Gruppo Wagner, Prigozhin chiede pene fino a 5 anni per chi li scredita: la Duma di Stato prepara la modifica del codice penale

Lo "chef di Putin": «media, blog e canali Telegram ci screditano apertamente ma siamo eroi»

Giovedì 26 Gennaio 2023
Lo "chef di Putin": «media, blog e canali Telegram ci screditano apertamente ma siamo eroi»

Il leader del Gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin - composto da carcerati (mercenari) reclutate dalle colonie - ha inviato il 24 gennaio una lettera in cui è chiesto esplicitamente che chiunque discrimini le azioni del gruppo paramilitare venga punito con un pene severe, tra cui la reclusione in carcere fino ai cinque anni. Nelle ultime ore la Duma di Stato ha detto che modificherà il codice pensale per far sì che tutto diventi ufficiale «il più urgentemente possibile».

La Duma di Stato studierà con urgenza la proposta di Yevgeny Prigozhin di introdurre la responsabilità penale per chiunque abbia screditato gli ex detenuti che combattono nelle file del Gruppo Wagner. Il presidente Vyacheslav Volodin ha dato tale istruzione ai presidenti dei comitati competenti. 
 

«Il presidente della Duma di Stato Vyacheslav Volodin, dopo aver esaminato l'appello del capo del Gruppo Wagner Yevgeny Prigozhin, ha incaricato i presidenti dei comitati di difesa Andrei Kartapolov e dei comitati di sicurezza e anticorruzione Vasily Piskarev di studiare urgentemente la possibilità di modificare il codice penale della Federazione Russa per stabilire la responsabilità per aver screditato i partecipanti alle ostilità», ha detto la Duma di Stato in un comunicato.

Non è specificato quando il provvedimento sarà messo in atti.

Il rapporto rileva inoltre che «in precedenza, Vyacheslav Volodin ha ripetutamente sottolineato: tutti coloro che difendono il nostro Paese - personale militare, volontari, mobilitati, membri del Gruppo Wagner - sono eroi. Dovrebbero essere trattati con rispetto come combattenti».


Il precedente

Il 24 gennaio, Prigozhin ha richiesto il divieto legislativo per chi critica i suoi combattenti, inclusa le pubblicazioni di informazioni sul loro passato. Per i trasgressori ha proposto di introdurre pene fino a cinque anni di reclusione.

Nella lettera citata di Prigozhin si osserva che «un gran numero di volontari, compresi quelli precedentemente condannati», sta combattendo in Ucraina. «Essi adempiono con coraggio e degnamente al loro dovere verso la Patria, svolgono efficacemente le missioni di combattimento assegnate, garantiscono la sicurezza dello stato e subiscono perdite in combattimento».

Allo stesso tempo, osserva Prigozhin, ci sono «media, blog e canali Telegram che screditano apertamente i volontari».

Si ricorda che i prigionieri rilasciati e che hanno combattuto in Ucraina come parte del Gruppo Wagner hanno ricevuto, in precedenza, lunghe condanne per omicidio, stupro e altri reati gravi.

Ultimo aggiornamento: 27 Gennaio, 08:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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