Francia, potenziati i controlli anti-Covid alle frontiere. Il Consiglio scientifico: acceleriamo sui richiami dei vaccini. Cosa succede ora

Martedì 14 Dicembre 2021
Francia, potenziati i controlli anti-Covid alle frontiere. Il Consiglio scientifico: acceleriamo sui richiami dei vaccini. Cosa succede ora

Si avvicina il periodo caldo delle festività natalizie e la Francia studia un rafforzamento delle misure di protezione contro il dilagare nel mondo della variante Omicron, punta avanzata dell'offensiva pandemica. Una delle misure potrebbe essere il potenziamento dei controlli e delle cautele alle frontiere con la Gran Bretagna, interessata dall'emergenza virulenta. Il portavoce del governo francese, Gabriel Attal, ha spiegato che per il momento c'è l'obbligo di un test negativo effettuato a meno di 48 ore dalla partenza per poter entrare in Francia dal Regno Unito, ma sono allo studio nuove misure che saranno varate nei prossimi giorni.

Via alla vaccinazione dei bambini

Intanto domani parte oltralpe la campagna di vaccinazione dei bambini considerati a «rischio», vale a dire i più vulnerabilli ed esposti a forme gravi di coronavirus. Dopo il via libera delle autorità sanitarie, il governo di Parigi apre alle iniezioni anti-Covid per 360.000 bambini che soffrono di epatite cronica, malattie cardiache e respiratorie croniche, neurologiche, ma anche obesità, diabete, immunodeficienza primitiva o trisomia 21, prima di una probabile generalizzazione, su base volontaria, a tutti i bambini di un'età compresa tra i 5 e gli 11 anni.

Domenica scorsa, il premier Jean Castex ha detto che la vaccinazione dei bambini è una «necessità», ma prima di ogni decisione si attende il parere delle autorità sanitarie.

Come riportato dal quotidiano "Le Monde", per arginare l'ondata della variante Delta e la minaccia di Omicron, il Consiglio Scientifico ha chiesto alle autorità governative un rafforzamento delle misure di controllo, insieme a un'accelerazione dei richiami. "Un deciso rafforzamento delle misure di controllo e un'accelerazione della vaccinazione di richiamo" sono essenziali, avverte il Consiglio Scientifico nel suo nuovo parere, reso pubblico lunedì 13 dicembre ma trasmesso cinque giorni prima alle autorità. "Senza tassi di trasmissione inferiori ai livelli attuali, le prossime settimane dovrebbero essere contrassegnate da un aumento dei ricoveri ospedalieri", scrive l'organo consultivo.

Le dosi booster e il contenimento dei ricoveri

In uno scenario in cui i tassi di trasmissione rimangono simili a novembre e con 400.000 dosi di richiamo al giorno somministrate dal 1° dicembre, il picco dei ricoveri potrebbe raggiungere i 2.350 ricoveri al giorno, vicino al livello della seconda ondata. Per una somministrazione di 600.000 dosi, quel picco sarebbe di 2.100. E se i tassi di trasmissione fossero ridotti del 10% dal 1° dicembre, potrebbe essere limitato a 1.300 ricoveri al giorno. "Anche un leggero rafforzamento del distanziamento fisico e dei sistemi di protezione individuale, insieme con il telelavoro, può avere un impatto sulla salute molto significativo". Questo sforzo collettivo - conclude il Consiglio Scientifico - ridurrebbe "il rischio di dover attuare misure più vincolanti in seguito". Prudenza, dunque, perché  "la variante Omicron è in grado di trasmettersi in modo molto efficiente nelle popolazioni vaccinate, in eventi che coinvolgono persone in luoghi chiusi che non indossano maschere e che parlano ad alta voce, gridano o cantano".

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Sei milioni i non vaccinati

L'altro quotidiano di punta della Francia, "Le Figaro", dedica un focus alle persone non vaccinate. Dopo quasi un anno di mobilitazione, e nonostante gli sforzi delle autorità, poco meno di sei milioni di concittadini non hanno ancora iniziato il loro programma di vaccinazione, scrive il giornale. Ciò che suscita lo stupore e anche il fastidio di alcuni, mentre la quinta ondata travolge la Francia e la variante Omicron preoccupa le autorità sanitarie.

Gli appelli alla prudenza

Anche "Le Figaro" si sofferma poi  sugli inviti alla prudenza. Con l'avvicinarsi delle vacanze di fine anno, il Consiglio Scientifico ha condiviso alcuni consigli sulla cautela. In programma: mascherina FFP2 per anziani, rilevatore di CO2 e screening in giornata. I festeggiamenti di fine anno - scrive il quotidiano - sono particolarmente favorevoli alla diffusione del Covid-19. Per evitare, come raccomandava lo scorso anno il professor Rémi Salomon ("nonno e nonna" non "mangiano in cucina"), il Consiglio Scientifico ha pubblicato un parere per "conciliare salute e questioni sociali", ricorda "Le Figaro". Gabriel Attal, portavoce del governo francese ha detto: “I francesi sanno più o meno cosa fare. Crediamo nella responsabilità e nella prudenza”.

I consigli e il buon senso

Eccoli i consigli. Il primo è quello di eseguire un test il giorno dell'incontro per un pranzo o una cena allargati. "Il gesto più utile consiste, per tutti i partecipanti, e in particolare i meno fragili, i più giovani e i più attivi socialmente, nel sottoporsi allo screening il giorno prima o il giorno dell'evento”. Il Consiglio Scientifico precisa addirittura che “gli organizzatori di queste feste potrebbero preparare molto utilmente gli autotest, acquistandoli e mettendoli a disposizione non appena arrivano i partecipanti". Autotest venduto al costo di cinque euro, almeno da quelle parti. 

Per evitare ogni rischio di raggruppamento, il Consiglio Scientifico raccomanda inoltre di indossare una mascherina FFP2 per “le persone più fragili o non vaccinate”, specificando comunque “quando possibile e con tutta la complessità comunque associata a tale utilizzo”. Questa raccomandazione è accompagnata dall'indicazione di una regolare ventilazione dei locali: "Tenere una finestra o una porta aperta per almeno 10 minuti all'ora o permanentemente se possibile" durante la rimpatriata, la festicciola o la cena. Il parere aggiunge: "L'uso di un sensore di CO2 dovrebbe essere fortemente incoraggiato". Consigli. Il resto è affidato al buon senso.

Ultimo aggiornamento: 16 Dicembre, 08:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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