Depp-Heard, il processo che ha conquistato il pubblico Usa (più della guerra)

Depp non è stato presente alla lettura del verdetto perché si trova ancora in Gran Bretagna

Mercoledì 1 Giugno 2022
Processo Depp-Heard, verdetto a favore dell'attore. «Lei lo ha diffamato, lo deve risarcire con 15 milioni di dollari»

La giuria non ha creduto ad Amber Heard. Dopo sei settimane di processo e due giorni di camera di consiglio, i cinque uomini e le due donne riuniti nell'aula di tribunale di Fairfax, in Virginia, hanno stabilito che l'attrice ha voluto diffamare il marito Johnny Depp quando si è definita come una «figura pubblica che rappresenta gli abusi domestici», in una lettera pubblicata quattro anni fa dal quotidiano Washington Post.

A nulla sono valsi i racconti di una buona dozzina di episodi di violenza che l'attrice ha detto di aver subito nel corso dei due anni di matrimonio, gli assalti sessuali (uno alimentato dall'uso eccessivo di alcool, e perpetrato con una bottiglia di liquore vuota). I giurati si sono schierati dalla parte di Depp nel ritenere che si trattava solo di calunnie, e ha riconosciuto al Pirata dei Caraibi il diritto di ricevere dieci milioni dollari di risarcimento danni, più cinque milioni, poi ridotti a 350.000 dollari per via del tetto vigente in Virginia, di danni punitivi.

Risvolto amaro

Anche la piccola consolazione concessa all'attrice ha un risvolto amaro: la stessa giuria ha riconosciuto che un avvocato dell'ex marito ha calunniato lei, Amber, quando quattro anni fa ha giudicato in pubblico la sua denuncia «un tentativo di rapina». In questo caso però il risarcimento dei danni a carico di Depp è di soli due milioni di dollari. Amber Heard ha ascoltato la lettura del verdetto in aula, con gli occhi bassi e la faccia tesa dall'evidente disappunto: «Il dispiacere che provo è indicibile ha confessato ai cronisti Mi si spezza il cuore al pensiero che la montagna di prove che ho prodotto non siano state abbastanza da bilanciare il potere e l'influenza del mio ex marito. Sono ancora più dispiaciuta a pensare il passo indietro che questo verdetto significa per tutte le donne». Il processo è stato una disputa di alto profilo e di portata nazionale nel dibattito sulla violenza domestica. Da una parte l'ondata di ritorno misogina contro Amber, forte della voce dei social media e di una cultura maschilista che da anni soffre l'assedio delle denunce da parte delle donne violate. Dall'altra il movimento #MeToo, deriso dopo battute di arresto e non sempre vincente in tribunale. Soddisfatto è invece Johnny Depp, il quale non era in tribunale in quanto già impegnato un concerti con il suo amico Jeff Beck (ieri era a Newcastle, dove è stato fotografato in un pub): «Finalmente si apre un nuovo capitolo della mia vita ha scritto in un comunicato Sei anni fa la vita dei miei figli, degli amici e di chi aveva sostenuto per tanti anni è cambiata in modo drammatico». E poi ha citato Seneca, scrivendo in latino veritas nunquam perit, «la verità non muore mai».

I media

Il processo ha monopolizzato l'attenzione del pubblico negli Usa per tutta la sua durata. Ha seppellito le notizie tragiche in arrivo dall'Ucraina, e ha battuto (quattro a uno), l'attenzione dei telespettatori sulla minaccia della corte suprema di cancellare il diritto all'aborto per le donne negli Stati Uniti. La coppia di icone dorate hollywoodiane ha impersonato una battaglia epica tra i sessi, e ha illustrato lo stato del confronto legalo sulla violenza domestica, a sedici anni dalla apparizione del movimento #MeToo. In aula si è assistito alla rara svolta nella quale un uomo, Johnny Depp, ha ribaltato l'accusa e ha dichiarato che la persona violenta era sua moglie, capace di prenderlo a schiaffi, e poi passare a sbatterlo contro le mura e gli oggetti di arredamento di casa. Depp aveva chiesto al tribunale 50 milioni di risarcimento per i danni alla reputazione e alla carriera. Amber aveva rilanciato con la richiesta di cento milioni di dollari, per le insinuazioni calunniose che l'avvocato di Depp, e il riflesso negativo che queste hanno avuto sui suoi contratti a Hollywood. Lo scandalo in realtà non sembra aver recato danno a nessun o dei due. Entrambi hanno già firmato contratti per i prossimi due film nei quali saranno impegnati, ora che le luci del tribunale si sono spente.

Ultimo aggiornamento: 2 Giugno, 10:28 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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