Elon Musk e l'Ucraina, c'è il dietrofront: «Al diavolo, continuerò a finanziare Starlink per Kiev»

L'uomo più ricco del mondo lo twitta poco dopo aver annunciato lo stop alla donazione dei satelliti

Sabato 15 Ottobre 2022
Ucraina, Elon Musk cambia idea: «Al diavolo, continuerò a finanziare Starlink per Kiev»

Elon Musk si ritira dalla guerra in Ucraina. Anzi, no. L'uomo più ricco del mondo, dopo aver chiesto al Pentagono di garantire i fondi per mantenere la sua rete satellitare a disposizione di Kiev, ha cambiato idea e con un tweet ha affermato che continuerà a garantire, come sta facendo dall'inizio dell'invasione russa, la rete fondamentale di comunicazione. «Al diavolo, anche se Starlink sta ancora perdendo soldi e altre società ricevono miliardi dei contribuenti, continuerò a finanziare il governo ucraino gratis», ha scritto il numero 1 di Tesla e SpaceXIl costo dell'operazione si aggira finora attorno agli 80 milioni di dollari e supererà i 100 milioni entro la fine dell'anno.

Musk aveva chiesto al Pentagono di intervenire iniettando decine di milioni di dollari ogni mese per evitare che la rete di spenga.

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Solo a luglio il comandante generale dell'esercito ucraino, il generale Valerii Zaluzhniy, aveva chiesto a Musk altri 8.000 terminali Starlink, diventati una fonte vitale di informazioni per le truppe di Kiev, perché gli consentono di combattere e restare collegate anche quando i network per i cellulari ed internet sono in blackout a causa degli attacchi di Mosca. Per l'imprenditore miliardario, però, non si puoteva più andare avanti. «Non siamo nella posizione di donare altri terminali all'Ucraina o di finanziare i terminali esistenti per un periodo di tempo indefinito», aveva scritto il patron di Tesla nella sua lettera al Pentagono.

 

Musk, i colpi di testa su Starlink 

Musk non è nuovo a questi colpi di testa e poche ore dopo aver rivelato la sua decisione era già su Twitter che rispondeva con sarcasmo a chi gli ricordava che solo qualche giorno fa l'ambasciatore ucraino in Germania lo aveva mandato letteralmente «a quel Paese». «Stiamo seguendo la sua raccomandazione», ha risposto il patron di Tesla. Il diplomatico aveva reagito con rabbia alla proposta di pace del miliardario che prevedeva, tra gli altri punti, la riproposizione dei referendum farsa con i quali la Russia ha annesso parte del territorio ucraino. Un piano controverso che, secondo una rivelazione del politologo Ian Bremmer poi smentita dallo stesso Musk, il miliardario avrebbe concordato con il presidente Vladimir Putin in una telefonata.

Che sia stato questo a far cambiare idea a Musk? O il rischio di essere considerato un «amico di Putin» per aver annunciato il ritiro di Starlink dall'Ucraina a pochi giorni di distanza dalla presentazione, sempre su Twitter, di un piano di pace chiaramente pro-Russia? E c'è anche chi ipotizza che la giravolta sia soltanto una boutade, che il patron di Tesla non abbia affatto cambiato idea e che si tratti solo di una battuta sarcastica, fatta però a spese di un popolo e di un esercito che ormai dipendono dai suoi satelliti

Ultimo aggiornamento: 16 Ottobre, 08:42 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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