Gli effetti della guerra sull'Europa. L'aggressione della Russia all'Ucraina ha svegliato diversi Paesi, pronti ad alzare l'attenzione sul tema difesa. La Danimarca, già membro dell'Ue e della Nato, ha fatto sapere che il 1° giugno i cittadini potranno votare in un referendum per abolire l'opt-out, la clausola che vede la nazione astenersi dalla partecipazione alle operazioni militari e di difesa dell'Ue.
Ad annunciarlo è stata la premier Mette Frederiksen. Inoltre, seguendo la scia della Germania, Frederiksen ha anche indicato l'intenzione di aumentare il budget della difesa danese al 2% del Pil nei prossimi anni e di rendersi indipendente dal gas russo.
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Cosa è l'opt-out
Nel 1997 la Danimarca ha negoziato autonomamente una rinuncia alla partecipazione alla politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) dell'Ue. È stato l'unico Paese dell'Unione europea a farlo. L'attacco di Putin all'Ucraina e la minaccia di un conflitto mondiale, ha reso necessario un passo indietro. Così la prima ministra Frederiksen ha disposto un referendum per il primo giugno, nel quale i cittadini potranno votare se abolire l'opt out e unirsi alla cooperazione di Difesa dell'Ue. Ma di cosa si tratta?
Il concetto di opt-out indica la rinuncia da parte di un certo Paese ad adottare una certa regola decisa dall'unione stessa.