Foreste tropicali, i dati: -12% nel 2020. È colpa (anche) del lockdown

Giovedì 1 Aprile 2021
Foreste tropicali, i dati: -12% nel 2020. È colpa anche del lockdown

Nel 2020 è accelerata la distruzione della foresta vergine tropicale, con un aumento del 12% rispetto al 2019. Sono spariti 4,2 milioni di ettari, un'area grande come l'Olanda. La perdita maggiore si è avuta in Brasile, con 1,7 milioni di ettari. Lo rivela Global Forest Watch, una ong internazionale che monitora la deforestazione nel mondo. In America Latina e nel Sudest asiatico la causa principale della distruzione delle foreste vergini è stata l'industria del legname. In Africa invece è stata l'espansione dell'agricoltura. Il riscaldamento globale ha giocato la sua parte, con siccità, incendi e aumento degli insetti infestanti. Nel Sudest asiatico la deforestazione ha rallentato, grazie a politiche di protezione adottate dai governi di Indonesia e Malaysia. Ma questo calo è stato annullato dall'aumento della distruzione in America Latina e Africa.

Il 2020 è stato il secondo anno di fila in cui la perdita di foreste vergini è cresciuta. Questa perdita ha fatto aumentare le emissioni di gas serra CO2 di 2,64 miliardi di tonnellate: quello che emettono in un anno 570 milioni di auto, più di quelle che circolano negli Stati Uniti. Il Brasile continua a guidare la classifica della deforestazione, con 1,7 milioni di ettari persi. Nel paese latinoamericano sono aumentati nettamente anche gli incendi.

Al secondo posto in classifica c'è la Repubblica Democratica del Congo, con 490.000 ettari in meno. Segue la Bolivia (300.000 ettari), quindi nell'ordine Indonesia, Perù, Colombia, Camerun, Laos, Malaysia, Messico e Cambogia.

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Il legame con il lockdown e il Covid-19

Secondo Global Forest Watch, non ci sono prove di un legame diretto fra la pandemia da Covid-19 e l'aumento della deforestazione. Tuttavia, ci sono testimonianze di un aumento del taglio illegale nelle aree protette durante i lockdown. Ma soprattutto, molti paesi hanno allentato le protezioni ambientali in nome della ripresa economica. «Il 2020 doveva essere un anno chiave nella lotta alla deforestazione -, scrive la ong sul suo sito -. Un anno in cui molte società, paesi e organizzazioni internazionali si erano impegnate a dimezzare o fermare completamente la perdita di foreste. La distruzione continua delle foreste vergini tropicali dimostra chiaramente che l'umanità non è riuscita a raggiungere questi obiettivi».

 

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