Gaza, scontri al confine: 16 palestinesi uccisi, 1.490 feriti

Venerdì 30 Marzo 2018
Gaza, scontri al confine: 16 palestinesi uccisi, 1.490 feriti
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Sedici morti nei violenti scontri con l'esercito israeliano lungo la barriera difensiva tra Gaza e lo stato ebraico.

I feriti sono 1.490. L'esercito israeliano ha calcolato in circa 17mila i manifestanti che «stanno lanciando bombe incendiare e sassi».
 
 


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Secondo l'agenzia palestinese Maan una delle vittime è, Mohammed Kamal Najjar (25 anni), ucciso a est di Jabalya nel nord della Striscia. In precedenza il ministero della Salute palestinese ha denunciato l'uccisione di un giovane agricoltore palestinese e il ferimento di un'altra persona a causa del fuoco dell'artiglieria israeliana vicino alla città di Khan Yunis.

Un terzo palestinese è stato ucciso sempre nei violenti scontri in corso con l'esercito israeliano lungo il confine con lo stato ebraico. Lo riferiscono fonti mediche palestinesi - citate dall'agenzia Maan - e fonti locali a Gaza. Il manifestante, identificato in Amin Mahmoud Muammar (35 anni), è stato ucciso a Rafah nel sud della Striscia. 

Secondo la tv satellitare al-Arabiya, sarebbero più di 50 le persone ferite nei pressi della barriera tra Israele e la Striscia di Gaza. Times of Israel scrive di decine di feriti nella Striscia di Gaza. Il portale del giornale israeliano Ynet ha riferito di tre feriti nei pressi di Jabaliya e due nella zona di Rafah, nel sud dell'enclave palestinese.

Sono 17mila i palestinesi che partecipano alla protesta della «Marcia per il ritorno» in corso lungo il confine fra Gaza e Israele. La stima, fatta dall'esercito israeliano, viene riportata dal sito Times of Israele. L'esercito riferisce che ci sono cinque principali focolai di protesta (in precedenza ne aveva contati sei), con manifestanti che danno fuoco a  copertoni e lanciano pietre e bottiglie molotov contro i soldati israeliani dall'altra parte del confine.

L'esercito riferisce che i palestinesi sono in «sommossa in sei luoghi lungo la Striscia di Gaza, bruciando gomme, lanciando sassi alla barriera di sicurezza e verso le truppe israeliane che rispondono con mezzi di dispersione e sparando verso i principali istigatori», riferisce l'esercito israeliano sottolineando che Hamas «mette in pericolo le vite dei civili e le usa a fini terroristici, è responsabile dei disordini violenti e di tutto quello che avviene sotto i suoi auspici».

Israele ha più volte avvisato che non accetterà sconfinamenti nel suo territorio né danni alla struttura e per questo ha rafforzato il contingente militare lungo la barriera. Hamas ha appoggiato la manifestazione - che cade all'inizio della Pasqua ebraica e definita da Israele «una provocazione» - chiamando la popolazione a parteciparvi.

Alla frontiera Israele ha dispiegato i cecchini e chiarito che non sarà permessa alcuna violazione del confine. L'esercito israeliano sottolinea di vedere «con grande severità ogni tentativo di far breccia nella sovranità israeliana o di danneggiare la barriera difensiva». L'esercito ha poi spiegato di aver «imposto una zona militare chiusa tutto attorno alla Striscia in accordo con la situazione in atto. Con il rinforzo delle truppe, l'esercito, se necessario è preparato a rispondere - ha continuato - ai violenti disordini programmati lungo il confine della Striscia». 

Il leader di Hamas a Gaza, Yahya al-Sinwar, è arrivato alla protesta organizzata dal movimento islamico nei pressi di Khan Younis, nel sud della Striscia. Lo riferisce il portale del giornale israeliano The Jerusalem Post, sottolineando come al fianco dell'ex ministro dell'Interno di Hamas, Fathi Hamad, Sinwar sia apparso in pubblico solo una volta nelle ultime settimane. Sinwar è alla guida del movimento nella Striscia di Gaza dal febbraio 2017, quando ha preso il posto di Ismail Haniye. Ha trascorso lunghi anni nelle carceri israeliane con l'accusa di aver ucciso un soldato israeliano. È stato rilasciato nel 2011 nel quadro dell'accordo di scambio di mille detenuti palestinesi con il soldato israeliano Gilaad Shalit, prigioniero di Hamas, per poi diventare consigliere di Haniye e responsabile del dossier dei prigionieri israeliani nelle mani del movimento.

Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 13:36 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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