Ucraina, Polonia, Romania e Slovacchia studiano un piano per accogliere i profughi nel caso di un attacco russo

Lunedì 21 Febbraio 2022
Ucraina, Polonia, Romania e Slovacchia studiano un piano per accogliere i profughi nel caso di un attacco russo

L'Europa in queste ore si sta scoprendo sempre più fragile e impreparata agli urti.

Gli scenari di guerra in Ucraina sono al centro di piani d'emergenza da parte di quei paesi europei che confinano con Kiev. Polonia, Romania, Slovacchia - soprattutto - hanno annunciato di stare studiando come affrontare la potenziale onda d'urto formata da milioni di rifugiati ucraini se la Russia dovesse decidere effettivamente di invadere. Una ipotesi che tutti stanno ovviamente scongiurando ma che a livello governativo stanno prendendo in seria considerazione per non trovarsi impreparati. L'emergenza richiede una buona dose di pianificazione.

La Polonia, in particolare, per bocca del suo vice ministro degli interni, Maciej Wasik ha fatto sapere alla radio polacca di stare studiando come accogliere fino ad un milione di persone. Un numero altissimo che si andrebbe a sommare agli altri 2 milioni di ucraini trasferiti sul suolo polacco dopo il conflitto nel 2014. Il piano di accoglienza prevederebbe l'utilizzo di strutture ricettive come ostelli, dormitori, strutture sportive, palestre. In queste ore è in corso una sorta di censimento e ai sindaci spetta indicare al governo centrale se sul loro territorio vi possono essere edifici da utilizzare in caso di necessità.

Gli scenari relativi all'immigrazione ucraina restano fluidi e non si basano su numeri certi, ma solo su previsioni, tuttavia le autorità polacche danno per scontato che una invasione russa potrebbe dare vita immediatamente ad un flusso di spostamenti. Accanto alla Polonia - al lavoro per studiare un piano - anche la Romania sta facendo altrettanto. Davanti ai microfoni della televisione di stato diversi ministri hanno confermato che la prospettiva analizzata sta prendendo in esame il flusso potenziale di centinaia di migliaia di persone. Allo stesso modo il ministro degli interni della Slovacchia, Roman Mikulec, ha spiegato ai giornali che il suo governo si è attivato per studiare un piano e non farsi trovare impreparato nonostante tutti stiano sperando in uno sbocco positivo del lavoro della diplomazia. 

Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 11:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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