LA GIORNATA

Guerra Ucraina, diretta. Kiev senza luce (con la neve). «Chi può vada via». «Russi sparano a civili in fila per il pane a Kherson»

Sabato 19 Novembre 2022
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Kiev annuncia evacuazione civili da Kherson per l'inverno

La vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk ha annunciato l'inizio dell'evacuazione dei civili che hanno subito danni alle loro case o troppo anziani e malati per affrontare il freddo inverno a Kherson, appena liberata, ma senza corrente, acqua e riscaldamento.

Lo riferisce Unian. Vereshchuk ha sottolineato che non si tratta di un'evacuazione obbligatoria ma di un riparo temporaneo: «L'evacuazione verso i distretti occidentali consiste nel fatto che lo Stato si assume la responsabilità del trasporto, le persone devono essere portate nel luogo in cui trascorreranno l'inverno. Verranno forniti case, cure, tutto ciò che serve», ha detto.

Russi bombardano Kherson

L'esercito russo sta bombardando Kherson, da cui si è ritirato otto giorni fa. I video postati dagli abitanti dopo le esplosioni mostrano una densa colonna di fumo che si alza sopra la città, ci sono incendi. Al momento le autorità non commentano l'attacco russo, come riporta Unian.

Kiev: russi sparano a civili che prendono il pane a Kherson

Nel villaggio di Belozerka nella regione di Kherson, i soldati russi hanno sparato contro un punto di distribuzione di aiuti umanitari mentre veniva consegnato il pane ai cittadini, cinque persone sono rimaste ferite. Lo ha riferito il vice capo dell'ufficio presidenziale Kirill Timoshenko, citato da Ukrainska Pravda. «I terroristi russi hanno sparato contro un punto umanitario durante la distribuzione del pane. Ô successo a Belozerka nella regione di Kherson. Cinque persone sono rimaste ferite», ha dichiarato.

Società elettrica Kiev: chi può vada via, luce a ospedali

Secondo il capo della più grande azienda energetica privata dell'Ucraina, Dtek, i cittadini dovrebbero prendere in considerazione l'idea di lasciare il Paese per ridurre la domanda sulla rete elettrica del Paese: «Se riescono a trovare un posto alternativo dove stare per altri 3 o 4 mesi, sarà molto utile per il sistema», ha detto alla Bbc l'ad di Dtek Maxim Timchenko. «Se si consuma di meno, poi gli ospedali con i militari feriti avranno l'alimentazione garantita», ha spiegato. Timchenko, la cui azienda fornisce più di un quarto dell'energia elettrica dell'Ucraina, afferma che il sistema diventa meno affidabile a ogni attacco russo

Sunak a Kiev, nuova fornitura di difesa aerea da 50 mln

Il premier britannico Rishi Sunak incontrando oggi a Kiev il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha confermato che il Regno Unito fornirà un nuovo importante pacchetto di difesa aerea per aiutare a proteggere i civili ucraini e le infrastrutture nazionali critiche dall'intensa raffica di attacchi russi. Il pacchetto di aiuti alla difesa da 50 milioni di sterline comprende 125 cannoni antiaerei e tecnologia per contrastare i micidiali droni forniti dall'Iran, tra cui decine di radar e capacità di guerra elettronica anti-drone. Tutto ciò segue più di 1.000 nuovi missili antiaerei annunciati dal Segretario alla Difesa a inizio mese.

Esplosione in un gasdotto vicino a San Pietroburgo

Un'esplosione si è verificata in un gasdotto nella regione di Leningrado, a pochi chilometri da San Pietroburgo, i vigili del fuoco stanno spegnendo l'incendio scoppiato in seguito alla deflagrazione tra Berngardovka e Kovalevo«, ha dichiarato il governatore Alexander Drozdenko su Telegram, citato dall'agenzia di stampa statale russa Ria novosti. Secondo Drozdenko non c'è alcuna minaccia per la popolazione, nessuno è rimasto ferito, al momento si stanno accertando le cause dell'esplosione. La pressione sul gasdotto principale al momento è stata ridotta.

Kiev: potremmo entrare in Crimea entro la fine di dicembre

Le forze ucraine potrebbero tornare in Crimea entro la fine di dicembre e l'intera guerra con la Russia sarà conclusa entro la primavera. Lo ha detto il viceministro della Difesa ucraino, Volodymyr Gavrylov, in un'intervista a Sky News. «Potremmo entrare in Crimea, ad esempio, entro fine dicembre. Possibile? È possibile. Non escludo che sia così», ha aggiunto. La riconquista della penisola nel Mar Nero, annessa illegalmente dalla Russia nel 2014, «è solo una questione di tempo e, ovviamente, vorremmo farcela il prima possibile», ha dichiarato, spiegando che questo potrebbe essere aiutato da «un cigno nero» all'interno della Russia, un evento imprevedibile «che possa contribuire al nostro successo in Crimea».

Havrylov ha poi ribadito che i colloqui di pace con il Cremlino potranno avvenire solo quando la Russia avrà abbandonato «ogni centimetro dell'Ucraina», compresa quindi la Crimea. Uno scenario che, secondo il viceministro, ha il pieno appoggio del popolo ucraino: «Il consenso esistente nella società ucraina è che bisogna andare fino in fondo, indipendentemente dal tipo di scenario sul tavolo», ha aggiunto, riferendosi al possibile uso di armi di distruzione di massa da parte della Russia. «La possibilità è remota, ma sarebbe una tragedia», ha concluso il viceministro.

Podolyak: Ucraina non si inginocchierà davanti alla Russia

«Qualsiasi teoria del complotto sulla resa ucraina o sui negoziati segreti dell'Occidente con Putin non tiene conto di 'piccoli dettaglì: gli ucraini. Simili accordi non possono essere attuati. L'Ucraina non si inginocchierà davanti ai russi. Non è una questione di politica. Ô una questione della nostra esistenza». Lo ha scritto il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, su Twitter.

Russia: chiediamo indagine internazionale su esecuzione prigionieri

«Chiediamo che le organizzazioni internazionali condannino e indaghino a fondo su questo crimine scioccante. Nessuna atrocità commessa dalle unità militari ucraine rimarrà impunita. Tutti i colpevoli e i loro complici saranno identificati e puniti di conseguenza. Nessuno sfuggirà alla punizione». Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, commentando un video che sembrerebbe mostrare i soldati ucraini «sparare senza pietà a prigionieri di guerra russi disarmati», almeno 11 militari fatti prigionieri nella Repubblica popolare di Lugansk.

«Queste immagini scioccanti sono un'ulteriore prova dei crimini commessi dai neonazisti ucraini - ha affermato la diplomatica russa - L' Ucraina sta violando in modo flagrante il diritto internazionale umanitario, in particolare la Convenzione di Ginevra del 1949 relativa al trattamento dei prigionieri di guerra e le leggi internazionali sui diritti umani, incluso il Patto internazionale del 1966 sul Diritti civili e politici e la Convenzione del 1984 contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, disumani o degradanti». Il comitato investigativo russo ha avviato un procedimento penale per uccisione di massa di soldati russi da parte delle truppe ucraine.

La Zakharova ha continuato dicendo che la Russia ha ripetutamente richiamato l'attenzione della comunità internazionale «sul trattamento crudele e disumano dell' Ucraina nei confronti del personale militare russo detenuto. Senza alcun imbarazzo, i neonazisti ucraini hanno mostrato le loro "imprese" a tutti. Questi video ti faranno gelare il sangue: sparano alle gambe dei soldati legati, mancano di rispetto ai corpi dei morti e sparano a soldati e civili disarmati. Hanno persino condiviso filmati di carri armati che schiacciano persone vive. Anche mercenari stranieri hanno preso parte a queste atrocità, come i tagliagole della Legione georgiana che hanno sparato barbaramente ai paracadutisti russi imprigionati fuori Kiev lo scorso marzo».

«L'Occidente collettivo che sostiene Kiev non ha prestato alcuna attenzione a questi numerosi fatti. Tale approvazione da parte degli statunitensi ed europei li rende complici dei crimini commessi dai neonazisti ucraini che incoraggiano», ha proseguito, aggiungendo che queste atrocità sono state commesse non solo dai gruppi neonazisti ucraini, ma anche dalle truppe regolari. «Il loro impegno per l'ideologia neonazista e le azioni a sostegno di tali principi rivelano l'essenza criminale del regime di Kiev», ha aggiunto la Zakharova.

Kiev: respinti sei attacchi nel Donetsk

«Il nemico continua a colpire infrastrutture critiche e abitazioni civili, violando il diritto umanitario internazionale, le leggi e le consuetudini di guerra. Sono stati colpiti con un missile infrastrutture civili a Zaporizhia». Lo ha scritto su Facebook lo stato maggiore delle forze armate dell'Ucraina, aggiungendo che le forze armate di Kiev hanno respinto con successo sei attacchi dei russi nel Donetsk e l'aviazione ucraina ha effettuato sette attacchi nelle aree di concentrazione del personale dell'esercito russo.

«I russi stanno concentrando i loro sforzi per frenare le azioni delle forze di difesa in determinate direzioni, allo stesso tempo stanno conducendo azioni offensive nelle direzioni Bakhmut, Avdiiv e Novopavliv», scrive lo stato maggiore. Le forze armate ucraine hanno respinto gli attacchi degli occupanti russi nelle aree di Bilogorivka, Zelenopil, Klishchiivka, Pervomaiskyi, Vodyanyi e Novomykhailivka della regione di Donetsk. «Sono stati confermati danni da incendio nell'area in cui sono concentrati i russi nell'insediamento di Mykhailivka nel distretto di Skadovsky. Le perdite di personale ammontano a 40 morti e 70 feriti. Sono stati portati negli ospedali nel territorio temporaneamente occupato della Repubblica di Crimea», riferisce lo Stato Maggiore.

Gran parte dei membri Apec condanna la guerra

Gran parte dei Paesi membri dell'Apec, l'organismo che riunisce le principali nazioni dell'Asia Pacifica, ha sottoscritto nel vertice di Bangkok un comunicato in cui «condanna la guerra in Ucraina». «Gran parte dei membri - si legge nella nota firmata dai 21 leader Apec - condanna la guerra in Ucraina sottolineando anche che sta causando un'immensa sofferenza umana e sta aggravando le fragilità già esistenti nell'economia globale».

«Per tutto il giorno il personale addetto ha lavorato per ripristinare la normale possibilità tecnica di fornitura di energia elettrica, di conseguenza ci sono già molti meno blackout di emergenza»: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo messaggio serale su Telegram. Ieri, poi, Mosca ha accusato Kiev di aver giustiziato 10 soldati russi che si erano arresi. L'Onu sta visionando i video, mentre dell'Ucraina non è arrivato alcun commento ufficiale.

Ultimo aggiornamento: 21 Novembre, 09:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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