Elezioni Midterm Stati Uniti, l'onda rossa non è arrivata. Biden: «Abbiamo vinto le elezioni». Trump: vogliono sminuire nostro successo

I repubblicani si prendono la Camera ma non sfondano. Georgia al ballottaggio

Giovedì 10 Novembre 2022 di Anna Guaita
Elezioni Midterm Stati Uniti, l'onda rossa non è arrivata. Biden: «Abbiamo vinto le elezioni»

Dopo un giro di affettuose telefonate per le congratulazioni ai democratici che hanno portato a casa la vittoria e dopo un pugno di conversazioni di consolazione con gli sconfitti, Joe Biden ieri sera ha commentato il risultato delle elezioni di metà mandato.

E ha celebrato il fatto che il suo partito ha retto dignitosamente: «Prevedevano una gigantesca onda rossa, ma non è avvenuta. Io mi sono sentito sempre tranquillo. Oggi è una bella giornata per la democrazia americana» ha esordito, riconoscendo che gli elettori hanno espresso alcune preoccupazioni, come il peso dell'inflazione e del crimine: «Capisco la vostra frustrazione» ha sottolineato, promettendo però che il suo lavoro di ricostruzione del Paese e di cura economica continuerà e porterà presto dei risultati. E ha poi annunciato: «È mia intenzione ricandidarmi nel 2024».

IL BILANCIO

Biden ha lodato la forte affluenza alle urne e ha ribadito la sua certezza che quando gli americani lavorano insieme sono in grado di superare ogni ostacolo. Ha elencato i successi della sua amministrazione e ha ribadito la promessa di diminuire il deficit federale: «Abbiamo fatto i passi giusti», ha sostenuto, ricordando che secondo i sondaggi gli americani sostengono i suoi programmi, per cui non intende cambiare nulla. Ma si è impegnato a «continuare a collaborare con i colleghi repubblicani, qualsiasi sia il risultato alla fine della conta dei voti». Il risultato, ancora in situazione fluida visto che la conta dei voti non è finita, conferma una vittoria dei repubblicani alla Camera: vittoria sì, ma non gigantesca come quella che il partito si aspettava. Parliamo di una maggioranza di una quindicina di seggi sul totale di 435, mentre al Senato ci sono tre Stati ancora non aggiudicati: Nevada e Arizona, con la conta testa a testa, e Georgia, che dovrà andare al ballottaggio il 6 dicembre. C'è comunque chi non crede che i risultati siano affidabili, e come al solito si tratta di Trump che ha accusato i media di «voler sminuire la vittoria». Non è poi mancata una stilettata a Elon Musk: «La sua collaborazione con altri Paesi va tenuta d'occhio».

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I VOLTI

Quel che la consultazione elettorale ha portato alla luce sono però nuovi personaggi politici, come il governatore della Florida Ron DeSantis, che insieme al senatore Marco Rubio, anche lui in corsa per la rielezione, ha riconfermato la presa repubblicana sullo Stato che una volta era considerato in bilico per eccellenza. Ma se la Florida diventa tutta rossa, a sua volta la Pennsylvania diventa tutta blu: martedì il gigante tatuato, laureato ad Harvard, John Fetterman ha sconfitto il dottor Mehmet Oz per il Senato, mentre il procuratore generale Josh Shapiro ha conquistato la sedia di governatore sconfiggendo il repubblicano Doug Mastriano. Sia Oz che Mastriano erano uomini di Trump, e avevano pubblicamente sostenuto la tesi delle «elezioni rubate» alle presidenziali del 2020, non riconoscendo la vittoria di Joe Biden. Com'era previsto sono stati riconfermati con grande vantaggio sia il governatore repubblicano Greg Abbott in Texas che il collega Brian Kemp in Georgia: sia l'uno che l'altro si scontravano con gli stessi avversari che avevano già sconfitto nel 2018, Beto O'Rourke e Stacey Abrams, due personaggi amati dalla base democratica ma che ovviamente non eccitano la maggior parte degli elettori. I democratici hanno dunque ripetuto errori già fatti nel passato, più gravi in un'atmosfera in cui il Paese è così diviso e sarebbero stati necessari candidati in grado di attirare un pubblico vasto e non solo la base dei fedelissimi.

 

 

LE ACCUSE

Un errore del genere è stato proprio quello di schierare l'ultraliberal Mandela Barnes in Wisconsin contro il senatore ultraconservatore Ron Johnson. Questi era caduto quanto a popolarità per le sue posizioni estreme sul fronte dell'aborto, delle «elezioni rubate» e varie altre voci cospirazioniste del campo trumpiano. Sconfiggerlo sarebbe stato facile ma con un candidato moderato e invece gli elettori del Wisconsin non se la sono sentita di dare fiducia a Barnes per le sue posizioni giudicate troppo tolleranti sul fronte della criminalità e dell'immigrazione. Un altro errore dei dem è stato quello di non sostenere con forza per il Senato il candidato moderato Tim Ryan in Ohio, nonostante i sondaggi lo dessero testa a testa con il favorito di Trump, lo scrittore JD Vance, il quale alla fine ha avuto la meglio per un soffio. Mentre ancora si aspettano i risultati per i seggi senatoriali, si sa però con certezza che gli americani continuano a schierarsi a favore del diritto d'aborto, che è stato sancito con un voto referendario in cinque Stati, incluso il conservatore Kentucky.

Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 08:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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