Iran senza atomica, intesa storica. Obama: «Sbagliate critiche ad accordo»

Mercoledì 15 Luglio 2015
Iran senza atomica, intesa storica. Obama: «Sbagliate critiche ad accordo»
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Gli Stati Uniti sono pronti a negoziare con la Corea del Nord in modo analogo a quanto fatto per lo storico patto nucleare raggiunto con l'Iran.

A confermarlo il portavoce del dipartimento di stato John Kirby. «I progressi nei colloqui con l'Iran sul nucleare - ha detto Kirby secondo Yonhap News Agency - dimostrano chiaramente la nostra volontà di coinvolgere i paesi con i quali gli Stati Uniti hanno dissapori di vecchia data». «Un accordo con la Corea del Nord rimane una priorità per Washington», ha spiegato Kirby, aggiungendo che «gli Usa sono pronti per i negoziati a condizione che siano autentici e credibili».

Intanto il presidente Obama ha telefonato al re saudita Salman per discutere dell'accordo sul nucleare iraniano siglato ieri a Vienna. Lo ha annunciato la Casa Bianca, dopo che ieri le autorità saudite hanno espresso l'auspicio che, in seguito all'accordo, Teheran metta fine alla sua «interferenza» nella regione. «Visto che l'Iran è un paese vicino - ha detto un portavoce del governo citato dall'agenzia ufficiale Spa - l'Arabia Saudita spera di costruire con esso relazioni migliori in tutti i settori, sulla base del buon vicinato e della non interferenza negli affari interni».

«Sono critiche sbagliate» quelle che puntano il dito contro l'accordo sul nucleare iraniano per non arrivare ad eliminare interamente l'infrastruttura per l'arricchimento.

Così il presidente degli Stati Uniti Barack Obama risponde, invece, in un'intervista del New York Times. «Quello che abbiamo ottenuto - ha sottolineato Obama - è tagliare ogni strada all'Iran verso lo sviluppo dell'atomica. «La ragione per cui siamo stati in grado di compattare la comunità mondiale rispetto al regime di sanzioni più efficace mai applicato, che ha colpito l'economia iraniana al punto da portare l'Iran al tavolo dei negoziati, era che il mondo era d'accordo con noi che sarebbe stato un grande pericolo per la regione, per i nostri alleati, per il mondo, se l'Iran avesse posseduto l'atomica. Non avevamo quel tipo di consenso globale sulla nozione che l'Iran non possa avere alcun programma nucleare del tutto». Il presidente Usa ha quindi ribadito che «l'intero meccanismo previsto dall'accordo non è basato su un meccanismo verificabile».

Il Consiglio di sicurezza dell'Onu riconoscerà il diritto dell'Iran all'arricchimento dell'uranio. Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Javad Zarif, parlando con i giornalisti al suo rientro a Teheran da Vienna con la sua squadra di negoziatori, dopo l'accordo di ieri sul nucleare. Un nuovo pronunciamento del Consiglio Onu giungerà la prossima settimana, ha proseguito, con dichiarazioni che sembrano ora rivolte soprattutto all'opposizione interna all'accordo. Ieri sera la Guida suprema Ali Khamenei aveva «lodato ed apprezzato l'onesto e duro sforzo compiuto dal team dei negoziatori». Prima di atterrare a Teheran, il ministro e la sua squadra hanno fatto tappa nella città santa di Mashad per una visita al santuario dell'Imam Reza, l'ottavo imam dell'Islam sciita.

Ultimo aggiornamento: 17 Luglio, 11:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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