LA GUERRA

Guerra Ucraina, Kiev: «Decine di migliaia di soldati russi a Est». Germania invierà ​178 Leopard 1 all'Ucraina

Gli aggiornamenti sul conflitto nell'est Europa

Martedì 7 Febbraio 2023

Usa, verso vendita Himars: munizioni per 10 miliardi a Polonia

Gli Stati Uniti intendono vendere alla Polonia 10 miliardi di sistemi di artiglieria Himars e munizioni.

Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali la vendita è volta a rafforzare le capacità della Nato in Paesi come la Polonia per difendersi da potenziali aggressioni della Russia.

Zelensky: basta voci su dimissioni Reznikov

È il presidente Zelensky in persona a chiedere un immediato stop alle «voci o a qualsiasi tipo di pseudo-informazione» che può minare l'unità nella guerra contro la Russia. Lo ha detto durante un intervento oggi in parlamento, riferisce Reuters sul suo sito online, e le sue parole sembrano dirette a zittire le voci che si rincorrono da giorni sul destino del ministro della Difesa Oleksii Reznikov, ovvero sulla sua possibile sostituzione che tuttavia non è ancora avvenuta. Zelensky sembra quindi sottolineare che l'annuncio di una decisione a riguardo spetta soltanto al presidente.

Kiev: "Mosca ammassa uomini, decine di migliaia verso Est"

Decine di migliaia di soldati russi inviati nell'est dell'Ucraina, il segnale tangibile del rafforzamento militare che Mosca sta mettendo in campo in vista dell'offensiva prevedibile dopo il 15 febbraio. Ne è convinto il governatore della regione di Lugansk, Serhiy Gaidai, citato dalla Bbc: «Stiamo vedendo un numero sempre maggiore di uomini dispiegati nella nostra direzione», ha detto, come ad ulteriore sottolineatura dell'imminente accelerazione militare russa da più parti indicata. Gaidai parla inoltre di una avanzata 'triplicè, nel Lugansk quantomeno, dove gli obiettivi russi potrebbero essere le città di Bilohorivka, Kreminna e Svatove.

Kiev: «Fiduciosi che arriveranno gli F-16 dagli Usa»

Kiev si dice fiduciosa per l'arrivo degli F-16 americani, «è solo una questione di tempo». Lo sottolinea Oleksiy Danilov del consiglio nazionale ucraino per la sicurezza e la difesa. «Arriveranno di sicuro - ha detto Danilov alla Cnn - Purtroppo nel frattempo stiamo perdendo la nostra gente, mentre lottiamo per la nostra indipendenza».

Ministro della difesa ucraino lascia: "Grazie per il supporto"

Il ministro della Difesa ucraino Oleksi Reznikov lascia l'incarico. Dopo che nelle scorse settimane sono stati rimossi molti funzionari del ministero con le accuse di corruzione, anche il titolare del dicastero, cruciale per la guerra, viene sostituito: «Manteniamo la posizione. Grazie a tutti per il supporto e per le critiche costruttive. Traiamo le conclusioni. Continuiamo le riforme. Anche durante la guerra. Stiamo rafforzando la difesa e lavorando per la vittoria. Gloria all' Ucraina!», scrive oggi Reznikov su Twitter

Mosca a Borrell: restrizioni sui media come nel Terzo Reich

Il bando imposto dalla Ue ai media russi giudicati strumenti della propaganda russa ricorda quanto fatto dal Terzo Reich, quando «vennero vietati i libri di 300 autori». Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, criticando Josep Borrell, che aprendo oggi la conferenza europea sulla disinformazione ha motivato le restrizioni con la necessità di «proteggere la libertà di espressione». Anche i nazisti giustificarono le proibizioni con le esigenze di protezione, aggiunge la portavoce, affermando che «tutto cominciò con le proibizioni, con gli incendi dei libri, e finì con gli incendi dei corpi».

Orban: «Le sanzioni distruggono l'Europa»

In preparazione del vertice straordinario dei leader europei in programma giovedì e venerdì prossimo, si è tenuta una videoconferenza tra il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel e i premier di Ungheria, Polonia, Belgio, Finlandia, Malta, ed il capo di Stato bulgaro, Rumen Radev in cui si è discusso della «guerra in Ucraina, delle difficoltà economiche in Europa e dell'immigrazione clandestina». Lo rende noto in un tweet Zoltan Kovacs, portavoce del premier ungherese, Viktor Orban. Nel corso della videoconferenza il primo ministro magiaro «ha affermato che l'accesso ai fondi Ue di coesione e ricostruzione dovrebbe essere reso molto più rapido e semplice per gli Stati membri dell'Ue». In merito all'Ucraina, spiega ancora Kovacs, Orban «ha nuovamente chiesto un cessate il fuoco immediato e colloqui di pace, nonché un dibattito politico sostanziale sulle sanzioni di Bruxelles, che stanno distruggendo l'economia europea».

Gb: Russia tenta di riavviare offensiva nel Donetsk

«È molto probabile che la Russia stia tentando di riavviare importanti operazioni offensive in Ucraina già dall'inizio di gennaio 2023», con l'obiettivo operativo più che certo «di catturare le rimanenti parti dell'oblast di Donetsk controllate dagli ucraini». Lo afferma oggi il ministero della Difesa britannico nel suo quotidiano report di intelligence. Tuttavia, «le forze russe sono riuscite a guadagnare solo diverse centinaia di metri di territorio alla settimana. Questo è quasi certamente dovuto al fatto che la Russia ora non dispone delle munizioni e delle unità di manovra necessarie per offensive» di grande portata, si legge nel rapporto. L'esercito russo sta concentrando gli sforzi principali sulla conduzione di azioni offensive in Ucraina nelle aree di Kupyan, Lyman, Bakhmut, Avdiiv e Novopavliv. Lo afferma anche il report della mattina dello Stato maggiore dell'esercito ucraino, citato da Unian. Secondo l'esercito di Kiev, 1.030 soldati russi sono rimasti uccisi in battaglia nelle ultime 24 ore, portando così le perdite totali dell'esercito russo a circa 133.190 militari morti. «Nelle ultime 24 ore, le forze di difesa ucraine hanno respinto gli attacchi degli occupanti nelle aree degli insediamenti di Novoselyvske, Kreminna e Dibrova della regione di Lugansk e di Verkhnyokamianske, Vesele, Zaliznyanske, Krasna Gora, Bakhmut, Ivanovske e Paraskoviyvka, nella regione Donetsk», dichiara lo Stato maggiore. Le forze russe hanno ottenuto alcuni successi nella zona di Siversk, fondamentali per la liberazione di Krasny Lyman, nel Donetsk, ha affermato nel frattempo il leader separatista filorusso Denis Pushilin, citato dalla Tass.

Kiev, il ministro della Difesa lascia l'incarico

Il ministro della Difesa ucraino Oleksi Reznikov lascia l'incarico. Dopo che nelle scorse settimane sono stati rimossi molti funzionari del ministero con le accuse di corruzione, anche il titolare del dicastero, cruciale per la guerra, viene sostituito: «Manteniamo la posizione. Grazie a tutti per il supporto e per le critiche costruttive. Traiamo le conclusioni. Continuiamo le riforme. Anche durante la guerra. Stiamo rafforzando la difesa e lavorando per la vittoria. Gloria all' Ucraina!», scrive oggi Reznikov su Twitter.

 

 

 

Mosca: prosegue con successo offensiva a Bakhmut

L'offensiva russa prosegue «con successo» nelle aree di Ugledar e Bakhmut, nella provincia orientale ucraina del Donetsk, secondo quanto ha affermato il ministro della Difesa russo Serghei Shoigu, che ha parlato di successi delle truppe russe anche nella provincia meridionale di Zaporizhzhia. Nel solo mese di gennaio, ha aggiunto Shoigu, citato dall'agenzia Ria Novosti, le forze ucraine hanno perso «oltre 6.500 uomini».

Guerra Ucraina, le notizie in diretta del 7 febbraio. Cresce la tensione per l'offensiva imminente della Russia a un anno dall'invasione. Secondo il Financial Times l'attacco potrebbe avvenire entro dieci giorni. Intanto il ministro della difesa di Kiev lascia l'incarico.

Ultimo aggiornamento: 20:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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