Emmanuel Macron inaugurerà domani a Mèdan, non lontano da Parigi, il primo museo dedicato all'affaire Dreyfus.
Sempre giovedì, riaprirà la Maison Zola, la maestosa Villa restaurata dopo dieci anni di lavori acquistata dallo scrittore di padre veneziano nel 1878 e dove scrisse numerose sue opere. La creazione del museo e il restauro della dimora di Zola sono stati finanziati dall'uomo d'affari Pierre Bergé, compagno di Yves Saint Laurent, come anche dalla Fondazione per la memoria della Shoah e dalla Delegazione interministeriale per la lotta contro il razzismo, l'antisemitismo e l'odio anti-LGBT (Dilcrah). Il museo sarà meta di tante visite scolastiche per trattare questioni legate «all'antisemitismo, al razzismo, all'emarginazione, il funzionamento della giustizia, del ruolo dei media e dei social network e il ruolo degli intellettuali in democrazia», spiega al giornale Le Parisien, Louis Gautier, presidente dell'associazione Maison Zola-Musée Dreyfus.