinaia di agenti della polizia speciale kosovara (Rosu), armati e appoggiati da mezzi blindati, che avevano fronteggiato per 13 giorni i dimostranti.