Italiano ucciso e smembrato in Thailandia, l'amante della ex confessa: «Gli ho tagliato la gola»

Lunedì 29 Gennaio 2018
Italiano ucciso e smembrato in Thailandia, arrestata l'ex convivente e l'amante: si nascondevano nella giungla
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A neanche 48 ore dall'arresto, il principale sospettato ha confessato.
Il francese Amaury Rigaux ha ammesso oggi di aver ucciso Giuseppe De Stefani assieme all'ex compagna dell'italiano lo scorso 19 gennaio. Il motivo sarebbe stato la rivalità in amore dei due uomini, con la scintilla di una disputa su un accordo pecuniario per risolvere la questione. 




Nella confessione, Rigaux (34 anni) ha raccontato che l'omicidio è scaturito da una lite su un compenso - 100mila baht, ossia circa 2.500 euro - che De Stefani avrebbe offerto al francese per interrompere la relazione che intratteneva con Rujira Iamlamai (38 anni), nella cui casa nella provincia di Phichit, in Thailandia, l'italiano aveva vissuto per circa un anno. L'incontro dei tre in un bosco vicino all'abitazione sarebbe sfociato in violenza, con un colpo di coltello alla gola di De Stefani.

Portato sul luogo del delitto dalla polizia, Rigaux ha raccontato come ha tagliato in due il corpo di De Stefani, appiccandogli poi fuoco con l'aiuto di alcuni pneumatici. La coppia di amanti ha poi impiegato ore per togliere le macchie di sangue all'interno della loro automobile. Gli inquirenti mantengono le accuse di omicidio anche contro Iamlamai, arrestata ieri mattina a pochi chilometri di distanza dal punto della giungla dove domenica era stato catturato il francese. La presenza di altri complici, ipotizzata all'inizio, è ora esclusa. La veloce confessione rappresenta un rapido capovolgimento della versione inizialmente offerta da Rigaux, secondo cui egli avrebbe solo aiutato l'amante nella fuga dopo un omicidio commesso da un compagno thailandese della donna.

«Ha confessato di aver compiuto il delitto, ma non gli crediamo al 100 per cento», ha detto ai giornalisti il colonnello Chaisathian Maneejak, capo della squadra di polizia che sta seguendo le indagini, ringraziata ieri pubblicamente in Italia dalla famiglia di De Stefani. La perplessità degli inquirenti deriva da alcune incongruenze nel racconto, ma anche dal fatto che il francese potrebbe sperare in una condanna più clemente in caso di una veloce ammissione di colpa, una pratica applicata spesso dalla magistratura in Thailandia.

Dal racconto di Rigaux emerge comunque una storia di violenza nella relazione tra i due accusati. Una visibile cicatrice che taglia in due diagonalmente il viso del francese, ha spiegato lui stesso, sarebbe stata l'eredità di una lite a colpi di coltello con Iamlamai. La donna era stata accusata da De Stefani - trasferitosi in Thailandia nel 2013 dopo essere rimasto vedovo - di essere «la persona più cattiva che abbia mai incontrato», in quanto avrebbe ammesso lei stessa all'italiano di aver iniziato una relazione con lui solo per i soldi​.
Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 19:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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