Iraq, bambina di 9 anni prigioniera dall'Isis violentata da dieci uomini e messa incinta

Domenica 12 Aprile 2015 di Luca Lippera
Iraq, bambina di 9 anni prigioniera dall'Isis violentata da dieci uomini e messa incinta
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Man mano che i peshmerga curdi liberano le aree dell'Iraq controllate per mesi dai militanti dello Stato Islamico si scoprono nuovi orrori.

Una ragazzina di nove anni, prigioniera per oltre un anno dei “macellai” dell'Isis, è rimasta incinta dopo essere stata violentata ripetutamente da una decina di uomini che l'hanno usata come una schiava insieme ad altre ragazzine.

La bambina, appartenente alla minoranza degli Yazidi, un gruppo etnico sottoposto ad ogni tipo di angherie dalla soldataglia del cosiddetto Stato Islamico, è stata liberata da un gruppo di peshmerga curdi a nord di Kirkuk. Il drammatico racconto, riportato dal sito on-line del quotidiano inglese “Daily Mail”, è stato raccolto dai lavoratori di una associazione di volontariato. Nei mesi scorsi erano più volte circolate notizie sul fatto che i miliziani del Califfato tenessero prigioniere centinaia di donne Yazidi usandole come schiave anche a fini sessuali. La storia della ragazzina è una conferma delle voci di atrocità senza fine che arrivano dal nord dell'Iraq e fa venire in mente i dettagli sugli orrori del Nazismo che emergevano nel 1945 quando le truppe sovietiche e americane iniziarono a penetrare nei lager voluti di Adolf Hitler.

L'incredibile storia di violenza sulla piccola Yazidi è, secondo gli osservatori, «una punta minuscola dell'iceberg». Durante la scorsa estate oltre 40 mila persone furono rapite dalle milizie del Califfato nei villaggi sperduti a nord Kirkuk nel nord dell'Iraq. La bambina, dopo la liberazione, è stata portata in Germania per essere assistita. «E' stata violentata da almeno dieci uomini - ha riferito un volontario intervistato dal giornale canadese Toronto Star - La maggior parte di loro erano combattenti di prima linea o attentatori suicidi ai quali la piccola è stata data come premio prima della morte. Nonostante la giovane età è rimasta incinta. Ma se partorisse la sua vita sarebbe a rischio e anche un parto cesareo implicherebbe molti pericoli. Si sta valutando la situazione. La bambina ovviamente è mentalmente e psichicamente devastata».

Alcune centinaia di Yazidi sono stati liberati dalle milizie sanguinarie del Califfo Al-Baghdadi quando i pesmerga curdi hanno iniziato ad avvicinarsi alle posizioni dei fanatici islamici. «Ci hanno fatto credere che ci avrebbero giustiziato - hanno riferito i profughi - ma poi ci hanno messo su alcuni minibus che ci hanno condotto agli avamposti curdi». Le persone allontanate dall'Isis sono circa duecento, tutte donne, bambini e anziani. La maggior parte, secondo i testimoni sul posto, «sono talmente disorientate ed esauste da non riuscire nemmeno a parlare». Nesuna traccia di uomini in età di combattimento: si teme che siano state compiuti altri massacri e che i corpi siano stati sepolti in fosse comuni. Da mesi diverse organizzazioni internazionali chiedono all'Occidente un intervento massiccio nel nord dell'Iraq «perché stanno accadendo cose che in tutto e per tutto possono essere equiparate a un genocidio su larga scala».

Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 13:50

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