Wuhan torna di nuovo in lockdown: un milione di persone bloccate per quattro casi asintomatici

La misura di chiusura totale è scattata martedì a seguito della segnalazione di quattro positivi asintomatici

Mercoledì 27 Luglio 2022
Covid, Wuhan di nuovo in lockdown: omicron è tornata nel primo focolaio del virus
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Wuhan di nuovo in lockdown. La città dove si sviluppò il primo focolaio del virus Covid-19  nel 2020 ora è sotto l'attacco di Omicron: a quasi 1 milione di residenti è stato detto di evitare di uscire di casa, i trasporti pubblici sono fermi e negozi e servizi non essenziali sono stati chiusi. La misura è scattata martedì e sarà valida tre giorni dopo che sono stati trovati quattro casi asintomatici nel distretto. Le autorità cinesi hanno disposto il confinamento di Jiangxia, sobborgo della città, dove vive circa un milione di persone, in seguito al rilevamento di quattro casi asintomatici di coronavirus.

Il lockdown durerà per tre giorni.

La Cina prosegue con la sua strategia zero-Covid, con lockdown di massa in interi quartieri o città anche solo per un caso positivo asintomatico. Una strategia che è stata "bocciata" e definita "anti-scientifica" da diversi esperti internazionali e dall'Organizzazione Mondiale della Sanità Nel paese sono stati segnalati segnalati ieri 604 casi contro gli 868 del giorno precedente. Numeri estremamente bassi se si calcola che la popolazione cinese è di oltre un miliardo di persone. 

 

La pandemia nata nel mercato

«I nostri risultati forniscono la prova che il mercato di Wuhan è stato il primo epicentro della pandemia di Covid-19 e suggeriscono che SarsCoV2 è probabilmente emerso dal commercio di fauna selvatica in Cina». Sono questi i risultati di uno studio internazionale pubblicato su Science che sembra mettere la parola fine alla diatriba sull'origine dalla pandemia. Lo studio ha ricostruito le prime fasi della pandemia, concentrandosi sulla distribuzione dei primi casi noti nell'uomo, di quelli nei mammiferi sensibili a SarsCoV2 e collegandoli a campioni positivi prelevati nell'ambiente, per esempio le gabbie. Tutte le ricostruzioni riconducevano al Huanan Seafood Wholesale Market di Wuhan, anche se «gli eventi a monte del mercato, così come le circostanze esatte all'interno mercato, rimangono oscuri», precisano i ricercatori. Un secondo studio, pubblicato in contemporanea sulla stessa rivista ha ricostruito, invece, l'albero genealogico di SarsCoV2 risalendo ai primi due lignaggi del virus. Il cammino genetico a ritroso dei ricercatori è riuscito a concludere che il virus SarsCoV2 è stato probabilmente trasferito per la prima volta dall'animale all'uomo tra il 23 ottobre e l'8 dicembre 2019 (probabilmente intorno al 19 novembre) e una seconda volta nelle settimane successive. «Questi risultati indicano che è improbabile che SarsCoV2 sia circolato ampiamente negli esseri umani prima di novembre 2019 e definiscono la finestra stretta tra quando SarsCoV2 si è trasferito per la prima volta negli esseri umani e quando sono stati segnalati i primi casi di Covid-19».

Wuhan, la città dove è iniziata la pandemia 

Proprio ieri, 26 luglio, un nuovo studio pubblicato sulla rivista Science ha fornito ulteriori conferme al fatto che il covid-19 si sia sviluppato nel mercato degli animali vivi di Wuhan.

Dopo il primo focolaio a inizio 2020 i residenti del distretto di Jiangxia di Wuhan furono messi in lockdown rigidissimo mentre il mondo cercava di capire l'origine di questa misteriosa polmonite virale. Una chiusura che durò diversi mesi. Da allora c'è stato un piccolo focolaio ad aprile e alcuni casi sono stati segnalati nell'ultimo mese.   

Ultimo aggiornamento: 29 Luglio, 14:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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