Due uomini salgono sulla cupola del Cremlino poco prima dell'arrivo dei due droni. No. Non è una fake news. Ma sono le immagini riprese dalle telecamere che mostrano particolari inquietanti sul presunto attentato a Putin. Che si sia trattato veramente di un attacco? Diverse sono le piste che in questo momento sono seguite, tra cui anche quella che l'esplosione sia stata realizzata dagli stessi servizi segreti russi.
La segnalazione
«Chi sono queste persone e perché salgono sul tetto del Cremlino giusto prima dell'esplosione?».
I due droni, scrive in un altro tweet citando i media russi, sono arrivati a 16 minuti di distanza. Il primo alle 2:27 ora di Mosca è esploso sopra il palazzo del Senato incendiando il tetto, il secondo è arrivato alle 2:43 e i frammenti sono caduti sugli edifici del Cremlino.
La parole del "cuoco" di Putin
“Forse è stato un fulmine", ha commentato così la notizia del presunto attacco il fondatore della Wagner. Non preoccupandosi più di tanto per quanto accaduto. Anzi: sminuendolo. Per lui la "cosa principale" è ricevere munizioni dai vertici militari "per andare avanti a Bakhmut". Parole che alimentano i dubbi riguardo all'attentato.
Il sistema di difesa
La Russia ha chiaramente previsto un qualche tipo di attacco alla sua Capitale. Come riportato da The War Zone, sono stati installati sistemi di difesa aerea Pantsir in cima ad almeno due diversi edifici governativi a Mosca (compreso il quartier generale del Ministero della Difesa a gennaio).
I sospetti sui servizi segreti russi
Attacco pianificato dai servizi segreti russi? Sono i sospetti e le ipotesi delle ultime ore, rilanciate in particolare dalle televisioni ucraine. «Secondo quanto riferito - scrive sempre Gerashchenko su twitter -, questi sono i servizi segreti russi in cima al palazzo del Senato al Cremlino dopo l'attacco della scorsa notte. Per riparare il buco o in attesa di un altro attacco?».
«Operatori di droni»
C'è poi un'altra strada (anche se più fantasiosa) su chi siano gli uomini che si arrampicavano sulla Cupola del Cremlino. Ed è quella che ritiene che siano gli operatori dei droni che sono stati neutralizzati dal sistema di difesa russo. Difficile però che sia davvero così. Anche perché si vede chiaramente che si fermano al momento dell'esplosione.
Le tecnologie contrabbandate
Le spie russe potrebbero aver usato anche materiale di contrabbando. Un'azienda registrata sul territorio di Mosca è infatti stata scoperta per aver preso delle tecnologie europee per sviluppare armi ipersoniche (e non solo). Per un totale di quasi 1 milione di dollari. A riportarlo il Financial Times. Il rapporto identifica la Trading House Treydtuls come l'acquirente di 22 tonnellate di attrezzature dalla Germania lo scorso anno per un costo di $ 554.000.
I video "spettacolari"
L'ISW rileva che sono sate fornite immagini "spettacolari" dei droni abbattuti appena sopra il cuore del Cremlino. E ben catturate dalla telecamera. Aspetto che, come sottolinea anche il canale americano MSNBC, evocano riprese controllate nel minimo dettaglio. Il generale Jérôme Pellistrandi, su BFMTV, ha commentato: "La Russia ci fa vedere ciò che vuole".
I tempi di comunicazione
Anche i tempi di comunicazione del Cremlino sollevano interrogativi. Per un attentato, avvenuto tra le due e le tre del mattino, si sono dovute attendere quasi 10 ore prima di una comunicazione. Effettuata poi dal servizio stampa del presidente russo. La prima menzione dell'attacco da parte dell'agenzia di stampa russa TASS è stata infatti alle 13:34.
There were 2 drones which flew from different directions. 1st one caused some fire, second one didn't. Check the clock: 1st one is 2.27, 2nd one 2.43. The video with the people climbing the dome is indeed the 2nd drone (no fire caused). https://t.co/jA372Jf02O pic.twitter.com/OfLncMNFGS
— Mark Krutov (@kromark) May 3, 2023
