Greta Thunberg arrestata, cosa è successo a Oslo? Tra i motivi del fermo la lotta per le pale eoliche e le renne

Le polemiche su un possibile incontro tra la Thunberg e il ministero proseguono da giorni

Mercoledì 1 Marzo 2023
Greta Thunberg arrestata, cosa è successo a Oslo? Tra i motivi del fermo la lotta per le turbine eoliche e le renne

La polizia norvegese ha fermato e poi rilasciato l'attivista ambientalista Greta Thunberg durante una manifestazione a Oslo. Lo riportano i media locali. Gli attivisti che chiedevano la rimozione delle turbine eoliche dai pascoli delle renne in Norvegia hanno bloccato l'accesso a diversi edifici governativi in Norvegia.


Cosa è successo


A Oslo, in Norvegia, si è creata una sorta di Greta-gate.

All'attivista per l'ambiente è stato negato l'accesso al Ministero del Petrolio e dell'Energia norvegese. Da qualche giorno gli attivisti si trovano presso il ministero. Si rifiutano di spostarsi finché le turbine eoliche di Fosen non saranno demolite.

Nei giorni scorsi la sicurezza aveva dichiarato che non le sarebbe stato permesso di entrare. Greta ha chiesto più volte spiegazioni e a quel punto, l'Organizzazione per la Sicurezza e i Servizi del ministero ha confermato di non poter far entrare la Thunberg, ma di averle offerto la possibilità di parlare con gli attivisti attraverso una porta laterale della reception. Il motivo di questa decisione è che il DSS, per ragioni di sicurezza, non vuole che altri manifestanti entrino nell'edificio, ha dichiarato il consigliere senior Espen Evensen.

«In passato abbiamo permesso le visite di avvocati, stampa e rappresentanti eletti. Greta Thunberg non appartiene a nessuna di queste categorie», ha dichiarato.

 

 

Il perchè delle proteste e le parole di Greta

Da giovedì, gli attivisti di Natura e Gioventù e dell' «Associazione nazionale sami norvegese Nuorat» sono entrati nell'area di ricevimento del Ministero del Petrolio e dell'Energia.

Stanno manifestando contro le turbine eoliche di Fosen ancora in piedi, nonostante una sentenza della Corte Suprema dell'11 ottobre 2021 abbia stabilito che le concessioni non sono valide e violano il diritto dei Sami alla pratica culturale. 

«Sono qui per sostenere questa lotta che va avanti da molto tempo», spiega la Thunberg all'Aftenposten Junior:« Perché si tratta di crimini contro i diritti umani . Ed è molto, molto grave. Pertanto, dobbiamo parlarne più forte. I Sami sono un popolo indigeno e quindi hanno diritti speciali, ad esempio possedere renne e conservare la loro lingua». È stato deciso più di un anno fa che le turbine eoliche violano i diritti dei Sami di avere renne. Ma non è stato deciso se verranno rimossi o cosa accadrà dopo.

Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 11:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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