Lui populista e xenofobo. Lei bellissima immigrata e rifugiata politica. Nei giorni scorsi la storia di Per Sandberg, ex ministro della pesca norvegese, ha fatto il giro del mondo. La love story con Bahareh Letnes, giovane iraniana rifugiata in Norvegia, non solo ha cambiato il modo di vedere le cose di Sandberg ma anche la sua carriera politica: ieri il 58enne, membro dell'esecutivo guidato da Erna Solberg, ha rassegnato le sue dimissioni.
L'ormai ex ministro non ha retto l'urto delle polemiche per alcuni viaggi privati in Iran e in Cina compiuti con la fidanzata ventottenne. Sandberg infatti, ha violato le leggi norvegesi che obbligano ogni membro del governo a comunicare in anticipo i propri spostamenti verso qualsiasi Paese. Non solo, durante il viaggio a Teheran l'uomo avrebbe portato con sé il cellulare utilizzato per il lavoro.
Secondo i servizi norvegesi, in questo modo avrebbe consegnato contatti e e-mail istituzionali nelle mani dell'intelligence degli Ayatollah. Inoltre, come non hanno mancato di far notare diversi membri della sua stessa formazione politica - il Partito del Progresso - Leitnes non sarebbe potuta tornare in Iran perché le norme norvegesi non consentono ai rifugiati di tornare nel Paese dal quale sono fuggiti. Le foto postate sui social dalla coppia però non mentono, i due hanno visitato il Paese natale della donna all'inizio di luglio.
In realtà non si tratta della prima polemica che ha travolto i due fidanzati. Già il mese scorso, quando la storia d'amore è stata scoperta dai giornali locali, in molti avevano gridato al conflitto di interessi. Letnes, oltre a un passato da regina di bellezza, gestisce una ditta di import-export di salmone norvegese e caviale iraniano: un ruolo che mal si concilia con quello da ministro della pesca che l'uomo ricopriva fino a ieri.
PROBLEMI
Ma fin dal suo ingresso in Parlamento nel 1997, Sandberg è stato uno dei politici più chiacchierati di Norvegia, soprattutto per le sue posizioni anti-immigrazione. Ad esempio nell'anno della sua prima elezione nello Storting, l'assemblea legislativa norvegese, l'ex ministro della pesca è stato condannato per aver aggredito un richiedente asilo Jugoslavo che lo avrebbe definito «pallido, grasso, ricco e razzista». Non solo, mentre per il suo partito ricopriva la carica di portavoce per i trasporti, Sandberg si è fatto ritirare la patente per aver superato di 40 km orari la velocità consentita su una stradina di campagna. Nel 2006 si presentò davanti al Parlamento norvegese in stato di lieve alterazione: tre bicchieri di acquavite e una birra lo portarono a sbagliare la carica del presidente dell'Aula e per questo non gli fu consentito di terminare il suo intervento.
Ma a renderlo davvero famoso - e probabilmente a consentirgli di essere rieletto tra le fila del Partito del Progresso - sono state alcune sue proposte di legge come il divieto di immigrazione dai Paesi al di fuori dell'area Schengen o l'utilizzo di chip elettronici per impedire ai richiedenti asilo di scappare dalla Norvegia mentre la loro richiesta è in fase di elaborazione.
L'amore per Letnes però deve aver cambiato tutto: la storia della 28enne iraniana è inconciliabile con le posizioni prese da Sandberg in passato. Bahareh è arrivata per la prima volta in Norvegia nel 2006, quando aveva appena 16 anni; per ben tre volte ha chiesto asilo politico e per ben tre volte le è stato rifiutato, costringendola a rientrare in Iran. L'anno successivo scappò di nuovo a Oslo perché il padre biologico stava tentando di combinarle un matrimonio forzato e questa volta riuscì ad ottenere lo status di rifugiato politico. La donna però mai dimenticare il suo Paese, infatti lo ha rappresentato in vari concorsi di bellezza come Miss Iran 2013, Miss Globe Iran 2014 e Miss Grand International Iran. In attesa di capire se Sandberg andrà incontro a delle sanzioni, l'uomo ha preferito non commentare la vicenda. Tuttavia all'Nrk, la tv di stato norvegese, ha fatto sapere che questo pomeriggio incontrerà la stampa insieme a Letnes per chiarire come l'amore ha vinto sulla politica.
Francesco Malfetano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ultimo aggiornamento: 10:21
© RIPRODUZIONE RISERVATA L'ormai ex ministro non ha retto l'urto delle polemiche per alcuni viaggi privati in Iran e in Cina compiuti con la fidanzata ventottenne. Sandberg infatti, ha violato le leggi norvegesi che obbligano ogni membro del governo a comunicare in anticipo i propri spostamenti verso qualsiasi Paese. Non solo, durante il viaggio a Teheran l'uomo avrebbe portato con sé il cellulare utilizzato per il lavoro.
Secondo i servizi norvegesi, in questo modo avrebbe consegnato contatti e e-mail istituzionali nelle mani dell'intelligence degli Ayatollah. Inoltre, come non hanno mancato di far notare diversi membri della sua stessa formazione politica - il Partito del Progresso - Leitnes non sarebbe potuta tornare in Iran perché le norme norvegesi non consentono ai rifugiati di tornare nel Paese dal quale sono fuggiti. Le foto postate sui social dalla coppia però non mentono, i due hanno visitato il Paese natale della donna all'inizio di luglio.
In realtà non si tratta della prima polemica che ha travolto i due fidanzati. Già il mese scorso, quando la storia d'amore è stata scoperta dai giornali locali, in molti avevano gridato al conflitto di interessi. Letnes, oltre a un passato da regina di bellezza, gestisce una ditta di import-export di salmone norvegese e caviale iraniano: un ruolo che mal si concilia con quello da ministro della pesca che l'uomo ricopriva fino a ieri.
PROBLEMI
Ma fin dal suo ingresso in Parlamento nel 1997, Sandberg è stato uno dei politici più chiacchierati di Norvegia, soprattutto per le sue posizioni anti-immigrazione. Ad esempio nell'anno della sua prima elezione nello Storting, l'assemblea legislativa norvegese, l'ex ministro della pesca è stato condannato per aver aggredito un richiedente asilo Jugoslavo che lo avrebbe definito «pallido, grasso, ricco e razzista». Non solo, mentre per il suo partito ricopriva la carica di portavoce per i trasporti, Sandberg si è fatto ritirare la patente per aver superato di 40 km orari la velocità consentita su una stradina di campagna. Nel 2006 si presentò davanti al Parlamento norvegese in stato di lieve alterazione: tre bicchieri di acquavite e una birra lo portarono a sbagliare la carica del presidente dell'Aula e per questo non gli fu consentito di terminare il suo intervento.
Ma a renderlo davvero famoso - e probabilmente a consentirgli di essere rieletto tra le fila del Partito del Progresso - sono state alcune sue proposte di legge come il divieto di immigrazione dai Paesi al di fuori dell'area Schengen o l'utilizzo di chip elettronici per impedire ai richiedenti asilo di scappare dalla Norvegia mentre la loro richiesta è in fase di elaborazione.
L'amore per Letnes però deve aver cambiato tutto: la storia della 28enne iraniana è inconciliabile con le posizioni prese da Sandberg in passato. Bahareh è arrivata per la prima volta in Norvegia nel 2006, quando aveva appena 16 anni; per ben tre volte ha chiesto asilo politico e per ben tre volte le è stato rifiutato, costringendola a rientrare in Iran. L'anno successivo scappò di nuovo a Oslo perché il padre biologico stava tentando di combinarle un matrimonio forzato e questa volta riuscì ad ottenere lo status di rifugiato politico. La donna però mai dimenticare il suo Paese, infatti lo ha rappresentato in vari concorsi di bellezza come Miss Iran 2013, Miss Globe Iran 2014 e Miss Grand International Iran. In attesa di capire se Sandberg andrà incontro a delle sanzioni, l'uomo ha preferito non commentare la vicenda. Tuttavia all'Nrk, la tv di stato norvegese, ha fatto sapere che questo pomeriggio incontrerà la stampa insieme a Letnes per chiarire come l'amore ha vinto sulla politica.
Francesco Malfetano
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