LO SCENARIO

Guerra Ucraina, le notizie di oggi. Kiev, 7 morti per raid con i droni. Zelensky a Bakhmut. L'ambasciatore ucraino: «Vogliamo aziende italiane nella ricostruzione»

Gli Stati Uniti dopo la visita di Xi Jinping a Mosca: "Confermato che la Cina non può fare da mediatore, non è imparziale e fornisce aiuti militari a Putin"

Mercoledì 22 Marzo 2023

Zelensky: "Risponderemo a tutti gli attacchi russi"

«Risponderemo sicuramente all'occupante per ogni attacco alle nostre città... Gli attacchi russi di oggi a Zaporizhzhia, l'attacco notturno alla regione di Kiev... Tutti gli attacchi russi riceveranno una risposta militare, politica e legale. La Russia perderà questa guerra». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram. «Nel Donbass, nella regione di Kharkiv, ovunque sia arrivato il male russo, è ovvio che lo stato terrorista non può essere fermato da nient'altro che da una cosa: la nostra vittoria.

La garantiremo» e «faremo di tutto per restituire una vita normale a tutta la nostra terra, da Donetsk al confine».

Alemanno: "Gli italiani sono contrari alla guerra"

Un'Europa unita e un impegno trasversale delle forze politiche nel chiedere una tregua e un cessate il fuoco nella guerra tra Russia e Ucraina per 'costringere' le due parti a sedersi al tavolo della pace: è l'aspetto più rilevante del convegno, organizzato all'Hotel delle Nazioni da 'Avvocatura in missione', nel corso del quale esponenti di maggioranza e opposizione si sono confrontati sul tema 'Russia-Ucraina: un tavolo per la Pace'. L'obiettivo è quello di trovare una strada, "una via diplomatica, approfittando anche di questo momento di stallo, per la risoluzione di questo conflitto", torna a dire anche oggi Massimiliano Romeo.

"L'invito al premier Giorgia Meloni è quello di andare a parlare con gli altri Paesi per convincere l'Alleanza Atlantica e l'Europa a mettersi al centro per far si' che si arrivi almeno a una tregua e a un cessate il fuoco tra le due forze", aggiunge il capogruppo della Lega al Senato, che rimarcato di aver votato, con il suo partito, il sostegno economico e militare all'Ucraina "perché era giusto difendere l'integrità di uno Stato" anche se oggi, dopo un anno di guerra, ritiene necessario aprire un dibattito e cercare anche altre soluzioni. "I Paesi dell'Europa centrale come l'Italia hanno sempre avuto una posizione di mediazione nella storia. Questo - invita a considerare - è un dibattito normale e c'e' anche negli Stati Uniti".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Maurizio Gasparri: "Mi auguro che la Russia non si butti nelle braccia della Cina e spero che si torni all'idea iniziale di Silvio Berlusconi e allo spirito di Pratica di Mare. Abbiamo votato tutti i provvedimenti di aiuti all'Ucraina ma sono dell'idea che converrebbe essere prudenti: leali nel posizionamento, ma non ottusi nel ragionamento. Piu' Pratica di Mare e meno bombardamenti", sintetizza il vicepresidente FI del Senato.

Anche Graziano Delrio riconosce "il diritto alla resistenza" ma osserva che parlare di pace non significa essere a favore di Putin: "Credo che dobbiamo considerare che si tratta di una guerra europea e c'e' un grande assente che e' l'Europa. Questa e' una guerra europea e manca un'iniziativa di pace europea. C'e' quella del Papa, c'e' da parte della Cina, ma manca quella dell'Europa. Deve esserci un dialogo trasversale. Non siamo traditori, siamo politici", rimarca l'esponente Pd. "Non penso che il popolo russo sia mio nemico. I russi fanno parte della storia dell'Europa. Penso che sia compito delle forze politiche italiane quello di farli rimanere nell'orbita europea", aggiunge.

Dello stesso avviso anche Stefano Patuanelli: "Il nostro nemico non e' il popolo russo. Ho un sogno, un dibattito come quello di oggi tra forze politiche che si possa svolgere con questi toni alla Camera o al Senato".

Gianni Alemanno, portavoce del comitato 'Fermare la Guerra', annota che "quello che appare incomprensibile è la posizione dell'Italia, uscita dal suo storico ruolo di mediatore, influenzando negativamente le dinamiche europee. L'Italia deve richiedere il cessate il fuoco offrendo la sospensione di invio di armi". "Nei sondaggi, la maggioranza degli italiani è contraria all'invio delle armi mentre in Parlamento reiterano politiche aggressive e di conflitto" dice ancora l'ex sindaco di Roma annunciando che "il nostro Comitato è pronto ad aderire al quesito referendario 'ripudia la guerra'"

L'ambasciatore ucraino: «Vogliamo aziende italiane nella ricostruzione»

«Dobbiamo iniziare già a parlare di ricostruzione. La conferenza che ci sarà a Roma dà la possibilità agli imprenditori italiani di partecipare. Conosciamo le eccellenze italiane in infrastrutture, energia, vogliamo che le aziende italiane possano partecipare alla ricostruzione». Lo ha detto l'ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk, in audizione alle commissioni riunite Esteri di Senato e Camera. A Roma «i nostri ministri presenteranno la loro visione su come le aziende italiane potranno dare il loro contributo», ha sottolineato.

Zaporizhzhia: 2 razzi su un palazzo

Il condominio di Zaporizhzhia attaccato oggi dalle forze russe è stato colpito da 2 missili: lo ha reso noto su Telegram il servizio stampa dell'amministrazione militare della regione, come riporta Ukrinform.

Secondo informazioni della stampa locale, 25 persone sono attualmente ricoverate in ospedale. Tre persone sono in gravi condizioni, 19 – in condizioni moderate, e tre, tra cui due bambini – in condizioni lievi.

 

 

«Nessun obiettivo militare! Due razzi russi hanno colpito un grattacielo residenziale, un obiettivo strategico per le truppe di uno Stato terrorista. Un altro crimine di guerra è stato commesso nel bel mezzo della giornata in una zona di una città con migliaia di persone», si legge nel messaggio.

Zelensky a sorpresa nel Donbass

 

 

Zelensky a Bakhmut

Il presidente Zelensky sta visitando il fronte vicino Bakhmut. Lo riferisce la presidenza ucraina. «Bakhmut è in piedi, le forze di difesa tengono la città». Lo ha sottolineato il chief of staff della presidenza ucraina, Andriy Yermak, in un tweet in al quale allega fotografie della visita oggi con Zelensky ai soldati impegnati al fronte. «Insieme al Presidente Zelensky e la squadra oggi in direzione Bakhmut. È un grande onore per me essere qui, accanto ai nostri eroi, guerrieri ucraini», scrive Yermak, «Il presidente ha premiato i militari, abbiamo discusso della situazione attuale. Bakhmut è in piedi. Le forze di difesa tengono la città»

 

Zaporizhzhia di nuovo sotto attacco

La città di Zaporizhzhia, nell' Ucraina meridionale, è sotto attacco da parte delle forze russe: lo ha annunciato su Twitter il capo dell'ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak. «I russi stanno bombardando Zaporizhzhia.Gli edifici residenziali e l'isola di Khortytsia sono sotto il fuoco nemico», ha scritto Yermak sul suo account, come riporta il Guardian.

Attacco russo con i droni, 4 morti a Est di Kiev

È salito a quattro il bilancio delle vittime dell'attacco russo con droni lanciato la notte scorsa nella città di Rzhyshchiv, a sud-est di Kiev: lo ha reso noto il capo del dipartimento di polizia della regione della capitale, Andrey Nebitov, come riporta Unian. Intanto, il bilancio dei dispersi à sceso a quattro, dopo che i soccorsi hanno estratto dalle macerie una persona, ha annunciato su Telegram il servizio di emergenza statale citato dal Guardian.

 

La Russia accusa la GB di genocidio per i proiettili all'uranio

La Russia ha accusato la Gran Bretagna di voler scatenare un «genocidio» fornendo all'Ucraina proiettili con uranio impoverito. «L'uso di munizioni con uranio impoverito è una manifestazione di genocidio della popolazione contro la quale sono usate e delle persone che le usano», ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, in un'intervista alla Sputnik. Anche il presidente russo, Vladimir Putin, ha criticato apertamente la decisione della Gran Bretagna di consegnare all'esercito di Kiev munizioni con uranio impoverito.

 

 

Ieri sera il ministero della Difesa britannico in una nota ha respinto le accuse, spiegando che si tratta di «un componente standard» che «non ha nulla a che fare con armi o capacità nucleari». E questo «la Russia lo sa, ma sta deliberatamente cercando di disinformare», si precisa nella nota.

Mosca: "Basta ai droni Usa sul Mar Nero"

Mosca mette in guardia gli Stati Uniti dal «mettere alla prova la pazienza» della Russia continuando i sorvoli di droni sul Mar Nero. Lo ha detto il vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov.
 



Il diplomatico, citato dall'agenzia Ria Novosti, ha affermato che gli Usa «negano cinicamente» il divieto imposto dalla Russia ai sorvoli un'area del Mar Nero in seguito al conflitto in corso in Ucraina.

 

Kiev, droni colpiscono due dormitori: sale a 4 il bilancio delle vittime, diversi i feriti

Un attacco di droni nemici a Rzhyshchiv, nella regione di Kiev, all'inizio del 22 marzo ha parzialmente distrutto il 4° e il 5° piano di due dormitori a cinque piani e un edificio scolastico a tre piani di un liceo professionale. Lo ha detto il servizio di emergenza statale dell'Ucraina in un post su Telegram , riporta Ukrinform. Alle 06:50 sono stati spenti gli incendi su un'area di 330 mq.
 

 

I soccorritori hanno estratto il corpo di un'altra vittima da sotto le macerie di uno degli ostelli. Il numero delle vittime dell'attacco notturno di droni da parte dei russi è salito a 4.

Duma: "I proiettili all'uranio sono una tragedia che colpirà l'Ue"

«Una guerra all'ultimo ucraino può diventare una guerra all'ultimo europeo. La Gran Bretagna ha annunciato che il regime nazista di Kiev sarebbe stato fornito di munizioni all'uranio impoverito (a proposito, Washington ha usato proiettili simili in Jugoslavia e Iraq, il che ha portato alla contaminazione dell'area, nonché a un forte aumento del cancro tra le persone). Questa decisione porta a una tragedia su scala globale, che colpirà principalmente gli stati europei». Lo afferma sul suo canale Telegram il presidente della Duma russa Vyacheslav Volodin.

 

 

«Deve essere - afferma Volodin - chiaro che il passo successivo alla fornitura di munizioni all'uranio impoverito potrebbe essere l'uso di una bomba sporca da parte del regime di Kiev. O l'uso di armi nucleari tattiche. Se ciò accade, non si tornerà indietro. Washington ed i suoi satelliti (Londra, Bruxelles, Varsavia, ecc.) stanno facendo di tutto perché la ' guerra all'ultimo ucrainò diventi 'la guerra all'ultimo europeo».

Intelligence GB: "A Bakhmut i russi stanno perdendo terreno"

C'è una «possibilità realistica» che l'assalto russo alla città di Bakhmut, nella regione orientale ucraina di Donetsk, stia perdendo lo slancio limitato che aveva ottenuto, in parte poiché alcune unità sono state riallocate in altri settori: lo scrive il ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento quotidiano di intelligence.

 



Negli ultimi giorni le forze ucraine hanno iniziato un contrattacco locale a ovest della città, che probabilmente alleggerirà la pressione sulla minacciata via di approvvigionamento H-32, si legge inoltre nel rapporto pubblicato su Twitter. Intanto, i combattimenti proseguono intorno al centro della città e la difesa ucraina rimane a rischio di accerchiamento da nord e sud.

Kiev: otto droni kamikaze russi sono stati abbattuti nella notte vicino la città

Otto droni kamikaze Shahed sono stati rilevati e distrutti vicino a Kiev nelle prime ore di lunedì 22 marzo. Secondo Ukrinform, l'amministrazione militare della città di Kiev lo ha dichiarato in un post su Telegram.

 

 


 

Tre persone sono morte e altre sette sono rimaste ferite in seguito ad un attacco con droni lanciato la notte scorsa dalle forze russe nella regione di Kiev: lo ha reso noto su Telegram l'amministrazione militare regionale, come riporta Ukrinform.

L'ultimo allarme antiaereo a Kiev è durato più di quattro ore. Secondo le informazioni finali, circa otto aeromobile a pilotaggio remoto nemici del tipo Shahed sono stati rilevati nello spazio aereo intorno a Kiev. Tutte le munizioni vaganti sono state distrutte con successo dalle nostre forze di difesa aerea. Grazie le nostre forze di difesa aerea! Credete nelle forze armate ucraine», ha dichiarato Serhii Popko, capo dell'amministrazione militare della città di Kiev.

Zelensky: "Raid criminali"

«Più di 20 droni iraniani assassini, oltre a missili e numerosi bombardamenti. E questo solo nell'ultima notte di terrore russo contro l'Ucraina. Ogni volta che qualcuno cerca di sentire la parola 'pacè a Mosca, lì viene dato un altro ordine per questi raid criminali». Lo scrive su Twitter il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, commentando l'ultima tornata di attacchi russi. «Il successo delle forze sulla terra, di cielo e di mare dell'Ucraina avvicina davvero la pace - ha aggiunto - Il pieno rispetto del regime di sanzioni contro la Russia ripristina la forza della Carta delle Nazioni Unite. L'unità globale può ripristinare la stabilità globale».

 

La flotta russa: "Respinto attacco ucraino con droni"

La Flotta russa sul Mar Nero ha annunciato di aver respinto un attacco ucraino con droni a Sebastopoli, in Crimea. «All'alba la nostra flotta ha respinto un attacco con droni di superficie», ha dichiarato il governatore di Sebastopoli, Mikhail Razvozhayev. «In totale sono stati distrutti tre oggetti. Hanno cercato di penetrare nella baia, i nostri marinai hanno sparato contro di loro con armi leggere. Anche la difesa aerea ha agito su un bersaglio aereo. Le navi da guerra non sono state danneggiate», ha scritto Razvozhayev su Telegram.

Guerra in Ucraina diretta oggi 22 marzo quando si sta per doppiare la boa dei 13 mesi dall'aggressione da parte della Russia. 

Inizia una nuova giornata di sofferenza per gli ucraini mentre Xi Jinping lascia Mosca confermando sostanzialmente i timori dell'Occidente.

«La Cina non ha una posizione imparziale» e «finora non abbiamo sentito nulla da Putin e da Xi che ci induca a credere che la guerra in Ucraina finirà presto».

Nel secondo giorno di visita del leader cinese al Cremlino, la Casa Bianca boccia apertamente il suo ruolo di 'peacemaker', accusando Mosca e Pechino di volere «un mondo che giochi con le loro regole» e accelerando sulla fornitura di Abrams e Patriot a Kiev. «Non penso che si possa ragionevolmente considerare la Cina come imparziale in alcun modo», ha attaccato John Kirby in un affollatissimo breafing. Il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale Usa ha anche evidenziato che dall'incontro tra lo 'zar' e il presidente cinese non sono uscite indicazioni che lascino sperare nella rapida conclusione del conflitto. La ventilata proposta di un cessate il fuoco, ha ribadito Kirby, non farebbe che «congelare la linea del fronte» ratificando le conquiste russe e dando a Putin «tempo e modo di riorganizzare le sue forze militari», in crisi di mezzi, munizioni e morale. A mettere in discussione l'imparzialità di Pechino inoltre è la fornitura da parte di alcune società cinesi di materiale ad uso duale (militare e civile) alla Russia, ha accusato Kirby.

Rivelazioni confermate anche dal New York Times, secondo cui il Dragone ha venduto a Mosca droni e componenti per oltre 12 milioni di dollari dall'inizio dell'invasione dell' Ucraina. Si tratta di una settantina di fornitori cinesi, che hanno venduto 26 marche diverse di droni cinesi alla Russia. Il secondo marchio più venduto è stato Autel, un produttore cinese di droni con filiali negli Stati Uniti, in Germania e in Italia. «E' difficile stabilire se i droni cinesi contengano tecnologie americane che violerebbero le norme statunitensi o se siano legali», scrive l'Nyt osservando che le spedizioni «sono spesso arrivate attraverso piccoli intermediari ed esportatori».

Particolarmente problematica per il governo americano è la Dji, l'azienda produttrice di droni quadcopter che sono diventati il simbolo di un nuovo tipo di guerra nel Paese. Stando al giornale, le vendite dei suoi droni alla Russia sono continuate, nonostante l'azienda - già bersaglio degli Usa nei controlli sulle esportazioni - abbia dichiarato di aver sospeso le spedizioni sia in Russia sia in Ucraina. 

Secondo esperti consultati dal Wall Street Journal, gli Usa probabilmente risponderanno ad un rafforzamento degli aiuti militari alla Russia da parte di Pechino sanzionando le specifiche società e istituzioni finanziarie cinesi coinvolte. Intanto il Pentagono ha annunciando l'accelerazione della consegna («il più presto possibile») a Kiev di 31 tank e due sistemi missilistici per la difesa aerea.

Anzichè fornire l'ultima versione degli Abrams, che avrebbe richiesto almeno un anno, gli Usa hanno optato per la versione più vecchia (e anche più facile da manovrare) M1A1: i tempi di consegna stimati sono entro l'autunno. Le due batterie di Patriot invece potrebbero arrivare prima, dato che l'addestramento di 65 soldati ucraini a Fort Skill, Oklahoma, è già a buon punto 

Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 09:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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