Ikea chiude tutte le fabbriche in Russia, licenziati migliaia di dipendenti. «Decisione difficile ma necessaria»

La notizia è stata resa pubblica dall’Agenzia russa Tass

Mercoledì 15 Giugno 2022
Ikea chiude tutte le fabbriche in Russia, licenziati migliaia di dipendenti. «Decisione difficile ma necessaria»
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«Una decisione difficile ma necessaria». Ikea, il gigante del mobile svedese, ha deciso di chiudere tutte le sue quattro fabbriche in Russia, riducendo così drasticamente il proprio mercato nell'ex Unione Sovietica.

La notizia è stata resa pubblica dall’Agenzia russa Tass, che cita una nota della stessa società nella quale si legge che a pesare sulla decisione sarebbe il deterioramento dei «processi di business e le catene di rifornimento».

Ikea non cita mai il conflitto in Ucraina e lascia, anzi, una porticina aperta: il commercio al dettaglio rimarrà concentrato in quattordici mega store. Il colpo più pesante è invece per i quasi 15 mila dipendenti, ai quali l'azienda assicura «pieno sostegno» anche psicologico, lo stipendio garantito fino a dicembre e il pagamento dei contributi previdenziali, ma l'inevitabile licenziamento per almeno la metà della forza lavoro in Russia.

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Effetto a catena

Per dare maggiore sostegno ai lavoratori in uscita metterà in vendita online tutti i prodotti dei negozi che chiuderanno i battenti, ma che non saranno per ora venduti. I mega store del resto, enormi e capaci di accogliere mediamente 250 milioni di persone l'anno, sorgono nelle 11 città più popolose del Paese, letteralmente irraggiungibili per un'ampia fetta dei clienti nella vasta Russia. Per quanto riguarda le fabbriche, gli investitori russi si sono già fatti avanti: il governatore della regione di Novgorod, che ospita due impianti, assicura che «entro due-tre mesi» riapriranno con una nuova proprietà.

Ikea è solo l'ultimo dei grandi marchi a ridurre se non interrompere del tutto il proprio business in Russia. Il più clamoroso è il caso McDonald's, che ha chiuso i battenti ed è stato prontamente rilevato dall'imprenditoria di Mosca. Domenica, nel pieno dei festeggiamenti per la festa nazionale, lo storico fast food di piazza Pushkin ha riaperto: ora si chiama Vkusno i totchka, ovvero Buono e basta”.

Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 15:07 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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