La decisione dell'Onu di togliere all'Iran il diritto di voto all'Assemblea generale «è fondamentalmente viziata, totalmente inaccettabile e assolutamente ingiustificata, perché l'incapacità dell'Iran di onorare i propri obblighi finanziari nei confronti delle Nazioni Unite è la conseguenza diretta» delle sanzioni Usa. Si è pronunciato così il ministro degli Esteri di Teheran, Mohammad Javad Zarif, in una lettera indirizzata al segretario generale Antonio Guterres che, a gennaio 2021, sempre in una lettera, aveva riportato i nomi dei Paese a rischio di esclusione dal voto perché indebitatisi con l'organizzazione tra i quali comparivano anche la Libia e l'Iran.
In “black is white” world, UN deprived Iran of its voting rights in the #UNGA as we’re in arrears.
Not considered: US #EconomicTerrorism prevents Iran paying for FOOD, let alone UN dues
My letter to @antonioguterres:
ps: UN can also collect from $110M US stole in recent piracy pic.twitter.com/xe30TsxP8f— Javad Zarif (@JZarif) June 3, 2021
Lo Statuto prevede tuttavia che l’Assemblea generale possa permettere al Paese indebitato di votare se l’Organizzazione riconosce che «la mancanza del pagamento è dovuta a circostanze indipendenti dalla sua volontà». Specifica alla quale il ministro Zarif si affida.