Israele bombarda Gaza: decine di raid, almeno 21 morti. Richiamati 40 mila riservisti

Martedì 8 Luglio 2014
Raid israeliani su Gaza
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scontro militare aperto con Gaza: Israele ha avviato da marted sera una vasta offensiva aerea contro la Striscia dopo la pioggia di razzi che ha fatto risuonare le sirene d'allarme anche a Tel Aviv e Gerusalemme.

L'operazione "Margine protettivo", con le sue decine di raid, ha provocato per ora 15 morti tra i palestinesi (compresi i miliziani) e centinaia di feriti.

Altre sei persone, secondo quanto affermano fonti mediche palestinesi, sono morte in un raid aereo israeliano sul nord della Striscia di Gaza. Secondo le fonti è stata colpita un'abitazione di Beit Hanun.

E l'escalation non sembra diminuire: Israele ha richiamato 40 mila riservisti mentre Benyamin Netanyahu ha dato ordine all'esercito di prepararsi per una possibile operazione terrestre che è «sul tavolo».

Il premier, dopo le polemiche di questi giorni su una sua risposta "debole" ad Hamas, ha annunciato chiaro e tondo che Israele «non tratterà più con i guanti» la fazione islamica. «Hamas - ha aggiunto - ha scelto di far salire la tensione e pagherà un prezzo pesante per averlo fatto». La reazione palestinese non si è fatta attendere: il presidente palestinese Abu Mazen si è appellato alla comunità internazionale perché Israele termini "immediatamente" l'escalation a Gaza e i suoi raid aerei. Sullo scacchiere internazionale l'escalation in atto sta suscitando forte apprensione: il segretario generale dell'Onu Ban Ki Moon ha sottolineato la sua «estrema preoccupazione» ed ha condannato il recente lancio di razzi da Gaza su Israele. Il portavoce della Casa Bianca Josh Earnest ha definito «vile» l'attacco dei razzi su Israele, ma ha espresso preoccupazione per le vittime civili di entrambe le parti.

L'Iron Dome, il sistema antimissili israeliano, ha intercettato martedì sera un razzo diretto verso Tel Aviv e le zone limitrofe. Lo scrivono i media dello Stato ebraico.

Due uomini rana palestinesi, partiti da Gaza, sono stati uccisi in Israele presso la località di Ziqim (Ashqelon). Stavano preparando un grave attentato, secondo i media.

Missili su Gaza. L'aviazione israeliana e forze navali, dopo i razzi di ieri, hanno colpito 50 obiettivi a Gaza in quella che è stata definita operazione ''Rocca protettiva''. Lo ha detto il portavoce militare secondo il quale tra gli obiettivi anche 4 case «usate da operativi di Hamas responsabili dei numerosi lanci di razzi e coinvolti in varie attività terroristiche contro Israele». Secondo le prime informazioni, la casa colpita a Khan Yunis appartiene a un membro della famiglia Kawara che avrebbe legami col braccio armato di Hamas. Al momento dell'attacco dell'aviazione israeliana al suo interno e nelle sue immediate vicinanze si trovavano decine di persone, fra cui donne e bambini. Secondo la stampa israeliana si trattava in effetti di «scudi umani» che, viene ipotizzato, cercavano di impedire con la loro presenza un attacco aereo israeliano. Il bilancio è di 14 morti.

Le minacce Nelle prossime ora Hamas lancerà missili verso Tel Aviv «e anche oltre»: è la minaccia di Abu Obeida, portavoce del braccio armato di Hamas Brigate Ezzedin al Qassam. Il miliziano ha consigliato agli abitanti di Tel Aviv di prendere precauzioni. Intanto centinaia di migliaia a Beer Sheva (Neghev) sono corsi nei rifugi dopo sirene di allarme.

Abu Mazen. Israele deve cessare immediatamente la «escalation» a Gaza e i suoi raid aerei. Questo l'appello del presidente palestinese Abu Mazen che, secondo il quotidiano al-Ayyam, ha già chiesto un intervento urgente della diplomazia internazionale. «Questa pericolosa escalation - ha detto Abu Mazen al giornale palestinese - trascinerà la Regione verso maggiori distruzioni ed instabilità». Occorre piuttosto, ha aggiunto, preservare la tregua sui due versanti della Striscia di Gaza, concordata due anni fa con la mediazione egiziana. La leadership palestinese, ha precisato, ha consultato diversi Paesi, arabi e non, per vedere come si possano fermare le violenze.

Obama. «La pace fra israeliani e palestinesi è necessaria, è giusta, ed è possibile»: lo afferma il presidente degli Stati Uniti Barack Obama in un articolo scritto per Haaretz in occasione di un dibattito sulla pace organizzato oggi dal giornale israeliano a Tel Aviv. Haaretz riporta il testo di Obama con la massima evidenza sulla sua prima pagina, sopra ad un aggiornamento relativo ai nutriti lanci di razzi palestinesi da Gaza. «Gli Stati Uniti - scrive Obama - non abbandoneranno mai la speranza di una pace duratura, la quale rappresenta l'unico modo per garantire la vera sicurezza di Israele». Come in occasioni passate, Obama rileva che per la pace «entrambe le parti devono assumersi rischi». L'obiettivo a cui si deve puntare, precisa, è quello di «uno Stato ebraico democratico che viva in pace e sicurezza accanto ad uno Stato palestinese indipendente e vitale». Il presidente degli Stati Uniti scrive inoltre: «continueremo a lavorare con i nostri partner in Europa e nel mondo arabo per sostenere la opposizione siriana moderata e giungere ad una soluzione politica del conflitto» in quel Paese. Sull'Iran gli Stati Uniti, osserva poi Obama, sono determinati ad impedire che venga a dotarsi di armi atomiche e mantengono sul tavolo tutte le opzioni necessarie.

Ultimo aggiornamento: 9 Luglio, 08:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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