Spari contro aereo di Kiev. Il Presidente ucraino ordina ripresa operazioni militari

Martedì 22 Aprile 2014
Spari contro aereo di Kiev. Il Presidente ucraino ordina ripresa operazioni militari

Il presidente ucraino Oleksandr Turcinov ha detto di aver deciso di riprendere l'operazione militare contro i filorussi dopo che nei pressi di Sloviansk sarebbero stati rinvenuti «i corpi di due persone brutalmente torturate».

Una delle due vittime potrebbe essere un membro locale del partito di Timoshenko ''Patria'', Vladimir Ribak.

«I terroristi - ha tuonato Turcinov - che hanno preso virtualmente in ostaggio tutta la regione di Donetsk, hanno oltrepassato il limite, e hanno cominciato a torturare e uccidere i patrioti ucraini».

Poche ore fa alcuni proiettili sono stati sparati contro un aereo militare Antonov-30 ucraino mentre compiva «un volo di osservazione» a Sloviansk, città dell'Ucraina orientale in mano agli insorti filorussi.

Gli Stati Uniti hanno annunciato oggi che dispiegheranno per esercitazioni in Polonia e nelle Repubbliche baltiche 600 soldati, nell'ambito degli sforzi americani per tranquilizzare gli alleati nell'Europa dell'est dinanzi alla crisi ucraina. Una compagnia di 150 uomini della 173ma brigata aerotrasportata dell'esercito americana, di stanza in Italia, a Vicenza, è attesa domani in Polonia, mentre altri 450 militari sono attesi nei prossimi giorni in Estonia, Lettonia e Lituania per una serie di esercitazioni che «avranno luogo nei prossimi mesi e oltre», secondo quanto dichiarato dal portavoce del Pentagono, John Kirby.

Una flotta di cinque dragamine della Nato ha lasciato oggi il porto di Kiel, in Germania, per raggiungere le coste dei Paesi Baltici e assicurare l'appoggio dell'Alleanza in relazione agli sviluppi della crisi ucraina. Lo ha reso noto, a Kiev, il vice comandante delle forze marittime Nato, il commodoro britannico Arian Minderhound. L'attuale missione non si differenzia molto dalle normali operazioni, «ma naturalmente ha un altro profilo», ha spiegato Minderhound. Le navi opereranno in acque internazionali e in parte nelle acque degli Stati Baltici della Nato. Al momento non ci sono notizie di maggiori attività russe nel Baltico. «Siamo preparati a tutti i tipi di azioni e reazioni», ha precisato comunque il commodoro britannico. La flotta multinazionale Standing Nato Mine Countermeasures Group 1 (SNMCMG1) opera già da 40 anni nel Mar Baltico. La scorsa settimane la Nato aveva annunciato di voler rafforzare la propria presenza nell'Europa dell'est, come misura «puramente difensiva», per rassicurare i propri membri.

Il vice presidente Usa Joe Biden intanto è in visita ufficiale in Ucraina per colloqui con il presidente ucraino ad interim Oleksandr Turcinov, per un faccia a faccia con il premier Arseni Iatseniuk.

«La Russia deve ritirare le sue truppe alla frontiera con l'Ucraina e smettere di sostenere gli uomini che si nascondono dietro delle maschere altrimenti rischia un maggiore isolamento», ha detto il vice presidente Usa Joe Biden in una conferenza stampa durante la sua visita a Kiev.

«Gli Usa sono pronti ad assistere l'Ucraina anche rendendola meno dipendente dal gas russo», ha affermato Joe Biden rivolgendosi ai parlamentari ucraini. «La possibilità di creare un'Ucraina unita - ha detto Biden - è alla vostra portata e noi vogliamo essere vostri partner e vostri amici in questo progetto. Pensate a dove sareste oggi - ha proseguito il vice presidente Usa - se poteste dire alla Russia di tenersi il suo gas».

Sulle elezioni presidenziali del 25 maggio, ha dichiarato che potrebbero essere «le più importanti della storia dell'Ucraina», ha detto Biden a margine di un incontro a porte chiuse a Kiev con il premier ucraino Arseni Iatseniuk.

«Gli Stati Uniti sono a fianco dell'Ucraina di fronte a minacce umilianti», ha detto il vicepresidente Usa Joe Biden a Kiev, incontrando il premier Iatseniuk.

Gli Stati Uniti hanno annunciato un pacchetto di aiuti da 50 milioni di dollari per l'Ucraina. In una nota la Casa Bianca ha spiegato che gli aiuti sono destinati a sostenere «la sicurezza e la stabilità» ucraina e le riforme politiche ed economiche.

Il capo della missione di monitoraggio Osce in Ucraina, Ertugrul Apakan, ha chiesto agli insorti filorussi «il rilascio immediato» del colonnello della polizia ucraina Vitali Kolupai, rapito ieri sera da un gruppo armato di pro-Mosca che si è impossessato della sede della polizia di Kramatorsk, nella turbolenta Ucraina orientale. Lo fa sapere la stessa Osce in una nota. «Queste azioni provocatorie - ha detto Apakan - vanno contro lo spirito del recente accordo di Ginevra e possono solo inasprire le tensioni esistenti».

Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 16:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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