Elezioni in Albania per il rinnovo del parlamento.
Gli scenari
Alle elezioni del 2017 il Partito socialista aveva conquistato 74 seggi, 43 erano andati al Partito democratico, 19 al Lsi, il Movimento socialista per l'integrazione, terza maggiore forza politica, fondato dall'attuale presidente Ilir Meta, guidata dalla ex parlamentare Monika Kryemadhi, in parola con i Democratici per dar vita - assieme anche ad altri dopo il voto - ad una coalizione in grado di formare una maggioranza. Gli ultimi sondaggi sembrano premiare il Partito socialista. Così è ad esempio per quello condotto dal centro tedesco MRB tra il primo ed il 15 aprile secondo il quale al Ps andrebbe il 43% delle preferenze, al Pd il 36,8, il 5,8% al Lsi.
Gli aventi diritto al voto sono circa 3,59 milioni, la popolazione residente nel paese era composta da 2,85 milioni di persone nel gennaio del 2020, cui si aggiungono gli 1,25 milioni residenti fuori dai confini, stando ai dati del Dipartimento per gli affari economici e sociali delle Nazioni Unite. Ufficialmente candidata all'adesione all'Ue dal 2014, membro della Nato dal 2009, l'Albania soffre da tempo di problemi cronici, in primis corruzione e disoccupazione. Cronici ed irrisolti, che alimentano la disaffezione nei confronti della politica e che rischiano anche in queste elezioni - dove alla crisi si aggiungono le difficoltà causate dalla pandemia - di allontanare gli elettori dalle urne.