«Siamo stati evacuati! Pubblicheremo un aggiornamento quando gli studenti potranno rientrare nell'edificio». A lanciare l'allarme, giovedì scorso, è la Biblioteca dell'Università di Canberra, capitale dell'Australia. All'interno si sospetta un'improvvisa perdita di gas a causa di un "odore infernale" sentito da studenti e lavoratori.
Ma dopo poco ecco la verità: qualcuno aveva gettato in un cestino dell'edificio il residuo di un durian, frutto esotico molto diffuso in Thailandia Malaysia e Indonesia, che si contraddistingue per un forte odore e una buccia spinosa. «Siamo aperti! Grazie a tutti per aver abbandonato il palazzo in modo rapido e sicuro - circa 550 persone hanno lasciato l'edificio in meno di 6 minuti. Fortunatamente la sospetta perdita di gas si è rivelata una parte di un durian - il frutto incriminato è stato rimosso» si legge sulla pagina Facebook della biblioteca.
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Il cattivo odore, tuttavia, ha continuato a persistere in tutto l'edificio e lo staff della biblioteca ha rassicurato gli studenti sul fatto che non si trattava di qualcosa di insalubre o nocivo alla salute.
Il giorno dopo, sulle pagine social della biblioteca è apparso un insolito e ironico divieto: qui dentro i durian non possono entrare.
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