La delegazione dell’Oms sta continuando le sue ricerche sull’origine della pandemia in Cina, ed è arrivata dove tutto è cominciato, a Wuhan. La missione è seguita con grande aspettative dalla comunità scientifica, che cerca di fare chiarezza sulle origini del coronavirus. Una missione che è anche politica. Pechino cerca di allontanare da sé ogni sospetto, e chiede simili ricerche negli Usa; e c’è qualche polemica per la scelta di un membro della delegazione, Peter Daszak, che ha lavorato a lungo con il centro di ricerche di Wuhan, che alcune teorie del complotto - fomentate dalla passata Amministrazione Trump - vorrebbero indicare come il luogo da cui è “fuggito” il virus.
Anticorpi monoclonali contro il Covid? Cosa sono (e perché la terapia potrebbe essere efficace)
Il team dell’Oms ha anche incontrato Shi Zhengli, conosciuta in Cina come “Bat Woman” per i suoi studi sui coronavirus dei pipistrelli. Lo scorso mese di giugno, Shi aveva espresso timori che il virus potesse provenire proprio da quel laboratorio, in una intervista a Scientific American. In seguito, tuttavia, gli esami avevano dimostrato che nessuna delle sequenze genetiche dei virus studiati in quell’istituto collimava con il Sars-CoV-2, il germe che causa il Covid.
Extremely important meeting today with staff at WIV including Dr Shi Zhengli. Frank, open discussion. Key questions asked & answered. https://t.co/68Ake5gMuW
— Peter Daszak (@PeterDaszak) February 3, 2021
ll team di esperti dell'Oms in visita a Wuhan sta raccogliendo «dati che nessuno aveva mai ottenuto sinora», ha detto Daszak in un'intervista a Skynews. «Il corpo di informazioni che stiamo mettendo insieme è di grande valore e ci sta portando nella giusta direzione» per quanto riguarda le origini del coronavirus, ha aggiunto. «Il corpo di informazioni che stiamo mettendo insieme è di grande valore e ci sta portando nella giusta direzione. «Se i dati ci porteranno ad un mercato del pesce è lì che andremo, se ci porteranno in un allevamento di animali selvatici e lì che andremo, se ci porteranno in un laboratorio è lì che andremo».
La Cina è il Paese in cui la pandemia è iniziata, ma è stato anche il primo a riprendersi dopo l’emergenza Covid. Per cercare di guadagnare punti agli occhi della comunità internazionale, Pechino ha annunciato che metterà a disposizione della Covax, una organizzazione fondata dalla stessa Oms,10 milioni di vaccini, che saranno distribuiti ai Paesi in via di sviluppo.