LA GIORNATA

Guerra Ucraina, Kiev avverte: A Bakhmut pronti a contrattaccare. La Slovacchia consegna 4 Mig-29 all'Ucraina

Gli aggiornamenti in tempo reale sul conflitto

Giovedì 23 Marzo 2023

Zelensky ringrazia per i Mig-29 e chiede nuove sanzioni

Il presidente ucraino Volodymyr Zeklensky, parlando ai leader dell'Ue riuniti a Bruxelles in collegamento da un treno in movimento in Ucraina, ha parlato di «cinque ritardi» che potrebbero prolungare la guerra nel suo Paese, che sono il ritardo nella fornitura di «missili a lungo raggio» e di aerei da guerra «moderni», un ritardo nell'adottare ulteriori «sanzioni» contro la Russia, un protrarsi troppo a lungo dei «negoziati di adesione» all'Ue.

Il quinto ritardo riguarda la «formula della pace». Lo spiegano fonti Ue, a margine del summit a Bruxelles.

@ Aviation Report / Andrea Avian

Zelensky ha sottolineato, in particolare, che «indebolire le sanzioni manderebbe un messaggio sbagliato» e ha chiesto ai leader europei di lavorare per un nuovo «round di sanzioni» contro la Russia. Il presidente ucraino ha espresso «gratitudine» per il lavoro fatto per «accelerare le consegne» di munizioni e per la decisione di «aumentarne la produzione» in futuro. Ha anche avvertito i leader che qualsiasi ritardo nel consegnare armamenti o munizioni ha «un impatto immediato» sul campo di battaglia. Ha anche ringraziato per la consegna di alcuni Mig, ma ha insistito sulla necessità che vengano dati all'Ucraina «aerei moderni».

Kiev: errore annuncio del ritiro russo da Nova Kakhovka

«Gli occupanti sono ancora temporaneamente a Nova Kakhovka. Le informazioni sul presunto ritiro del nemico da questo insediamento sono state rese pubbliche a causa dell'uso scorretto dei dati disponibili». Lo afferma lo stato maggiore ucraino su Facebook, ammettendo di aver commesso un errore nell'annunciare il ritiro delle truppe russe dalla città della regione di Kherson

Kiev: russi hanno lasciato Nova Khakhovka, nel Kherson

Dal 22 marzo tutte le unità dell'esercito russo «di stanza nell'insediamento di Nova Kakhovka, nella regione di Kherson, hanno lasciato la città». La località è situata nella parte orientale del fiume Dnipro. Lo scrive lo stato maggiore delle forze armate di Kiev su Facebook. Prima di andarsene, le forze russe hanno "confiscato" alla popolazione civile grandi quantità di apparecchiature domestiche ed elettroniche, gioielli, articoli di abbigliamento e telefoni cellulari. Lo stato maggiore ha anche aggiunto che il nemico sta ora conducendo operazioni difensive nelle direzioni Kherson e Zaporizhzhia.

Intelligence Kiev: russi incapaci di un'offensiva su larga scala

Da diversi mesi la propaganda russa annuncia una «offensiva su larga scala» dell'esercito russo in Ucraina, ma Mosca «si è trovata di fronte all'incapacità di condurre un'offensiva in più direzioni». A sostenerlo è Vadym Skibitskyi, rappresentante della direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino, in un'intervista a RBC-Ucraina rilanciata da Ukrinform. Secondo Skibitskyi, «la spavalderia generale degli invasori era più basata sulla disinformazione e su una generale sopravvalutazione delle proprie capacità. In realtà, si sono trovati di fronte all'incapacità di condurre un'offensiva contemporaneamente in più direzioni». L'esercito russo «ha l'unico obiettivo: raggiungere i confini amministrativi delle regioni di Donetsk e Lugansk. Tuttavia, non hanno particolarmente successo, perché richiede la pianificazione e la conduzione di operazioni strategiche su larga scala». «Attualmente, gli occupanti sono più attivi nelle direzioni Bakhmut, Avdiivka, Lyman, Kupiansk e Shakhtarsk», ha spiegato Skibitskyi.

Prigozhin: nessun ritiro della Wagner dall'Ucraina

«Sembra che la Bloomberg sappia meglio di noi quello che faremo. Fino a quando il nostro Paese ha bisogno di noi, rimarremo a combattere in Ucraina». Lo ha detto su Telegram il capo della Wagner, Yevgeny Prigozhin, smentendo quanto scritto dall'agenzia americana, secondo la quale la compagnia privata russa sarebbe in procinto di ritirare le proprie forze dall'Ucraina per spostarle in Africa.

Mosca: con i Mig slovacchi Nato e Ue continuano l'escalation

Il trasferimento da parte della Slovacchia del primo lotto di caccia Mig-29 in Ucraina «è ancora un altro passo che indica che nella questione ucraina, i Paesi della Nato e dell'Ue continuano il percorso verso l'escalation del conflitto, cercando di trascinarlo e di combattere fino all'ultimo ucraino». Lo ha detto il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko parlando alla Tass. 

Mig-29, i primi caccia consegnati dalla Slovacchia a Kiev

I primi quattro caccia Mig-29 donati dalla Slovacchia all'Ucraina sono partiti oggi dal territorio slovacco. Lo ha reso noto il ministero della difesa slovacco. La Slovacchia intende donare all'Ucraina in totale 13 caccia di questo tipo. «Ringrazio tutte le forze coinvolte per il fantastico lavoro professionale. La Slovacchia è dalla parte giusta e con questo gesto, noi come Paese, ci siamo iscritti a caratteri cubitali nella storia del mondo moderno, che parla di assistenza tempestiva, solidarietà sincera e grandezza della nazione», ha commentato il ministro della difesa Jaroslav Nad.

Medvedev: «Quest'anno produrremo 1.500 carri armati»

La Russia prevede di produrre 1.500 carri armati quest'anno per la guerra contro l'Ucraina. Lo ha detto il vice capo del Consiglio di sicurezza nazionale Dmitry Medvedev, aggiungendo che «il complesso militare-industriale si sta surriscaldando». L'Occidente sta cercando di non fare arrivare alla Russia componenti importanti e sostiene che il paese sta esaurendo proiettili di artiglieria, carri armati e missili, ha affermato l'ex presidente russo. «Eppure produrremo 1.500 tank solo quest'anno».

 

GB: rafforzato suo sostegno anti-Russia alla Romania

Il Regno Unito rafforza il suo sostegno alla Romania, Paese alleato all'interno della Nato, di fronte all'aggressione della Russia nella vicina Ucraina. È quanto si legge in un comunicato del Foreign Office nel giorno in cui a Londra si incontrano il ministro degli Esteri britannico James Cleverly e il suo omologo rumeno Bogdan Aurescu. È prevista la firma di una rinnovata partnership strategica per «rafforzare e mantenere i profondi legami storici ed economici tra i due Paesi». L'obiettivo dell'intesa, come ha sottolineato Cleverly, è «contrastare l'azione aggressiva della Russia nella regione del Mar Nero». L'incontro avviene dopo la missione di Cleverly in Moldavia e Georgia in cui aveva annunciato nuovi fondi di Londra alle due ex repubbliche sovietiche sempre per contrastare la minaccia della Russia e le possibili «interferenze esterne». Il ministro aveva detto in quell'occasione: «Il Regno Unito non starà a guardare mentre Mosca mina palesemente la loro democrazia, sovranità e integrità territoriale».

Kiev: presto controffensiva a Bakhmut

Le forze armate ucraine lanceranno presto una controffensiva nei confronti dell'esercito russo. Parola del comandante delle forze di terra di Kiev Oleksandr Syrsky, secondo il quale le forze russe «stanno perdendo forza in modo considerevole e si stanno esaurendo» nella battaglia per Bakhmut. «Molto presto approfitteremo di questa opportunità, come abbiamo fatto in passato vicino a Kiev, Kharkiv, Balakliya e Kupiansk», ha detto Syrsky, elencando le controffensive ucraine dell'anno scorso che si sono rivelate punti di svolta nella guerra. Funzionari ucraini e gli analisti occidentali hanno affermato che l'offensiva russa attorno a Bakhmut sembra essere entrata in una fase di stallo. Dopo mesi di combattimento i militari russi non sono ancora riusciti a conquistare la città del Donbass nonostante l'ingente impiego di uomini e armi.

Meloni: «Posizioni Lega su Ucraina? Francamente non sono preoccupata»

«Francamente non sono preoccupata» dalle posizioni della Lega sull'Ucraina, «la linea dell'Italia è chiara». Lo ha assicurato il premier Giorgia Meloni al suo arrivo al Consiglio europeo a Bruxelles, sottolineando che «al di là delle posizioni espresse del necessario richiamo a continuare a lavorare per la soluzione del conflitto, su cui tutti lavoriamo, il punto è capirsi su cosa sia utile».

Medvedev: la Russia ha una superiorità nucleare

La Russia ha una superiorità nucleare, altrimenti sarebbe stata sicuramente «fatta a pezzi». Lo ha dichiarato il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitrij Medvedev in un'intervista ai media russi, tra cui la Tass, e agli utenti del social network VKontakte. Il politico ha menzionato le armi nucleari commentando la produzione di droni, che ha dichiarato essere »molto importante, soprattutto in un conflitto come questo«. »Grazie a Dio, ... abbiamo la parità e persino la superiorità nelle forze nucleari strategiche che, in effetti, è ancora più vitale per l'esistenza del nostro Paese, perché altrimenti saremmo stati fatti a pezzi«, ha sottolineato.

Medvedev: a breve avremo una gamma completa di droni

La Russia avrà a breve una gamma completa di droni, con la produzione di droni kamikaze e velivoli da ricognizione già avviata. lo ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, in un'intervista alle agenzie di stampa del Paese. Lo riporta Interfax. Medvedev ha riconosciuto che la Russia non ha avuto un forte vantaggio nella produzione di droni negli ultimi anni, ma ha aggiunto: «Abbiamo già buoni droni da ricognizione e ne abbiamo stabilito la produzione. La seconda cosa che abbiamo già e che funziona molto bene, basta guardare i canali Telegram dei corrispondenti militari o i rapporti dell'esercito, sono le cosiddette munizioni da sbarramento, o i droni suicidi», ha aggiunto spiegando che si tratta di droni il cui unico compito è quello di «cadere con precisione sull'obiettivo». «Queste munizioni di sbarramento, come i Kub, i Lantset e altre, prodotte dalla Kalashnikov (Concern) e da aziende collegate, mostrano la loro eccellente qualità. Continuano a dirci: 'Questo è qualcosa di iranianò, ma si tratta di munizioni completamente di produzione russa, con un'elevata precisione e una carica relativamente piccola. Anche noi abbiamo già una gamma simile», ha affermato. La Russia ha bisogno di produrre una gamma completa di droni d'attacco, cioè di velivoli di grandi dimensioni: «Abbiamo ancora un pò di lavoro da fare, anche se abbiamo diversi modelli che stanno per essere prodotti in serie e sono sicuro che i loro voli inaugurali saranno una questione dei prossimi mesi», ha concluso affermando di essere «sicuro che nel prossimo futuro avremo una gamma completa di droni».

Mosca: Occidente non interferirà in nostri rapporti con la Cina

L'Occidente non riuscirà a interferire nei rapporti tra la Russia e la Cina, né a danneggiare «l'agenda positiva e costruttiva delle relazioni russo-cinesi». Lo ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, definendo «una provocazione politica» l'annuncio di consegna di munizioni a uranio impoverito a Kiev mentre il presidente cinese Xi Jinping era in visita a Mosca.

Missili russi su Avdiivka nella notte: due morti

Due persone sono morte la notte scorsa durante un attacco missilistico russo contro la città di Avdiivka, nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, come riporta Ukrinform. «Nel cuore della notte, i russi hanno bombardato Kramatorsk e la periferia della città - ha scritto Kyrylenko -. Nella direzione di Donetsk, due persone sono morte ad Avdiivka. La città è stata colpita da un missile: tre missili puntavano sul territorio dell'AKHZ», ha aggiunto il governatore riferendosi all'impianto chimico Avdiivka Coke and Chemical Plant.

Kiev: «Mosca vole ancora prendere Bakhmut»

«L'aggressore non perde la speranza di prendere Bakhmut ad ogni costo, nonostante le perdite in termini di uomini e attrezzature»: lo scrive su Telegram il generale Oleksandr Syrskyi, comandante delle forze di terra ucraine, come riporta il Guardian. I russi stanno perdendo «forze considerevoli», sottolinea Syrskyi, aggiungendo che «molto presto approfitteremo di questa opportunità, come abbiamo fatto in passato vicino a Kiev, Kharkiv, Balakliya e Kupiansk», tutte aree che l'Ucraina ha precedentemente liberato dall'occupazione russa. Il generale ha poi elogiato le sue truppe per la «resilienza sovrumana, il coraggio e l'audacia» sotto «il fuoco continuo dell'artiglieria e degli aerei del nemico».

Russia lancia satellite militare

La Russia ha lanciato un satellite militare nello spazio dal cosmodromo di Plesetsk. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Mosca, che in un comunicato riferisce che «alle 09 e 40 un veicolo di lancio Soyuz-2.1a di classe media che trasportava un veicolo spaziale per il ministero della Difesa russo è stato lanciato dal sito di lancio di Plesetsk nella regione di Arkhangelsk da equipaggi di combattimento delle forze spaziali».

Kiev: ieri respinti 83 attacchi russi

Ieri le forze ucraine hanno respinto 83 attacchi russi. Lo ha dichiarato lo stato maggiore delle forze armate di Kiev nel suo aggiornamento mattutino. Secondo quanto riferito, le truppe russe stanno concentrando i loro sforzi sulla conduzione di offensive contro Lyman, Bakhmut, Avdiivka, Mariinka e Shakhtarsk nell'oblast di Donetsk. L'aeronautica ucraina ha condotto 12 attacchi contro basi temporanee russe nelle ultime 24 ore, mentre le forze missilistiche e di artiglieria ucraine hanno distrutto un punto di controllo, tre basi per truppe e attrezzature russe, un deposito di munizioni e una stazione di guerra elettronica.

Isw: offensiva russa a Bakhmut rallenta

L'offensiva russa a Bakhmut, nell' Ucraina orientale, sta «rallentando» mentre aumenta il passo delle operazioni nella vicina Avdiivka: lo scrive l'Istituto per lo Studio della Guerra nel suo aggiornamento quotidiano sul conflitto. Lo riporta il Guardian. Sembra che le operazioni russe intorno a Bakhmut stiano «rallentando in presenza di notizie occidentali secondo cui le forze russe potrebbero tentare di lanciare offensive in altre direzioni», scrive il centro studi statunitense. Le forze russe, prosegue, stanno aumentando il ritmo delle loro operazioni offensive intorno ad Avdiivka - che si trova a circa 55 chilometri a sud-ovest di Bakhmut -, con l'obiettivo di accerchiare la città. E gli esperti del centro studi non escludono che i russi lo stiano facendo a spese delle loro operazioni a Bakhmut e Vugledar (a circa 70 chilometri a sud-ovest di Avdiivka), dove l'offensiva sembra essere in fase di stallo. Anche il ministero della Difesa britannico, nel suo aggiornamento di intelligence di ieri, parlava fi una «possibilità realistica» che l'assalto russo a Bakhmut stia perdendo lo slancio limitato che aveva ottenuto, in parte poiché alcune unità sono state riallocate in altri settori.

Medvedev: «Occidente cercherà di interferire in presidenziali 2024»

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza della Federazione Russa Dmitry Medvedev ha dichiarato che i paesi occidentali cercheranno di interferire nelle elezioni presidenziali russe del 2024. «Indubbiamente, interferiranno, come hanno sempre interferito», ha detto in un'intervista alle agenzie di stampa russe. «Ci rimproverano di interferire, ma lo fanno apertamente dal crollo dell'Unione Sovietica», ha aggiunto.

 

Medvedev: «Arresto di Putin? Sarebbe dichiarazione di guerra»

Un arresto del presidente russo all'estero ai sensi del mandato della Corte penale internazionale (Cpi) diventerebbe un casus belli, ha detto il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, rispondendo questa mattina a domande dei giornalisti e degli utenti dei social media, secondo quanto riporta la Tass. «Immaginiamo - ovviamente, questa è una situazione che non si verificherà mai, sì - ma immaginiamo che accada effettivamente. Un presidente in carica di una potenza nucleare viene, per esempio, in Germania, e viene arrestato. Cosa sarebbe questo? Una dichiarazione di guerra contro la Federazione Russa! In questo caso, tutti i nostri mezzi volerebbero al Bundestag, all'ufficio del Cancelliere e così via». Commentando le parole del ministro federale tedesco della Giustizia Marco Buschmann secondo cui Berlino dovrà attuare la sentenza della Corte penale internazionale e arrestare il leader russo, se dovesse entrare in territorio tedesco, Medvedev ha osservato: «Si rende conto che sarebbe un casus belli, una dichiarazione di guerra? O non ha fatto i compiti?», ha concluso.

Medvedev: «Certi Paesi capiscono solo il linguaggio della forza»

Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev si è detto convinto che alcuni Paesi «capiscano solo il linguaggio della forza». «Non ha senso negoziare con alcuni Paesi, blocchi o associazioni di nazioni - ha detto Medvedev in un'intervista con i media russi, tra cui la Tass - poiché capiscono solo il linguaggio della forza».

Mosca: «Occidente porta l'umanità ad Armageddon»

«I Paesi occidentali guidati dagli Stati Uniti hanno deciso di portare l'umanità sull'orlo di un Armageddon nucleare»: lo ha detto a Washington, secondo la Tass, l'ambasciatore russo negli Stati Uniti Anatoly Antonov, rispondendo alle dichiarazioni di alti funzionari statunitensi secondo cui le munizioni all'uranio impoverito sarebbero armi utilizzate da decenni e non presenterebbero alcun rischio elevato. «Commentare questo tipo di assurdità è davvero difficile. Le autorità statunitensi hanno raggiunto un nuovo minimo con le loro dichiarazioni irresponsabili», ha detto Antonov.

Zelensky va nel Donbass e visita i militari ucraini del fronte di Bakhmut

Guerra Ucraina in diretta. Nella tre giorni di visita di Xi a Mosca di fatto è tramontata la pax cinese, accolta tiepidamente dalla Russia e respinta dall'Occidente come un pretesto per ratificare con il cessate il fuoco la conquista illegale di territori ucraini. Occidente al quale lo Zar dice: «Giocate col fuoco». A fotografare la realtà sul campo, che sta girando forse a favore degli ucraini, sono l'intelligence britannica e il centro studi Institute for the Study of war con base a Washington. Sarebbe, ormai, di fatto concluso la battaglia per Bakhmut. Ieri, addirittura, Zelensky è voluto andare al fronte nel Donetsk, a pochi chilometri dal centro della cittadina contesa (i russi spingono da nord, est e sud, gli ucraini resistono al centro).

Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 09:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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