Fan Bao, il mistero dei tycoon scomparsi: perse le tracce del miliardario fondatore di China Renaissance Holdings Chi è Che cosa sappiamo

Non si hanno notizie di un altro re della nuova finanza di Pechino

Venerdì 17 Febbraio 2023
Fan Bao, il mistero dei tycoon scomparsi: perse le tracce del miliardario fondatore di China Renaissance Holdings Chi è Che cosa sappiamo

Fan Bao è scomparso da Shanghai e non si trova nel resto della Cina. Il banchiere d'affari cinese, famoso per il suo infallibile fiuto nel settore delle start-up internet, è scomparso. È stata China Renaissance Holdings, la sua cassaforte che arrivò a valere 18 miliardi di dollari, ad ammettere di «non essere stata in grado» di contattarlo, secondo una nota depositata giovedì alla Borsa di Hong Kong dove la società è quotata e dove, di riflesso, i titoli hanno subito oggi un tracollo del 50% prima di chiudere a -28%.

China Renaissance è diventata un'istituzione finanziaria globale, con oltre 700 dipendenti e uffici a Pechino, Shanghai, Hong Kong, Singapore e New York: Bao, 52 anni, la fondò nel 2005 dopo aver lavorato presso Morgan Stanley e Credit Suisse, mettendo a punto una struttura capace di gareggiare contro i colossi di Wall Street per il ricco settore delle commissioni da Ipo e delle operazioni di quaotazione sui mercati azionari.

Il gruppo ha supervisionato le offerte pubbliche iniziali di diversi giganti Internet nazionali, inclusa quella della principale società di e-commerce del Paese JD.com, l'arcirivale di Alibaba, facilitando anche la fusione nel 2015 tra Didi (l'Uber cinese) e il principale concorrente Kuaidi Dache.

«Una cooperazione da manuale», fu definita all'epoca, simbolo della capacità mandarina di creare campioni tecnologici nazionali nel settore privato.

Come di rilievo è stata anche l'assistenza fornita nella fusione tra Meituan e Dianping e nella successiva quotazione a Hong Kong del colosso cinese delle consegne di cibo. Ant Group, affiliata di Alibaba, è stato uno dei tre principali investitori in China Renaissance, che è stata sottoscrittrice dell'Ipo a Wall Street del gigante del ride-hailing Didi di giugno 2021, finita nel mirino della autorità cinesi.

L'operazione fu stroncata dalle autorità cinesi appena pochi mesi dopo la stretta voluta dal presidente Xi Jinping che a novembre 2020 aveva fatto naufragare l'offerta pubblica iniziale di Ant da 35 miliardi di dollari, che sarebbe stata la più grande della storia. Fu colpito in seguito anche Jack Ma, azionista di controllo di Ant e fondatore di Alibaba, per mesi sparito da eventi pubblici e nel mirino delle indagini dell'Antitrust.

Ma quali possono essere le cause di una vicenda avvolta nel mistero? Caixin, l'influente magazine finanziario cinese, ha sottolineato che la scomparsa di Bao ha fatto seguito alle indagini su Cong Lin, presidente di Huajing Securities (una controllata di China Renaissance) fino all'inizio di questo mese, secondo il database dei registri aziendali Tianyancha. L'ufficio di Shanghai della China Securities Regulatory Commission (la Consob cinese) ha affermato a settembre che Huajing aveva violato i requisiti della legge sui titoli in materia di governo societario, chiedendo a Cong di collaborare a un'indagine.

Il caso di China Renaissance ricorda un modello di indagini sui principali capi della finanza mandarina negli ultimi anni. Oltre a Ma, infatti, c'è il clamoroso arresto del 2017 a Hong Kong con un blitz della polizia cinese di Xiao Jianhua, il potente e temuto 'broker della finanza rossa', un gestore sino-canadese degli investimenti della leadership comunista. La scorsa estate, dopo un lungo silenzio sulla vicenda, fu condannato a 13 anni

Ultimo aggiornamento: 15 Marzo, 19:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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