Il Giappone raddoppia le spese per l'esercito, crescono i timori di un attacco della Cina e Corea del Nord

Si appresta ad acquistare dagli Usa 500 missili da crociera Tomahawk che possono raggiungere una distanza di 1.250 chilometri

Venerdì 16 Dicembre 2022 di Mauro Evangelisti
Giappone prepara la guerra contro la Cina e la Corea del Sud: raddoppiate le spese per l'esercito
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Il Giappone raddoppia le spese militari e potenzia l’esercito alla luce delle tensioni sempre crescenti in estremo Oriente.

Si appresta ad acquistare dagli Usa 500 missili da crociera Tomahawk che possono raggiungere una distanza di 1.250 chilometri.

Giappone prepara la guerra contro la Cina e la Corea del Sud, gli scenari

C’è il timore delle azioni della Corea del Nord, che ciclicamente lancia missili come dimostrazione di forza; c’è soprattutto attenzione per la crescente espansione della forza militare cinese; ma c’è anche la mai sopita rivalità con la vicina Corea del Sud, che passa anche dalla contesa del controllo di alcune isole. Per questo il governo giapponese nel 2022 ha deciso che per armi ed esercito utilizzerà il 2 per cento del Pil, il doppio degli anni precedenti. Ormai sembra superato quanto era scritto nella Costituzione, che fu scritta di fatto dagli Stati Uniti alla fine della seconda guerra mondiale, che indica dei principi pacifisti. Si legge all’articolo 9, per il quale da anni in Giappone si dibatte per una possibile revisione: «Il popolo giapponese rinuncia alla guerra come diritto sovrano della nazione», «non saranno mai mantenute forze di terra, di mare, di aria e qualsiasi altra forza potenzialmente militare». Formalmente il Giappone non ha un esercito, ma solo «forze di autodifesa», un concetto ormai superato tanto che nello scorso decennio è stata anche prevista la possibilità di compiere missioni all’estero. Bene, con queste premesse, e con una situazione internazionale sempre più preoccupante - non solo per la guerra in Ucraina, ma anche per l’ipotesi che la Cina possa conquistare con la forza Taiwan - il governo giapponese ha preso una serie di decisioni che vanno nella direzione di un rafforzamento della capacità militare che non ha precedenti dal dopoguerra.
 

Alleati

Il Consigliere per la sicurezza della Casa Bianca, Jake Sullivan, ha spiegato che Tokyo «rinforzerà e modernizzerà l’alleanza con gli Stati Uniti nel comparto della difesa». Il Giappone fa parte dell’alleanza strategica per il contenimento della Cina a cui partecipano Usa, Australia e India. Alcune mosse di Tokyo, oltre all’incremento della quota di Pil destinata alle spese militari fino al 2027. Saranno investiti 22 miliardi di dollari in operazioni di guerra informatica e 14 in capacità spaziali. Potenziati la Guardia costiera e il sistema di sicurezza marittima perché Tokyo considera la Cina «come la più grande sfida strategica di sempre».

Minacce

Secondo la tv Nhk, «la nuova politica marittima tiene conto delle crescenti tensioni internazionali e guarda alle grandi navi cinesi armate che operano vicino alle isole Senkaku nella prefettura di Okinawa» (sono isole controllate dal Giappone, ma rivendicate da Pechino). Spiega ancora Nhk: «La nuova politica mira a intensificare il pattugliamento delle acque territoriali da parte di navi e aerei e a migliorare le capacità di sorveglianza marittima utilizzando aerei senza equipaggio e altre nuove tecnologie. La Guardia costiera giapponese, che entrerà sotto il controllo del ministero della Difesa in caso di attacco armato, condividerà informazioni e collaborerà con le forze di autodifesa per migliorare la capacità di supporto strategico». Previsto anche un aumento di budget della Guardia Costiera a circa 320 miliardi di yen, pari a circa 2,3 miliardi di dollari, nell’anno fiscale 2027. Si tratta di un aumento del 40 per cento rispetto all’anno fiscale in corso.

Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre, 14:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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