Interpol, gli Usa contro il candidato russo alla presidenza: «Come la volpe nel pollaio»

Martedì 20 Novembre 2018
Stock, Segretario generale dell'Interpol

Veti e controveti all'Interpol. L'87esima assemblea generale in corso a Dubai-  più di mille delegati  da 195 Paesi, tra cui 40 ministri e 85 capi di polizia -  sta evidenziando come l'organizzazione internazionale di polizia sia ormai terreno di scontro tra blocchi contrapposti. E se ieri il voto contrario, spinto soprattutto dalla Serbia ha sbarrato l'accesso al Kosovo nell'organizzazione, nata a Lione nel 1923, ben altri scontri si profilano all'orizzonte. L'assemblea infatti è chiamata a nominare il nuovo capo dell'Interpol,  dopo l'arresto in Cina dell'ex numero Uno Meng Hongwei.

Due i candidati: Aleksander Prokopchuk, uno dei vicepresidenti dell'Interpol e capo dell'Interpol National Central Bureau (NCB) per la Russia, e il suo collega Kim Jong Yang, della Corea del Sud. Il Cremlino ha denunciato le "ingerenze" dopo che alcuni senatori americani hanno protestato per il fatto che tra i favoriti ci sia Prokopchuk. «E' una forma di interferenza nel processo elettorale e nelle elezioni di un'organizzazione internazionale», ha affermato Dmitrij Peskov, portavoce del Cremlino.  L'iniziativa dei senatori Usa è bipartisan: i rappresentanti  della Helsinki Commission, che si occupa di diritti umani, hanno scritto una lettera aperta all'amministrazione Usa e all'assemblea generale dell' Interpol chiedendo di di opporsi alla elezione del candidato russo Alexander Prokopchuk poiché equivarrebbe «a mettere la volpe a guardia del pollaio».

Sullo sfondo c'è il caso di Bill Browder, finanziere che negli Stati Uniti guidò una campagna molto dura contro il regime russo e il cui lavoro portò nel 2012 all’approvazione al Congresso statunitense di una legge chiamata Magnitsky Act (dal nome del commercialista Sergei Magnitsky poi trovato morto),  volta a limitare l’ingresso negli Stati Uniti dei cittadini russi accusati di violazione dei diritti umani, e rendere pubblici i loro nomi. Nel maggio del 2018, mentre si trovava in Spagna, Browder fu prelevato dalla sua stanza d’albergo da due poliziotti che stavano applicando un mandato d’arresto internazionale nei suoi confronti emanato dalla Russia. Browder, si leggeva nel mandato, era accusato di avere finanziato la campagna elettorale di Hillary Clinton alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2016 con soldi ottenuti in Russia senza pagare le tasse. Browder fu liberato poche ore dopo, ma non era la prima volta che la Russia tentava di arrestarlo usando l’Interpol. Browder teme ancora oggi che la storia possa ripetersi: «Se c’è un caso che mostra come l’Interpol non funzioni è il mio. L’Interpol non è soggetta a nessuna giurisdizione, è totalmente immune a qualsiasi contestazione».
Proprio sul caso Browder Mosca vuole riscrivere la storia della morte di Magnitsky, il commercialista legato all'Hermitage Capital Management del magnate angloamericano William Browder, accusato di essere il mandante dell'omicidio. Non solo. Secondo la procura generale russa, Magnitsky - deceduto nel 2009 in cella dopo 11 mesi di custodia cautelare - sarebbe stato avvelenato con una sostanza «a base di alluminio» studiata tradizionalmente «in laboratori occidentali», in particolare «in Stati Uniti, Francia e Italia», ma mai «trattata in Russia».  Magnitsky, stando alle indagini ufficiali, aveva scoperto una frode milionaria da parte di funzionari dell'Agenzia delle entrate russa e per questo era stato arrestato e infine era morto in circostanze sospette. Browder, imprenditore nato negli Usa che aveva fatto fortuna nella Russia degli anni Novanta, da sostenitore delle politiche di Vladimir Putin si è così trasformato in nemico giurato del Cremlino, tanto da spingere gli Usa ad approvare il famoso Magnitsky Act, nel 2012, la legge-madre di tutte le sanzioni americane e occidentali contro la Russia.


 

Ultimo aggiornamento: 17:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci