GUERRA

Guerra Ucraina, Usa inviano 31 Abrams. Biden: «Non è una minaccia contro la Russia»

Le ultime notizie in diretta sul conflitto in Ucraina

Mercoledì 25 Gennaio 2023

Zelensky chiede all'Occidente caccia e missili a lungo raggio

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede agli alleati occidentali missili a lungo raggio e aerei da combattimento per la guerra in Ucraina, dopo l'ok di Washington e Berlino all'invio di carri armati a Kiev. «Ho parlato oggi con il Segretario Generale della Nato Jens Stoltenberg.

Dobbiamo aprire la fornitura di missili a lungo raggio all'Ucraina, è importante: dobbiamo anche espandere la nostra cooperazione nell'artiglieria» e rendere possibile «la fornitura di aerei per l'Ucraina», ha affermato Zelensky nel suo discorso quotidiano riportato da Ukrinform.

Crosetto illustra a Copasir sesto decreto Ucraina

Il ministro della Difesa Guido Crosetto, a quanto si apprende, ha illustrato nel pomeriggio al Copasir i contenuti del sesto decreto sugli aiuti militari all' Ucraina, il primo adottato dal Governo presieduto da Giorgia Meloni.

Zelensky: grazie a Biden per Abrams, passo verso la vittoria

«Grazie al presidente degli Stati Uniti Joe Biden per un'altra potente decisione di fornire gli Abrams all'Ucraina. Sono grato al popolo statunitense per il supporto alla leadership! È un passo importante sulla via della vittoria. Oggi il mondo libero è unito come mai prima d'ora per un obiettivo comune: la liberazione dell'Ucraina. Stiamo andando avanti». Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Stoltenberg: bene Biden su Abrams

«Accolgo con grande favore» l'annuncio del presidente americano Joe Biden e «la leadership statunitense nel fornire carri armati Abrams all'Ucraina» . Lo ha scritto su twitter il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, appena conclusa la dichiarazione di Biden, ribadendo che «gli alleati sono uniti nel nostro sostegno all'autodifesa dell'Ucraina». «Insieme ai tank britannici Challenger e ai Leopard 2 tedeschi, questo può fare una differenza significativa nel respingere la Russia», ha affermato il numero uno dell'Alleanza atlantica.

Biden: la nostra non è un'offensiva contro la Russia

«Non c'è nessuna minaccia alla Russia in tutto questo». Lo ha detto Joe Biden alla Casa Bianca annunciando l'invio dei tank Abrams a Kiev. «Aiutiamo l'Ucraina a difendersi», ha sottolineato il presidente americano, «la nostra non è un'offensiva contro la Russia».

Ministro Difesa ucraino sente Austin: presto buone notizie

«Ho avuto una telefonata con (il Segretario Usa alla Difesa) Lloyd James Austin III. Abbiamo discusso i risultati di Ramstein 8, l'ulteriore rafforzamento dell'esercito ucraino comprese le forniture di carri armati e la manutenzione del nuovo armamento. Altre buone notizie saranno presto annunciate». Lo riferisce su Twitter il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov, dopo un colloquio con il suo omologo statunitense Lloyd Austin. «Abbiamo piena fiducia e forte supporto degli Stati Uniti», ha aggiunto.

Zelensky: numeri e tempi consegna dei tank sono cruciali

«Vorrei ringraziare la Germania, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti per aver preso la decisione» di inviare i loro carri armati in Ucraina, «ma parlando francamente, il numero di carri armati e il tempo di consegna all'Ucraina sono cruciali». A dirlo è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista a Sky News che sarà trasmessa domani. Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius ha dichiarato che i carri armati Leopard 2 dalla Germania potrebbero essere consegnati all'Ucraina in circa tre mesi.

Call tra Meloni, Biden, Scholz, Macron e Sunak

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni sta partecipando ad una call con il presidente Usa Joe Biden, il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, il presidente francese, Emmanuel Macron e il premier britannico, Rishi Sunak. Al centro il punto sulla situazione in Ucraina.

Biden, discorso alle 18 sul sostegno a Kiev

Il presidente Joe Biden rilascerà una dichiarazione sull'Ucraina alle 18 ora italiana. Lo comunica la Casa Bianca, sottolineando che Biden parlerà del «sostegno» a Kiev.

Intelligence Kiev: possiamo arrivare anche al Cremlinio

L'intelligence della Difesa ucraina ha confermato che il Cremlino si trova nel raggio d'azione dei mezzi militari ucraini: per questo motivo Mosca ha iniziato a schierare sistemi di difesa aerea. Lo riporta Unian. Queste informazioni sono state condivise dal vice capo dell'intelligence della Difesa ucraina Vadym Skibitskyi in tv. Per la prima volta, ha confermato indirettamente che l'Ucraina ha effettuato attacchi in territorio russo. I sistemi di difesa aerea a Mosca sono stati installati dopo l'attacco all'aeroporto militare russo di Engels «e questo suggerisce che se arriviamo a Engels, arriveremo al Cremlino», ha detto.

Scholz: «Niente caccia e nessun soldato Nato in Ucraina»

La Germania e la Nato non invieranno caccia né soldati. È quello che ha affermato il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, rispondendo al Bundestag a una domanda sulle nuove richieste espresse dal viceministro degli Esteri ucraino Andrj Melnyk, che ha rivendicato jet da combattimento, navi e sottomarini per l'Ucraina. «Che non vi saranno jet da combattimento l'ho già chiarito molto presto. E lo ripeto anche qui», ha risposto Scholz. Il cancelliere ha ribadito il no anche alla «no fly zone» citando la posizione americana a riguardo: «Non lo faremo. E questa decisione non è cambiata e non cambierà», ha aggiunto. «Non invieremo soldati Nato in Ucraina, in nessun caso. Non è successo finora e non succederà in futuro. Di questo potete fidarvi», ha aggiunto Scholz.

Putin: «In Germania ci sono truppe di occupazione americane»

«La Russia non può consentire che vengano minacciati i suoi territori storici». Lo ha detto il presidente Vladimir Putin, aggiungendo che lo scopo principale dell'operazione militare in Ucraina è quello di proteggere il popolo e la stessa Russia. Lo riferisce la Tass. E inoltre: «Le forze americane in Germania sono truppe d'occupazione, in termini legali ed effettivi». Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dalla Tass.

Spiegel, saranno 80 i Leopard che Kiev riceverà dai Paesi Ue

Gli alleati europei stanno discutendo il trasferimento congiunto di un totale di 80 carri armati Leopard 2 in Ucraina per formare due battaglioni di 40 veicoli. Lo riferisce Spiegel con riferimento alle sue fonti. Nell'ultimo incontro del formato Ramstein, 12 paesi hanno accettato, riferisce il quotidiano, di fornire carri armati all'Ucraina a condizione che la Germania fosse d'accordo.

La Germania dà l'ok ai partner che vogliono inviare i carri armati tedeschi

«It’s official», si legge sul profilo Twitter del Ministro degli Esteri della Lituania, Gabrielius Landsbergis. La Germania autorizzerà velocemente i partner che vogliono consegnare i propri tank Leopard all'Ucraina, dice una nota della cancelleria. La Finlandia si unisce ai Paesi europei che invieranno carri armati Leopard 2 all'Ucraina. Lo ha annunciato il ministro della Difesa finlandese Mikko Savola riferendo in Parlamento e definendo «un grande progetto» la decisione della Germania in merito. «La decisione della comunità internazionale di trasferire Leopard in Ucraina va avanti. E la Finlandia vi prenderà parte», ha detto Savola spiegando che è necessario una consultazione con i partner per definire i modi in cui Helsinki parteciperà all'invio dei tank di fabbricazione tedesca. Anche l'Estonia esulta e definisce la decisione tedesca «un passo importante per aiutare l'Ucraina nella continua aggressione della Russia», scrive il ministro degli Esteri estone, Urmas Reinsalu. I Paesi baltici, insieme alla Polonia, erano stati tra i principali sostenitori dell'invio dei Leopard 2 in Ucraina. Anche la Spagna è disponibile a inviare tank Leopard. Lo ha affermato la ministra della Difesa spagnola, Margarita Robles, in dichiarazioni all'agenzia di stampa Efe. La Spagna si dice disposta anche a curare l'addestramento necessario per utilizzarle, ma per stabilire con precisione tali questioni bisognerà attendere le decisioni coordinate con Berlino e altri partner internazionali.

Scholz al parlamento: «Fidatevi! Aiutare l'Ucraina con i Leopard è un principio giusto»

«Abbiamo garantito un vasto appoggio perché l'Ucraina difenda la sua sovranità. Noi pensiamo che nessun Paese sia il cortile interno di un altro». I confini «non possono essere spostati con la forza», ha rimarcato il cancelliere tedesco. «Ecco perché è giusto che, in cooperazione con i nostri partner, forniamo sostegno all'Ucraina», ha poi detto. E respingiamo l'idea, ha aggiunto, che Putin governi l'Ucraina. «Ci sono cittadini nel nostro paese che si preoccupano. A loro voglio dire: Fidatevi! Abbiate fiducia nel governo federale!», ha aggiunto Scholz parlando al Parlamento tedesco. Scholz ha parlato della decisione di mandare i Leopard a Kiev e consentire ad altri paesi che ne sono in possesso di inviarli a loro volta «un principio giusto».

Scholz conferma 14 Leopard all'Ucraina: «Ma non entriamo in guerra​»

«Sarebbe un grave errore procedere da soli, dobbiamo coordinarci con partner ed alleati». Così Olaf Scholz risponde alle domande dei parlamentari sulla consegna di tank all' Ucraina. Ad una domanda sul perché questa decisione non possa più essere considerata una provocazione, Scholz ha risposto: «Non ho mai usato la parola provocazione, la provocazione è la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina». 

«Non lontano da qui c'è una guerra in Europa. E dobbiamo chiarire che noi facciamo tutto il necessario per sostenere l'Ucraina, ma allo stesso tempo che noi dobbiamo evitare una escalation che porti ad uno scontro fra Nato e Russia. Questo è il principio seguito finora e continueremo a seguirlo», ha detto Scholz parlando al Bundestag.

Nato: «Bene Berlino sui tank»

«Accolgo con grande favore la leadership del cancelliere Olaf Scholz e della Germania nel fornire i carri armati Leopard 2 all'Ucraina in consultazione con altri alleati e partner della Nato: in un momento critico della guerra contro la Russia, questi tank possono aiutare l'Ucraina a difendersi, vincere e prevalere come nazione indipendente». Lo scrive su Twitter il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg.

 

Berlino: per i Leopard in Ucraina servono 3 mesi

«I Leopard potranno essere in Ucraina nel giro di tre mesi». Lo ha detto il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, parlando alla stampa a Berlino.

Cremlino: «I carri armati americani bruceranno»

I carri armati americani Abrams in Ucraina «bruceranno nello stesso modo degli altri». Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dall'agenzia Interfax.

Kiev chiede caccia e navi da guerra

«Adesso abbiamo bisogno anche di F16, F35, Eurofighter, Tornados e navi da guerra». È quello che ha affermato il viceministro degli Esteri ucraino, Andrij Melnyk, in un'intervista all'emittente tedesca NTV. L'ex ambasciatore a Berlino, protagonista di forti scontri con il governo Scholz da febbraio 2022 in poi, ha lodato la decisione di Olaf Scholz di inviare i super panzer Leopard, d'intesa con gli americani che metteranno a disposizione gli Abrams, ma è anche subito tornato nell'attacco, con una lista di nuove richieste per sostenere gli ucraini contro l'aggressione russa.

Crosetto: «Aiuto all'Ucraina impone di ripristinare le scorte nazionali»

«Escludere gli investimenti sulla Difesa dal 'Patto di stabilità' sarebbe una decisione meramente tecnica e se fosse autorizzata dall'Europa toglierebbe la concorrenza tra tipi di spese, anche il ministro Giorgetti ha condiviso questa cosa e l'abbiamo portata sul tavolo dell'Europa così come altri Paesi, perché in un momento come questo tipo nessun Paese è in grado di tagliare gli investimenti sulla Difesa. Anche perché l'aiuto che abbiamo dato in questi mesi all' Ucraina è un aiuto che ci impone di ripristinare le scorte che servono per la Difesa nazionale, per cui le due cose sono collegate». Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in audizione alle commissioni riunite della Difesa della Camera e degli Affari esteri e Difesa del Senato, dopo aver illustrato le linee programmatiche del suo dicastero.

Cnn: gli Usa invieranno 30 carri armati all'Ucraina

Gli Stati Uniti stanno finalizzando i piani per inviare circa 30 carri armati Abrams in Ucraina: lo hanno detto alla CNN due funzionari statunitensi che hanno familiarità con la decisione. L'annuncio dell'amministrazione Biden di inviare i carri armati di fabbricazione statunitense potrebbe arrivare già questa settimana, ha riferito ieri sempre la CNN. I tempi della consegna effettiva dei carri armati non sono ancora chiari e normalmente ci vogliono diversi mesi per addestrare le truppe a utilizzare i carri armati in modo efficace, hanno detto i funzionari.

 

Russia, esercitazione con missile ipersonico nell'Atlantico

La Marina militare russa ha effettuato un'esercitazione nell'Oceano Atlantico con un missile ipersonico Tsirkon: lo ha reso noto questa mattina il ministero della Difesa russo, come riporta la Tass. Secondo i vertici dell'esercito, l'equipaggio della fregata Ammiraglio Gorshkov «si è esercitato a colpire con un missile ipersonico Tsirkon un obiettivo che simulava una nave da guerra nemica a una distanza di oltre 900 chilometri».

Mosca: presto manovra navale con Cina e Sudafrica

La fregata russa Ammiraglio Gorshkov, armata con missili ipersonici Tsirkon, sarà impegnata in un'esercitazione congiunta con navi da guerra cinesi e sudafricane a febbraio: lo ha reso noto il ministero della Difesa russo, come riporta Interfax. L'esercitazione si terrà al largo delle coste sudafricane. «Una serie di esercitazioni congiunte con le Marine della Repubblica Sudafricana e dell'Esercito Popolare di Liberazione della Cina si terrà vicino alle coste della Repubblica Sudafricana nel febbraio 2023», ha dichiarato il ministero in un rapporto sull'esercitazione tenuta dalla fregata Ammiraglio Gorshkov nell'Oceano Atlantico.

Zelensky: Russia sta preparando nuova ondata di attacchi

«La Russia si sta preparando a una nuova ondata di attacchi con le forze che può mobilitare. Gli occupanti stanno già aumentando la pressione a Bakhmut, Vuhledar e in altre direzioni. E vogliono aumentare la pressione su scala più ampia. Per non riconoscere l'errore dell'aggressione, la Russia vuole impiegare più persone e attrezzature nei combattimenti». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Russia: distruggeremo i carri armati Abrams

Le forze armate russe distruggeranno i carri armati M1 Abrams di fabbricazione statunitense e altri equipaggiamenti militari della Nato se verranno forniti all' Ucraina: lo ha detto l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, sottolineando che Washington vuole infliggere alla Russia una «sconfitta strategica». Lo riporta la Tass.

«Per tutta la durata della crisi ucraina, l'amministrazione (Usa, ndr) ha ripetutamente utilizzato la tecnica di pubblicare informazioni sui media alla vigilia di importanti consegne di armi e di attrezzature al regime di Kiev. L'analisi dell'intera sequenza delle azioni di Washington mostra che gli americani stanno costantemente alzando l'asticella dell'assistenza militare al loro governo fantoccio. Questo è particolarmente chiaro quando le Forze Armate russe ottengono nuove vittorie e liberano con sicurezza il territorio della Russia dalla minaccia nazista», ha detto l'ambasciatore rispondendo a una domanda sulla prevista consegna dei carri armati Usa a Kiev.

«Se verrà presa la decisione di trasferire a Kiev gli M1 Abrams, i carri armati americani saranno senza dubbio distrutti come tutti gli altri equipaggiamenti militari della Nato», ha aggiunto: «Ovviamente, Washington sta deliberatamente cercando di infliggerci una sconfitta strategica».

Arriva la svolta sui tank per l'Ucraina: non c'è ancora una dichiarazione ufficiale, ma gli Stati Uniti sarebbero pronti a inviare gli Abrams M1, punta di diamante dell'equipaggiamento militare a stelle e strisce, e la Germania a fornire i Leopard finora negati.

Intanto Zelensky fa "pulizia" nel governo ucraino, sostituendo quattro viceministri e cinque governatori regionali accusati di corruzione nelle forniture all'esercito.

Da Londra giunge la conferma dell'uccisione dei due volontari britannici Chris Parry e Andrew Bagshaw, dichiarati scomparsi in Ucraina due settimane fa.

Sono stati uccisi mentre tentavano un'evacuazione umanitaria da Soledar, nell'est del Paese.

Ultimo aggiornamento: 26 Gennaio, 14:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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